07.06.2013 Views

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

cella del carcere dell’Asinara (dal 1°/12/1992 al 10/1/1993- periodo nel quale è compreso<br />

quello in cui si è verificato l’arresto dell’imputato) e quella della presenza nella predetta<br />

cella di un apparecchio televisivo sono state positivamente riscontrate, sia documentalmente<br />

che attraverso le dichiarazioni rese dai predetti Scarpisi, Spadaro e Vernengo, esaminati ai<br />

sensi degli artt. 210 e 195 c.p.p. all’udienza dell’11/7/1995 (cfr. certificazione rilasciata<br />

dalla Direzione della Casa di reclusione dell’Asinara in data 22/6/1995- acquisita in atti<br />

all’udienza del 30/6/1995- e ud. 11/7/1995 ff. 1 e ss.). Deve, poi, osservarsi che la reazione<br />

di portarsi le mani ai capelli contestualmente alle parole pronunciate dallo Spadaro e quindi<br />

nell’immediatezza della notizia appresa ha un significato inequivocabile: la frase dialettale<br />

pronunciata è, infatti, sintomo univoco di un concetto di appartenenza del dott. Contrada<br />

all’organizzazione mafiosa e del danno che il suo arresto aveva provocato alla stessa (“ce lo<br />

hanno consumato” e non un generico “lo hanno consumato” che avrebbe potuto evocare una<br />

sia pure singolare forma di solidarietà da parte del detenuto Spadaro per un altro soggetto<br />

tratto in arresto).<br />

Lo Spadaro ha escluso totalmente la circostanza di avere mai commentato all’interno<br />

della cella la notizia dell’arresto del dott. Contrada; messo al corrente dalla difesa delle<br />

dichiarazioni rese dal Costa ha prima dichiarato di non ricordare neppure di avere appreso la<br />

notizia dell’arresto del dott. Contrada dalla televisione, poi ha decisamente escluso di avere<br />

mai compiuto quel gesto o pronunciato quelle parole non avendo alcun motivo di<br />

commentare l’arresto del dott. Contrada che non aveva mai conosciuto (cfr. ff. 10 e ss. ud.<br />

cit.).<br />

Alla luce di tale negazione vi sono due sole spiegazioni all’ episodio riportato, o il<br />

Costa ha deliberatamente inventato il fatto, ma l’essenzialità della circostanza riferita<br />

preclude ogni logica riconducibilità della stessa ad un intento calunnatorio di cui peraltro<br />

non si comprenderebbero le ragioni e d’altra parte nessun’altra emergenza processuale<br />

consente di pervenire ad una tale soluzione, ovvero lo Spadaro è stato reticente perchè<br />

consapevole della gravità di quella estemporanea reazione posta in essere in presenza di altri<br />

soggetti.<br />

L’arresto del dott. Contrada non era stato commentato da un mafioso di spessore<br />

come Vincenzo Spadaro (condannato alla pena definitiva di dieci anni ed otto mesi di<br />

reclusione per associazione mafiosa e associazione finalizzata al traffico di supefacenti) con<br />

indifferenza (come sarebbe stato normale se si fosse trattato dell’arresto di un qualsiasi<br />

funzionario di Polizia) o con soddisfazione (come sarebbe stato piu’ comprensibile se si<br />

fosse trattato dell’arresto di un funzionario di Polizia inviso ai mafiosi) e neppure con un<br />

548

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!