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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Il passaggio di Bruno Contrada nella “disponibilità” di Cosa Nostra.<br />

Mutolo Gaspare, proseguendo nella propria deposizione dibattimentale, ha specificato che<br />

dopo la data del suo personale appostamento per verificare la frequentazione da parte del<br />

dott. Contrada dell’appartamento di via Jung, collocata cronologicamente intorno alla fine<br />

del 1975, non aveva piu’ appreso altre notizie sul conto dello stesso; ha ricordato che,<br />

ristretto presso la locale Casa C.le dell’Ucciardone, dal Maggio del 1976, anche all’interno<br />

del carcere, non aveva avuto modo di parlare con nessun detenuto della situazione del dott.<br />

Contrada, non essendosene verificata l’occasione.<br />

Tale circostanza è stata confermata da altri due collaboratori di giustizia escussi<br />

all’odierno dibattimento, Salvatore Cancemi e Buscetta Tommaso, i quali hanno condiviso<br />

con il Mutolo un periodo di comune detenzione all’interno del predetto carcere (come<br />

effettivamente risulta dalla scheda redatta dal Raggruppamento Operativo Speciale dei<br />

Carabinieri, in data 5/7/1994, acquisita all’udienza dell’8/7/1994) e hanno escluso di avere<br />

parlato, sia tra loro che con Mutolo, del dott. Contrada, nel periodo della codetenzione<br />

all’Ucciardone (- cfr. Mutolo ud. 7/6/1994 ff. 38 e ss.- Buscetta ud. 25/5/1994 ff. 58 e 76-<br />

Cancemi ud. 28/4/1994 f. 148).<br />

Peraltro tale dato appare, logicamente coerente, con la vigenza anche all’interno di<br />

“Cosa Nostra” della regola dell’omertà, la quale necessariamente comporta, come già<br />

evidenziato nella parte generale della presente trattazione e come, peraltro, è stato<br />

ulteriormente acclarato da altri collaboratori di giustizia escussi all’odierno dibattimento<br />

(cfr. dichiarazioni rese sul punto da: Marino Mannoia Francesco all’ud. del 29/1171994-<br />

Marchese Giuseppe ud. 22/4/1994 f. 11- Scavuzzo Pietro ud. 26/5/1994 f. 13) che i suoi<br />

adepti evitano da “buoni uomini d’onore” di porre domande o chiedere spiegazioni agli altri<br />

associati, con la conseguenza che la circolazione delle notizie, all’interno<br />

dell’organizzazione mafiosa, normalmente, avviene solo quando se ne presenta una<br />

particolare occasione o ragione di diffusione.<br />

Mutolo ha, quindi, proseguito nelle proprie dichiarazioni, affermando che nel<br />

periodo in cui si era recato per la prima volta a Palermo dal carcere di Teramo, dove era<br />

stato nel frattempo trasferito, in occasione dei permessi concessigli dal Magistrato di<br />

Sorveglianza, inizialmente per fare visita in ospedale alla madre gravemente ammalata (il<br />

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