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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Orbene, a prescindere dalla verifica o meno del reale recapito informale al dott.<br />

Falcone di tale lettera e dalla sede in cui era stato affrontato dal dott. Contrada l’argomento<br />

relativo alla vicenda Tognoli con i magistrati Ajala e Falcone, non vi è dubbio che dalla<br />

testimonianza resa dal dott. Ajala è possibile evincere con certezza che i predetti magistrati<br />

avevano effettivamente negato la fondatezza della notizia divulgata dalla stampa; tale<br />

smentita fatta al diretto interessato di circostanze assolutamente riservate in ordine alle quali<br />

non era stato neppure possibile avviare in quel momento un procedimento a suo carico a<br />

causa dell’omessa trasmissione da parte delle Autorità elvetiche dei processi verbali degli<br />

interrogatori di Oliviero Tognoli è priva di alcun valore difensivo; parimenti privo di valore<br />

difensivo risulta l’incontro di cui ha parlato l’imputato tra il dott. De Sena, all’epoca<br />

dirigente dell’Unità Centrale Informativa del S.I.S.D.E., ed il dott. Falcone in quanto,<br />

coerentemente, il predetto magistrato non avrebbe potuto rivelare a soggetti vicini<br />

all’odierno imputato le circostanze emerse a suo carico .<br />

Del tutto inverosimile appare nella deposizione resa dal teste De Sena a questo<br />

dibattimento la circostanza secondo la quale nel corso del predetto incontro, peraltro molto<br />

sbrigativo come affermato dallo stesso teste, il dott. Falcone gli avrebbe assicurato di essere<br />

stato disposto “ad avallare un comunicato stampa ” di smentita del Prefetto Malpica ove<br />

questi avesse ritenuto opportuna l’iniziativa che, come ammesso dallo stesso teste, era però<br />

rimasta un’ipotesi non realizzata ed assolutamente vaga (cfr. ff. 9 e ss.-26 e ss.- 29 e ss. ud.<br />

17/1/1995).<br />

Quel che è certo è che nel corso della sua carriera professionale il dott. Falcone<br />

aveva avuto la possibilità di venire nel tempo a conoscenza di diversi elementi a carico<br />

dell’odierno imputato tanto che quando Oliviero Tognoli, dopo la sua costituzione in<br />

Svizzera, aveva dichiarato alla dott.ssa Del Ponte di essere stato informato dell’imminente<br />

provvedimento di cattura a suo carico da un funzionario di Polizia, il dott. Falcone non<br />

aveva avuto alcun dubbio ad indicare al Tognoli il nome di Contrada e, dopo avere ricevuto<br />

dallo stesso un’esplicita conferma, aveva dichiarato alla dott.ssa Del Ponte di non essersi<br />

sorpreso affatto per quella rivelazione perchè già da tempo vi erano nell’ambiente<br />

giudiziario e di Polizia di Palermo dubbi sulla lealtà dell’operato di questo funzionario :<br />

deve ricordarsi che il dott. Falcone era stato l’estensore della sentenza di proscioglimento<br />

del dott. Vincenzo Immordino ed attraverso questa sua esperienza professionale era venuto a<br />

conoscenza delle vicende relative all’operazione di Polizia anti-mafia del Maggio 1980 dalla<br />

quale il dott. Contrada era stato deliberatamente estromesso; era stato il magistrato che<br />

aveva autorizzato l’intercettazione delle telefonate sull’utenza in uso ad Antonino Salvo<br />

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