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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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3 doc. cit.) ed inoltre, pur avendo ammesso di avere subito prima di quell’attentato alla villa<br />

di Mondello, altro attentato mediante incendio, presso la sede della concessionaria “Ferrari”<br />

sita in via Ammiraglio Rizzo, ha tenuto a precisare di non avere mai pagato somme a titolo<br />

di estorsione, affermando testualmente : “io pagavo soltanto...era una consuetudine la<br />

riparazione, lo sconto nella macchina, che si è mai concepito questo fatto di estorsione?<br />

Mai! non era concepito da me anche perchè dissi:- ma che siamo in un altro mondo?” (cfr.<br />

ff. 15 e 47 ud. cit.).<br />

<strong>La</strong> vicenda giudiziaria evidenziata dalla difesa, utile ad individuare una delle prime<br />

occasioni di conoscenza tra il dott. Contrada e l’Adamo, appare di scarsa rilevanza al fine di<br />

spiegare il tipo di rapporto instauratosi tra i predetti dopo tale vicenda, che di per sè si<br />

colloca in un periodo in cui Contrada era ancora ritenuto un nemico di “Cosa Nostra” e<br />

l’Adamo era preso di mira come una delle sue vittime.<br />

Molto significativa appare, invece, tale vicenda al fine di spiegare l’origine del<br />

rapporto di “vicinanza” instauratosi tra l’Adamo e “Cosa Nostra” reso ancora piu’ eloquente<br />

dal tenore delle risposte, prima riportate, rese dall’Adamo in ordine alle richieste estorsive ai<br />

suoi danni, improntate al piu’ tipico dei comportamenti omertosi.<br />

Tornando a parlare della natura dei rapporti intrattenuti con il dott. Contrada, Adamo<br />

Calogero ha testualmente affermato : “ rapporti così, se avevo bisogno di qualcosa, con<br />

tanto di rispetto ci andavo e se era nelle sue possibilità me lo faceva”(cfr. f. 11 ud. cit.).<br />

Richiesto di riferire quali fossero state le occasioni di incontro o di richieste di<br />

favori, il teste ha dichiarato di essersi recato una sola volta presso l’ufficio del dott.<br />

Contrada in Questura nell'imminenza di un viaggio per far “timbrare” il proprio passaporto<br />

(cfr. ff. 52 e ss. ud. cit.).<br />

Su tale episodio ha testualmente dichiarato : “ una volta mi è capitato che mi trovavo<br />

all’aeroporto, dovevo partire con la mia famiglia : passaporto non bollato e come faccio?<br />

Macchina, subito Contrada. In quell’occasione ebbi motivo di avvicinarlo e gli dissi - mi<br />

trovo in queste condizioni ho i biglietti e non posso partire.....infatti l’aereo per Roma l’ho<br />

perduto abbiamo dovuto prendere il successivo ...e mi fece timbrare il passaporto<br />

regolarmente, non fece altro” (cfr. f. 7 ud. cit.).<br />

Sulla natura dei rapporti con Calogero Adamo, l’imputato, pur dichiarando di averlo<br />

conosciuto sin dai primi anni del suo arrivo a Palermo, ha negato l’esistenza di relazioni<br />

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