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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Verifica dell’attendibilità estrinseca delle dichiarazioni rese dal collaboratore di<br />

giustizia Maurizio Pirrone.<br />

L’efficacia probatoria del contributo offerto dal Pirrone nell’ambito dell’odierno<br />

procedimento deriva, innanzi tutto, dalla conferma delle dichiarazioni rese da altri<br />

collaboratori di giustizia, soprattutto in relazione a quanto il Pirrone ha avuto modo di<br />

apprendere e constatare nel periodo in cui è stato vicino ad alcuni soggetti appartenenti alla<br />

famiglia di Partanna- Mondello (v. Vincenzo Sutera, Salvatore e Michele Micalizzi) o<br />

comunque gravitanti intorno a quella “famiglia” come il Bronzini, o ad altre famiglie<br />

mafiose del palermitano a quella alleata (v. Vincenzo Sorce).<br />

Per molti argomenti si è già avuto occasione di verificare l’apporto offerto dal<br />

Pirrone, trattando la posizione del collaboratore Gaspare Mutolo, evidenziando quanto<br />

riferito dal Pirrone in ordine all’impiego di lavoro fittizio del Sutera presso la “Lesca s.p.a.”,<br />

alla “vicinanza” di Adamo Calogero agli ambienti mafiosi palermitani, al coinvolgimento<br />

del di lui figlio Giovanni in traffici di stupefacenti, alla frequentazione delle figlie del<br />

Riccobono ed alle notizie da queste ultime apprese sull’attico di via Jung; tutti aspetti delle<br />

dichiarazioni del collaborante, estrinsecamente riscontrati, per i quali si rinvia alla parte<br />

della trattazione già svolta.<br />

Vi sono, poi, ulteriori acquisizioni derivanti dalle sue dichiarazioni che richiedono<br />

uno specifico esame.<br />

Hanno, infatti, valore probatorio autonomo le dichiarazioni rese dal Pirrone, per<br />

scienza diretta, sull’incontro Contrada-Conti, avvenuto presso gli uffici della Criminalpol e<br />

sulla successiva presenza dell’odierno imputato nei locali del “Madison”, e per conoscenza<br />

“de relato”, su quanto appreso dal Conti Cosimo e da altri soggetti (Pietro Conti, Sorce<br />

Vincenzo e Francesco D’Accardi), circa la condotta favoreggiatrice posta in essere dal dott.<br />

Contrada per “Cosa Nostra”.<br />

Il Pirrone ha riferito di avere conosciuto Cosimo Conti intorno al 1976, ricevendo<br />

dallo stesso la proposta di divenire socio di minoranza della “Madison s.r.l.” (di cui<br />

facevano parte come soci di maggioranza il Conti Cosimo ed il padre Pietro, amministratore<br />

della società) che gestiva gli omonimi teatro e pizzeria, nella piazza Don Bosco a Palermo;<br />

egli aveva di buon grado accettato la proposta ed aveva aderito alla società fino all’anno<br />

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