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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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6. III LE DICHIARAZIONI DI ROSARIO SPATOLA<br />

Rosario Spatola, nato a Campobello di Mazara (prov. Trapani) il 14/8/1949, ha<br />

iniziato a collaborare con la Procura della <strong>Repubblica</strong> di Marsala nel Settembre del 1989<br />

(cfr. f. 29 p.v. trascrizioni udienza del 27/4/1994). Ha confessato di essere stato affiliato a<br />

“Cosa Nostra” quale " uomo d'onore" della famiglia di Campobello di Mazara, su proposta<br />

di Angelo Caravà, “capo decina” della stessa famiglia mafiosa. Ha descritto la formale<br />

cerimonia della propria iniziazione avvenuta, alla fine del 1972, in Svizzera nell'abitazione<br />

di Domenico Gatto, indicato quale uomo d'onore della famiglia di Campobello di Mazara,<br />

alla presenza di quest'ultimo, di Angelo Caravà, con funzioni di " padrino", e di Vito<br />

Cordio, indicato quale " uomo d'onore"della "famiglia" di Santa Ninfa (cfr. ff. 2 e 3 trascr.<br />

cit.).<br />

Nel periodo antecedente alla suddetta iniziazione il collaborante ha dichiarato di<br />

avere gravitato in ambienti delinquenziali contigui a "Cosa Nostra", per lo piu’ dediti al<br />

contrabbando di tabacchi tra la Germania e la Svizzera, e di essere stato successivamente<br />

introdotto nell'ambito dell'organizzazione criminale " Cosa Nostra" da Natale L'Ala, già<br />

capo della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara; ha spiegato di avere interrotto, fin da<br />

giovanissima età, i rapporti con la propria famiglia di sangue e di essersi trasferito da<br />

Messina (dove viveva con la famiglia ed il padre svolgeva servizio in Polizia) a Campobello<br />

di Mazara, dove aveva preso alloggio in una casa di proprietà della madre, adiacente a<br />

quella del Natale L'Ala, che da allora lo aveva preso sotto la sua protezione ed avviato alla<br />

“carriera” criminale.<br />

Dopo il formale ingresso nell’organizzazione mafiosa aveva continuato ad occuparsi<br />

di contrabbando di tabacchi e successivamente di vasti traffici di stupefacenti, utilizzando<br />

come base per tali illecite attività, per il periodo compreso tra il 1972 ed il 1974, la Svizzera.<br />

Successivamente, avendo attirato i sospetti dell'Autorità di Polizia elvetica, si era trasferito<br />

prima a Messina - abitandovi in modo stabile dal 1974 al 1976- e dopo a Campobello, con<br />

alcuni intervalli di permanenza in altre città (Messina- Milano- Roma e Palermo)<br />

determinati dalla duplice necessità di seguire meglio i propri traffici illeciti e di sottrarsi<br />

all'esecuzione di una misura di prevenzione irrogatagli nel 1986 dal Tribunale di Trapani<br />

(cfr. ff. 3 e 4 - 69 e ss. trascr. cit). Ha dichiarato che a Palermo, dove si recava con una certa<br />

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