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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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seguito della pubblicazione delle notizie sull’”Espresso” (alla domanda della difesa: “Vi<br />

furono altre iniziative investigative da parte sua o dell’Alto Commissario in genere di cui<br />

lei fosse a conoscenza?- il teste ha risposto con decisione: “ No” cfr. ff. 69 e ss. - 21 e ss.<br />

ud. 28/10/1994); ha sostenuto che della vicenda relativa alla “rivisitazione” della posizione<br />

del dott. Di Paola si erano occupati sia il dott.Sica (il quale come già evidenziato lo ha<br />

smentito) che il dott.Misiani ed il dott. Di Maggio (cfr. f. 211 ud. 28/10/1994); ha dichiarato<br />

di avere indicato in una relazione consegnata al dott. Misiani l’esito degli accertamenti<br />

eseguiti da Sebastiani e Buccoliero ed ha affermato di non avere mai letto i verbali delle<br />

Commissioni rogatorie esitate dai magistrati italiani in Svizzera, essendosi limitato ad<br />

apprendere dal dott. Misiani, con il quale condividendo il medesimo ufficio aveva avuto<br />

diversi scambi di opinioni sull’argomento, che era stato questi ad accertare, leggendo le<br />

dichiarazioni rese da Tognoli, che il dott. Contrada non poteva identificarsi nel compagno di<br />

scuola coetaneo del Tognoli che questi aveva indicato come suo informatore (cfr. ff. 93 e 94<br />

ud. 4/10/1994); ha riferito che dagli accertamenti eseguiti da Sebastiani e Buccoliero era<br />

emerso che il Di Paola da ragazzo, prima di entrare in Polizia, era stato ospite dei Tognoli a<br />

Brescia dove, forse, avevano frequentato anche la stessa scuola, e che il dott. Di Paola dopo<br />

l’incarico in Polizia era diventato magistrato al T.A.R.; ha affermato che il convincimento<br />

che aveva maturato a seguito di quella vicenda era che il Tognoli in realtà fosse fuggito<br />

perchè allarmato dalla telefonata dei propri familiari (“ i familiari di Brescia debbono avere<br />

chiamato il Tognoli che era qui in Sicilia ed è arrivata la Polizia, quindi evidentemente si è<br />

allarmato e si è dato alla fuga...questo è il mio convincimento” cfr. ff. 94 e ss ud.<br />

4/10/1994).<br />

Il teste Antonio Buccoliero, attualmente segretario presso il S.I.S.D.E. sede di<br />

Palermo, escusso all’udienza del 18/10/1994, ha dichiarato che nell’estate del 1989 aveva<br />

ricevuto una telefonata da parte del collega Sebastiani, in servizio presso l’Alto<br />

Commissario a Roma, il quale lo aveva informato che l’indomani si sarebbe recato a<br />

Palermo per eseguire insieme a lui taluni accertamenti a Ragusa; ha dichiarato di avere<br />

percorso il tragitto con una macchina PRISMA in dotazione all’Amministrazione (anche se<br />

ha spontaneamente affermato di avere detto in precedenza al P.M. di avere noleggiato<br />

un’autovettura Alfa 33 ma di avere meglio precisato i propri ricordi dopo un colloquio avuto<br />

con il collega Sebastiani prima della sua deposizione dibattimentale); durante il tragitto da<br />

Palermo a Ragusa il collega Sebastiani lo aveva informato dello scopo della missione che<br />

consisteva nel rintracciare tale Tumino per sentirlo in ordine alla fuga e successiva latitanza<br />

di Oliviero Tognoli; ha affermato che dopo avere appreso informazioni attraverso la<br />

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