PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

dott. Borsellino esercitò le funzioni di Procuratore della Repubblica in quella sede
giudiziaria, ebbe modo di instaurare con lo stesso un intenso rapporto di collaborazione
professionale.
Escusso all’udienza del 27/9/1994, il teste Canale ha dichiarato di ricordare, con
assoluta precisione, che il venerdì 16 Luglio 1992 (e quindi tre giorni prima della strage in
cui perse la vita il dott. Borsellino, ed in assoluta concordanza con quanto dichiarato sul
punto dal collaborante Mutolo), alle h. 17,30 circa, egli ricevette al proprio apparecchio
cellulare una telefonata da parte del dott. Borsellino, il quale lo informava di avere appreso
da Gaspare Mutolo, nel corso di una pausa dell’interrogatorio di quest’ultimo (che a Roma
stava conducendo insieme ad altri magistrati della Procura di Palermo) notizie confidenziali
sul conto del dott. Contrada e del dott. Signorino (cfr. ff. 60 e 61 ud. del 27/09/1994).
Il medesimo teste ha, altresì, dichiarato di avere appreso precedentemente a tale
comunicazione, sempre dal dott. Borsellino, che il dott. Falcone lo aveva già informato
dell’intenzione manifestata da Gaspare Mutolo di iniziare a collaborare con la Giustizia (cfr.
ff. 42- 43- 58 e 59 ud. cit).
La circostanza relativa all’apprensione diretta da parte del dott. Borsellino della
notizia confidenziale fattagli da Mutolo relativamente all’odierno imputato ed al dott.
Signorino, è stata, poi, oggetto di ulteriori conferme nell’ambito dell’istruzione
dibattimentale.
Il dott. Sinesio Angelo, già in servizio, tra il Gennaio 1990 ed il Dicembre del 1992,
presso l’Ufficio dell’Alto Commissario a Roma e successivamente passato nei ruoli del
S.I.S.D.E., escusso all’udienza del 13/5/1994, ha dichiarato di essersi presentato
spontaneamente alla Procura della Repubblica di Palermo, nella fase delle indagini
preliminari all’odierno procedimento, per spiegare le modalità attraverso le quali, venuto a
conoscenza delle accuse, ancora non formalizzate rivolte dal Mutolo a carico del dott.
Contrada, nel corso di un colloquio con il dott. Borsellino, involontariamente, era divenuto
tramite della immediata comunicazione di tale notizia all’odierno imputato (cfr. ff. 117 e ss.
ud. cit.).
Il teste ha confermato di avere appreso, in occasione della sua permanenza a Palermo
per assistere ai funerali del compianto dott. Borsellino, la medesima notizia riferita
all’odierno dibattimento dal teste Canale, per essere stato informato non soltanto da
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