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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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cugini Salvo nè che stesse conducendo un’indagine a loro carico per associazione mafiosa e,<br />

quindi, non aveva avuto alcun motivo di riferirgli di quella telefonata e di quell’incontro (“<br />

io non ero un ufficiale di Polizia Giudiziaria, non avevo la qualifica di Polizia Giudiziaria,<br />

non dovevo e non potevo riferire all’A.G.” - cfr. ff. 71 e ss. ud. cit.); ha, quindi, dichiarato di<br />

essersi reso conto dell’opportunità di andare a parlare al dott. Falcone dell’episodio in<br />

oggetto solo in un secondo momento, dopo circa quindici giorni da quel colloquio, quando il<br />

col. dei C.C. Castellano aveva avvisato il Prefetto De Francesco che era stata intercettata<br />

una telefonata tra Nino Salvo ed il suo capo di Gabinetto (cfr. ff. 86 e ss. ud. 8/11/1994).<br />

Il teste Emanuele De Francesco ha dichiarato di non conservare alcun ricordo di<br />

un’informazione fattagli dal suo Capo di Gabinetto in merito ad una richiesta di colloquio<br />

avanzata da Antonino Salvo al suo ufficio; ha precisato di non ricordare nè che il Contrada<br />

gliene avesse parlato prima di riceverlo nè dopo; ha anche affermato che era abitudine<br />

professionale del dott. Contrada, ma anche una precisa direttiva impartita al predetto<br />

funzionario, quella di redigere appunti scritti in occasione di colloqui richiesti ed intrattenuti<br />

con persone varie per ragioni attinenti l’Ufficio; ha dichiarato di avere delegato, subito dopo<br />

essere stato sentito dai pubblici ministeri nell’ambito dell’odierno procedimento, una ricerca<br />

presso l’archivio dell’Alto Commissario al fine di reperire eventuali appunti aventi ad<br />

oggetto l’incontro tra Contrada e Salvo ma ha affermato di non avere trovato alcuna traccia<br />

documentale al riguardo; ha precisato, su specifica domanda, che l’ufficio dell’Alto<br />

Commissario era in quell’epoca ben dotato di apparecchi di registrazione (“ era un ufficio<br />

per lo meno a livello di registratori ben dotato..quanti ce ne fossero non posso dirlo, però<br />

c’erano” cfr. ff. 68 e ss. ud. 31/5/1994) .<br />

Dal contenuto della trascrizione della telefonata in oggetto si evince che dopo che<br />

Salvo Antonino, tramite centralino, aveva ottenuto di parlare con il dott. Contrada, questi<br />

aveva chiesto al suo interlocutore di precisare le sue generalità complete e dopo averle<br />

apprese aveva subito salutato il suo interlocutore dimostrando di ben conoscerlo:<br />

Salvo: “Pronto” -<br />

Contrada: “ Sono Contrada, con chi parlo?-<br />

Salvo: “ Buon giorno sig. Questore, Salvo sono.-<br />

Contrada: “dott. Salvo chi?”-<br />

Salvo: “Antonino”. -<br />

Contrada: “ah, buon giorno”-<br />

Salvo: “Buon giorno dottore”-<br />

Contrada: “Buon giorno” - cfr. trascrizione cit. acquisita in atti.<br />

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