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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Peraltro deve osservarsi che le notizie riportate dal Marchese, come provenienti dal<br />

dott. Contrada, avevano contenuto generico, avendo questi riferito in due casi che si<br />

dovevano eseguire perquisizioni nelle zone di Borgo Molara e di Villabate e nell’altro che<br />

era emerso un elemento investigativo in merito alla scomparsa di “Ginetto” Tagliavia e cioè<br />

la telefonata anonima pervenuta al 113, che poteva determinare l’orientamento delle<br />

indagini nei confronti dei soggetti indicati quali autori di quella scomparsa; quindi, in<br />

quest’ultimo caso, non veniva preannunciata nessuna perquisizione ma si trattava solo di un<br />

avvertimento che le indagini di Polizia avrebbero potuto indirizzarsi sul gruppo dei<br />

Marchese, da ciò la precauzione di spostarsi dalle abitazioni abitualmente frequentate.<br />

Occorre, innanzi tutto, evidenziare che sia l’abitazione di via Fichidindia che quella<br />

di Casteldaccia, indicate dal Marchese sono state oggetto di positive verifiche.<br />

In particolare è stato accertato che nell’anno 1979, nell’abitazione sita in via<br />

Fichidindia n° 45, in un complesso dove abitavano anche i fratelli Tinnirello, risultava<br />

un’utenza E.N.E.L intestata a Marchese Caterina, sorella di Marchese Filippo, che però<br />

risultava residente in altro stabile, in via Funaioli n° 11; da tale dato è possibile evincere che<br />

quella abitazione fosse, effettivamente, in uso ai Marchese (cfr. f. 79 dep. cap. Bruno ud. cit.<br />

e copia tabulati ENEL acquisiti all’udienza del 6/5/1994 doc. 28 prod. doc. P.M.).<br />

Con riferimento alla villa di Casteldaccia è stato rinvenuto un rapporto giudiziario<br />

del 1983, relativo ad alcuni fatti delittuosi tra cui l’omicidio di Marchese Gregorio, cognato<br />

di Filippo, nel quale si dà atto che il Marchese abitava in una casa sita in Casteldaccia; è<br />

stato altresì, acquisito in copia il contratto con il quale Marchese Gregorio, in data 4/1/1980,<br />

aveva acquistato il fondo rustico in territorio di Casteldaccia, contrada Fiorilli, da potere di<br />

Aiello Antonino (cfr. ff. 71 e ss. dep. cap. Bruno ud. cit.- copia contratto cit. acquisito<br />

all’udienza del 6/571994- doc. n° 26 prod. P.M.).<br />

Ma il riscontro certamente piu’ significativo alle notizie riferite dal Marchese è<br />

costituito dalla relazione di servizio in data 5/9/1981, a firma di Antonino Raspanti, agente<br />

di P.S. in servizio presso la Centrale Operativa di Palermo, allegata al rapporto giudiziario<br />

del 27/8/1982 concernente la scomparsa di Tagliavia Gioacchino, con la quale si<br />

comunicava che, alle h. 19,57 del giorno 5 Settembre 1981, tramite centralino “113”, era<br />

pervenuta una telefonata anonima che riferiva le testuali parole: “ Senta, mi stia a sentire,<br />

per la scomparsa di Ginetto Tagliavia, il nipote di Pietro Tagliavia, quello che ha la<br />

pescheria a S. Erasmo, gli autori sono: Giuseppe Calamia, Filippo Marchese ed i fratelli<br />

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