PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

ss. ud. 20/7/1994).
Anche in questo caso la versione dell’imputato ha ricevuto l’avallo di alcuni testi
citati dalla difesa i quali, però, non sono stati in grado di stabilire validi collegamenti tra i
provvedimenti emessi dall’A.G. in relazione al predetto fatto delittuoso e l’attività svolta dal
S.I.S.D.E. (deposizione Lorenzo Narracci ff. 137-168 e 185 ud.20/5/1994- deposizione
Andrea Ruggeri ff. 6 e ss. ud. 16/5/1995- deposizione Paolo Splendore ff. 31 e ss. ud.
3/2/1995).
Il teste Giancarlo Paoletti, dal Gennaio del 1992 nominato Direttore del Centro
S.I.S.D.E. Roma 3 , ha riferito che era stato contattato dal dott. Contrada per assumere
quell’incarico ed ha dichiarato che il predetto funzionario era stato l’artefice dell’operazione
di ristrutturazione del Centro Roma 3, stimolando i funzionari ad un tipo di attività che
andasse al di là di quella meramente informativa e di analisi tipica del Servizio orientandoli
ad agire su un piano piu’ operativo che il teste ha definito “forse piu’ di Polizia Giudiziaria,
obiettivamente” (cfr. ff. 111 e 112 ud. 27/1/1995); ha affermato che il dott. Contrada aveva
voluto imprimere al Centro Roma 3 le caratteristiche di un’entità operativa che, pur avendo
base a Roma, aveva competenza su tutto il territorio nazionale nel settore della criminalità
mafiosa e così anche la Sicilia era divenuta oggetto di attenzione da parte di quel Centro che
era stato suddiviso in tre sezioni: una che si occupava di ndrangheta alla quale era stato
preposto il dott. Gramendola; una che si occupava di mafia alla quale era stato preposto il
dott. De Lisi ed una che si occupava di camorra alla quale era stato preposto il dott.
Marzano; ha ricordato che erano stati sostituiti in Sicilia alcuni Capi Centro con elementi
provenienti dal disciolto Alto Commissario ed altri con elementi provenienti dalla Direzione
del S.I.S.D.E..
Il teste Gianfranco Gramendola, escusso all’udienza del 27/1/1995, ha dichiarato di
essere stato contattato per quell’incarico dal dott. Contrada ed ha affermato di non avere
avuto alcuna conoscenza nello specifico settore del fenomeno mafioso avendo maturato solo
una pregressa esperienza nel settore amministrativo del S.I.S.D.E. ed in passato nel settore
dell’eversione terroristica (cfr. ff. 126 e ss. ud. 27/1/1995).
Il teste Ciro De Lisi, escusso all’udienza del 27/1/1995 ha dichiarato che il Centro
Roma 3 ufficialmente aveva competenza limitata a Roma, ma che il dott. Contrada diceva
sempre : “ ci si può occupare di criminalità organizzata stando pure a Roma” esortandoli a
spaziare su tutto il territorio nazionale (cfr. f. 104 ud. cit.);ha affermato che il compito cui
assolveva il dott. Contrada nella sua qualità di coordinatore dei Centri del Lazio consisteva
nel decidere unitamente ai dirigenti delle diverse articolazioni sul prosieguo o meno di
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