PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

Emerge, quindi, con tutta evidenza che il dott. Contrada aveva dovuto subire
l’opposizione del Capo della Polizia alla sua promozione e non aveva ritenuto adeguato quel
motivo di opportunità politica prospettatogli con riferimento alle campagne giornalistiche, a
suo dire, calunniose.
E’, altresì, evidente che se davvero la posizione del Prefetto Parisi, come lui stesso
ha tentato di sostenere nel corso della sua deposizione, si fosse basata unicamente sulle
campagne giornalistiche, peraltro risalenti a piu’ di un anno prima rispetto alla data della
mancata promozione, non sarebbe stata in alcun modo giustificata la sua opposizione alla
promozione del funzionario che formalmente aveva tutti i requisiti per ottenerla; il Prefetto
Parisi doveva necessariamente avere avuto sospetti piu’ consistenti sul conto dell’odierno
imputato ed i coerenti comportamenti adottati nei suoi confronti dal 1985 in poi appaiono
ben piu’ espliciti delle sue stesse parziali ammissioni all’odierno dibattimento.
Ma anche questa volta il dott. Contrada aveva, comunque, ottenuto nel Febbraio del
1991, a seguito dell’ennesima sollecitazione da parte del suo Direttore Malpica, la nomina a
Dirigente generale di P.S., come risulta dalla comunicazione inviata dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri al S.I.S.D.E. in data 7/3/1991 acquisita in atti (cfr. doc. n° 9 prod.
P.M. acquisto all’udienza del 6/5/1994).
Anche nell’ultimo periodo della sua permanenza al S.I.S.D.E. il dott. Contrada aveva
continuato ad occuparsi di mafia ed il Prefetto Angelo Finocchiaro, già Direttore del
Servizio dall’Agosto 1992 all’Agosto 1993, che aveva trovato al momento dell’assunzione
del suo incarico il dott. Contrada alla carica di Direttore dei Centri Lazio, ha dichiarato di
avere pensato di potere contare proprio sul dott. Contrada, considerato uno dei piu’ esperti
conoscitori di problemi di mafia, per un rilancio del Servizio da un punto di vista operativo
(cfr. ff. 127-144 e ss. ud. 4/10/1994); fatto rilevare al teste che da un’annotazione
dell’agenda dell’imputato in data 16/10/1992 risulta che il Direttore gli aveva proposto
l’incarico di Capo Reparto logistico (“ ore 18 dal Direttore- accenna a possibilità nuovo
incarico: Rep.Logistico? - Perplessità...”), che lo stesso teste ha definito incarico di natura
prevalentemente amministrativa non adeguato all’esperienza del dott. Contrada, ha
affermato che in realtà si era trattato solo di discorsi, in vista di una ristrutturazione globale
del Servizio, che non avevano avuto alcun seguito (cfr. ff. 129 e ss- 146 ud. cit.); il teste ha
riferito di avere avuto alle proprie dipendenze il funzionario fino al 7 Dicembre 1992 data in
cui, essendo pervenuta la comunicazione ufficiale da parte della Procura della Repubblica di
Palermo al Ministero dell’Interno delle indagini in corso nei confronti del dott. Contrada, il
predetto era stato destituito dal S.I.S.D.E. con provvedimento di restituzione alla sua
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