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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Frequentazione da parte del dott. Contrada di un appartamento in via Guido Jung.<br />

Numerose risultanze testimoniali e documentali, confermate dalle dichiarazioni rese<br />

dallo stesso imputato, hanno consentito di accertare la circostanza della frequentazione da<br />

parte dell’odierno imputato di un palazzo sito nella via Guido Jung, consentendo di<br />

confermare, anche in ordine a tale punto, l’attendibilità del collaboratore di giustizia<br />

Gaspare Mutolo.<br />

Come già accennato, le dichiarazioni del predetto sul punto in esame sono frutto di<br />

conoscenze di varia natura, in parte indirette (è da Angelo Graziano e da altri “uomini<br />

d’onore” all’interno di “Cosa Nostra” che Mutolo apprende della frequentazione<br />

dell’appartamento da parte dell’imputato e dell’interessamento del Graziano medesimo per<br />

“procurare” l’appartamento a Contrada) ed in parte dirette (avendo dichiarato Mutolo di<br />

avere constatato personalmente in un’occasione che l’imputato si era recato in<br />

quell’appartamento).<br />

Il teste Guido Longo, escusso all’udienza del 14/10/1994, ha riferito in merito<br />

all’attività di P.G., eseguita nella fase delle indagini preliminari, per pervenire<br />

all’individuazione dell’appartamento indicato dal collaborante.<br />

Ha dichiarato che, sulla base delle descrizioni fornite da Gaspare Mutolo, gli ufficiali<br />

di P.G. incaricati di tale indagine, erano giunti all’individuazione dell’edificio sito al civico<br />

n° 12 della predetta via Guido Jung, ricevendo successivamente conferma, in base alle<br />

dichiarazioni rese dal portiere, Vito <strong>La</strong>zzara, della frequentazione del suddetto stabile da<br />

parte dell’odierno imputato; dai dati catastali relativi al palazzo in esame venne, altresì,<br />

accertato che la proprietà dell’area sulla quale insisteva il palazzo era di tale Vanni Camillo<br />

De Gregorio, suocero di Gualberto Artemisio Carducci, che aveva costruito l’immobile (cfr.<br />

ff. 69 e ss. ud. cit.).<br />

Escusso all’udienza del 10/6/1994, Vito <strong>La</strong>zzara, che ha svolto l’attività di portiere<br />

nello stabile di via Guido Jung n° 12 per circa dieci anni, dal 1969 al 1979, ha confermato di<br />

avere visto, piu’ volte, il dott. Contrada, in compagnia femminile, frequentare lo stabile in<br />

questione, recandosi, alternativamente, nei due mini-appartamenti, siti al XVI° piano (attico)<br />

del palazzo in questione, rispettivamente locati al dott. Renato Di Falco ed al dott.<br />

Domenico Signorino, soggetti fra loro in buoni rapporti di amicizia; ha ricordato, altresì, che<br />

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