PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

tutto il periodo orientativamente indicato da Mutolo, 1977-1980, il Riccobono era riuscito a
sottrarsi sistematicamente alle ricerche di Polizia ed effettivamente aveva abitato nella zona
di Palermo indicata da Mutolo (tra le vie Ammiraglio Rizzo, via Don Orione, via Guido
Jung); proprio in tale zona, in tale periodo, aveva trascorso, prevalentemente, la propria
“latitanza” che era stata molto “disinvolta” e resa particolarmente visibile dall’abitudine del
Riccobono di circolare in città con autovetture “Alfa” di grossa cilindrata (sia la notizia
confidenziale ricevuta da Firinu nel Gennaio del 1980, sia nelle relazioni citate del 1980 si
evidenzia tale particolare, peraltro confermato anche dal teste Adamo); in un periodo
collocabile tra il 1978 ed il 1979, egli aveva diradato la propria frequenza nella zona (v.
Mannoia: costruzione villa a Villagrazia) ma certamente in un periodo successivo, compreso
tra il 1979 ed il 1980 (cfr.dichiarazioni Pirrone - deposizione Firinu -foto matrimonio di
Margherita Riccobono del 25/2/1980), vi aveva fatto stabilmente ritorno, in particolare
abitando, proprio in un attico, sito nella via Guido Jung, indicato da Mutolo, e risultato
ubicato al civico n°1, a distanza di soli duecento metri da quello, proprio nello stesso
periodo, piu’ assiduamente frequentato dall’imputato al civico n°12 (cfr. accertamento in
ordine alla distanza esistente tra i due stabili riferito dal cap. Bruno ud. 22/9/1995 f. 28).
Nonostante l’accertata presenza di fonti confidenziali sul conto del Riccobono, che
ne segnalavano la presenza proprio nella zona indicata (alcune delle quali per ammissione
dello stesso imputato aventi referenti diversi da lui), il Riccobono era riuscito sempre a
sottrarsi alle ricerche di Polizia e solo nel 1980, in un periodo in cui la dirigenza della
Squadra Mobile era stata affidata dal Questore Vincenzo Immordino al dott. Impallomeni,
subito dopo il periodo della reggenza interinale della Squadra Mobile da parte del dott.
Contrada, era stata individuata con certezza l’abitazione del Riccobono nello stabile di via
Jung, dal quale il predetto, nel corso di un’operazione di Polizia diretta dall’Impallomeni,
aveva rischiato seriamente di essere catturato.
Tutti i dati acquisiti, per la loro pluralità, univocità dimostrativa e conducenza
probatoria, confermano le dichiarazioni rese da Mutolo sul punto in esame.
Occorre accertare, ora, quale fosse, nel periodo anzidetto, l'effettiva possibilità
dell’imputato di conoscere le notizie concernenti le ricerche del Riccobono, in relazione ai
propri incarichi istituzionali o in ragione delle proprie relazioni personali con soggetti
inseriti negli apparati investigativi della Questura di Palermo.
A tal proposito si deve ricordare (v. cap. su incarichi istituzionali) che nel periodo
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