PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

propri clienti : “ le lamentele fatte da tutti gli altri erano in questi termini: che la Polizia
entrava con i fucili, che si svegliavano i bambini che dormivano, che le donne magari erano
poco vestite perchè era notte.... di modi bruschi perchè entravano nelle stanze dove donne e
bambini dormivano senza chiedere permesso”; la specificità della lamentela dell’Inzerillo,
con riferimento all’ultima perquisizione subita, consisteva nel fatto che gli agenti avevano
fatto irruzione di notte con le armi spianate minacciando donne e bambini; il teste ha escluso
che l’Inzerillo gli avesse mai riferito che gli agenti si recavano con tale frequenza nella sua
abitazione per un preteso interesse nei confronti della moglie (nè per “insultarla” nè
tantomeno per “molestarla”) escludendo, altresì, che il predetto avesse fatto riferimenti
specifici a determinati agenti operanti (cfr. ff. 15-16-17-19-20-31 ud. cit.).
Ha dichiarato che era sua intenzione riferire la lamentela dell’Inzerillo direttamente
al dott. Contrada, individuato dal predetto come soggetto cui inoltrare la propria doglianza
(l’Inzerillo gli aveva detto: “ deve dire al dott. Contrada che sono venuti quelli della
Polizia...) ma che, avendo avuto occasione di incontrarsi con il dott. Vasquez, gli aveva
riferito il fatto pregandolo di segnalarlo al dott. Contrada (cfr. ff. 8-9-13-23-24 e 25 ud. cit.).
Fatto rilevare al teste che all’epoca di tale fatto il dott. Contrada non rivestiva piu’ da
alcuni mesi il ruolo di Dirigente della Squadra Mobile, ha dichiarato di avere appreso solo
successivamente che il nuovo Dirigente dell’organismo di P.G. palermitano era il dott.
Impallomeni (cfr. ff. 9-10-21-26 e ss. ud. cit.).
Il dott. Vasquez, escusso all’udienza del 10/1/1995, ha dichiarato che l’avv.to
Fileccia gli aveva manifestato le lamentele dell’Inzerillo per la perquisizone nella sua
abitazione, eseguita “ con un po' di irruenza ed un po' di atteggiamenti inopportuni”; il
legale aveva fatto presente che “ ci sono delle situazioni che bisognerebbe evitare perchè
creano del malumore, creano del risentimento da parte di chi le subisce“ ed aveva fatto
riferimento a mitra puntati verso donne e bambini; rientrato in ufficio ne aveva parlato con il
dott. Contrada e successivamente, una sera (non è stato in grado di ricordare se la stessa
ovvero un’altra sera rispetto al colloquio avuto con l’avv.to Fileccia), ha ricordato di avere
assistito insieme ad altre persone, tra le quali è stato in grado di indicare solo il dott.
D’Antone (ma il ricordo è palesemente errato avendo lo stesso D’Antone smentito la
circostanza all’udienza del 14/7/1995), ad un colloquio tra il dott. Gentile ed il dott.
Contrada, il quale, sostanzialmente, gli aveva fatto presente che “quando si andava a fare
delle perquisizioni non era il caso di utilizzare dei metodi un po' irruenti, aggressivi, di fare
danno alle persone, perchè si poteva raggiungere lo scopo mantenendo un comportamento
diverso”; secondo la sua opinione si era trattato di suggerimenti che il dott. Contrada aveva
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