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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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criminalità organizzata, ha affermato che tale specifica Divisione, istituita nell’Ottobre del<br />

1991, si occupava di una materia nella quale egli era “ del tutto inesperto” e che per tale<br />

motivo, con particolare riguardo al settore specifico concernente la Sicilia (“Non conoscevo<br />

quasi niente di mafia” cfr. ff.34 e ss.- 54 ud. 27/1/1995) aveva richiesto la collaborazione<br />

del dott. Contrada per l’attività di ristrutturazione delle strutture periferiche del Servizio : ha<br />

affermato che in quel periodo il dott. Contrada era stato preposto ad altro incarico, il<br />

Coordinamento dei Centri <strong>La</strong>zio, ed ormai da tempo era in servizio a Roma, ciò nonostante,<br />

poichè aveva continuato a seguire l’attività della criminalità organizzata e delle persone che<br />

lavoravano in tale specifico settore, era ancora ritenuto all’interno del S.I.S.D.E. il massimo<br />

esperto di criminalità mafiosa e gli era stato richiesto quel contributo alla ristrutturazione del<br />

Servizio, alla scelta ed alla formazione del personale anche se di tale incarico era stato<br />

formalmente investito un altro funzionario il dott. De Biase; anche il teste Sirleo ha<br />

dichiarato di non ricordare casi di latitanti mafiosi siciliani di un certo livello arrestati in tale<br />

periodo con il contributo del S.I.S.D.E. (cfr. ff. 55 e 56 ud. 27/1/1995).<br />

Il teste Francesco De Biase all’epoca capo reparto operativo del S.I.S.D.E., escusso<br />

all’udienza del 30/6/1995, ha riferito che il dott. Contrada aveva fatto “ un po' da guida” a<br />

tutti all’interno del S.I.S.D.E. nel periodo in cui dal 1991 in poi il Servizio si era occupato<br />

dei problemi relativi alla sua riorganizzazione e riconversione alla lotta alla criminalità<br />

organizzata; ha riferito anche della trasformazione del Centro Roma 3 del S.I.S.D.E. da<br />

ufficio burocratico ad ufficio operativo (cfr. ff. 67 e ss. ud. 30/6/1995).<br />

Il teste Alessandro Voci, già Direttore del S.I.S.D.E. dal Settembre 1991 ai primi di<br />

Agosto 1992, ha dichiarato che il dott. Contrada, sebbene addetto al Coordinamento dei<br />

centri <strong>La</strong>zio, si era occupato attivamente della riorganizzazione del Servizio ed in modo<br />

specifico dei Centri del meridione d’Italia per riconvertirli alla lotta alla criminalità<br />

organizzata; ha affermato che il dott. Contrada era stato anche “raccomandato e<br />

caldeggiato” per mettere a disposizione della magistratura la sua professionalità in relazione<br />

alle indagini sulle stragi in cui avevano perso la vita i giudici Falcone e Borsellino (cfr. ff.<br />

16 e ss. ud. 14/4/1995).<br />

Il teste Fausto Gianni, vice-direttore del S.I.S.D.E. e responsabile del settore<br />

operativo del Servizio dal Settembre del 1991 all’ Agosto 1992, all’udienza del 27/1/1995<br />

ha deposto sull’attività info-operativa svolta dal dott. Contrada all’interno del S.I.S.D.E.<br />

contro la criminalità organizzata; ha riferito che anche il Centro Roma 3, sebbene<br />

formalmente diretto dal dott. Paoletti, era stato ristrutturato e riconvertito alla lotta alla<br />

criminalità organizzata con il contributo del dott. Contrada il quale in tale periodo aveva<br />

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