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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Da un documento acquisito in atti risulta che già in altra occasione altro ufficiale di<br />

P.G., il dott. Antonino De Luca, aveva rilevato un comportamento anomalo posto in essere<br />

dal maggiore Frasca dei C.C. in relazione ad una perquisizione eseguita dalla P.S. nei<br />

confronti del mafioso Stefano Bontate (cfr. pro-memoria redatto dal dott. De Luca in data<br />

20/2/1978- estratto dal sottofascicolo personale della Squadra Mobile acquisito in atti<br />

all’udienza dell’11/4/1995).<br />

Il Frasca ha negato l’episodio del suo interessamento in favore di Stefano Bontate<br />

ma non ha offerto alcun elemento idoneo a confutare quanto attestato dal dott. De Luca nel<br />

documento citato.<br />

Il Frasca, quindi, che aveva rapporti diretti o indiretti anche con il mafioso Stefano<br />

Bontate, era il soggetto cui Antonino Salvo si era rivolto per avere un incontro con il cap.<br />

Pellegrini, l’ufficiale che in rappresentanza dei C.C. aveva firmato il rapporto giudiziario<br />

per la strage Chinnici; per quanto riguarda, invece, la Polizia il Salvo aveva ritenuto di<br />

rivolgersi, per rappresentare le proprie lamentele, non al dott. De Luca, che era l’altro<br />

firmatario del rapporto, bensì direttamente al dott. Contrada, che all’epoca non prestava piu’<br />

servizio presso la Squadra Mobile o la Criminalpol ma era Capo di Gabinetto dell’Alto<br />

Commissario.<br />

Nel corso delle dichiarazioni rese all’udienza dell’8/11/1994, l’imputato ha sostenuto<br />

che all’epoca del colloquio telefonico intercettato sull’utenza di Nino Salvo era da circa sei<br />

anni che non lo vedeva (a parte un fugace incontro presso la sede dell’Assemblea<br />

Regionale) avendolo conosciuto personalmente solo in occasione delle indagini condotte nel<br />

1977 in collaborazione con i C.C. in ordine all’omicidio del col Russo; ha precisato che a<br />

seguito della telefonata pervenuta al centralino della Prefettura aveva avuto l’incontro<br />

richiestogli da Nino Salvo; ha dichiarato di avere ricevuto conferma dalla lettura del p.v. di<br />

trascrizione della telefonata in oggetto che quando il centralinista gli aveva annunciato la<br />

chiamata del dott. Salvo aveva avuto dei dubbi sulla identità dell’interlocutore pensando che<br />

si trattasse di altro soggetto tale Domenico Salvo, ufficiale dei C.C., appresa la vera identità<br />

del suo interlocutore, aveva insistito a lungo per sapere quale fosse il motivo della sua<br />

richiesta di incontro, sostenendo che sul punto la trascrizione della conversazione non<br />

risulterebbe integrale (“ ci fu quella conversazione che io ritengo che non sia stata riportata<br />

integralmente nella trascrizione della bobina perchè io ricordo che fu un po' piu’ lunga<br />

questa conversazione, cioè io insistevo con il dott. Salvo esattore, una volta avuta<br />

cognizione di chi era il mio interlocutore, il motivo per cui voleva venirmi a trovare,<br />

insistevo per sapere questo. Se erano motivi personali, privati d’ufficio ecc. ., per cui ad un<br />

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