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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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esponsabile delle strutture di polizia della provincia) piu’ che al Prefetto che compete la<br />

valutazione della caratura mafiosa del soggetto interessato e dei reali pericoli, in relazione<br />

alle indagini espletate, di abusi del documento di guida. E difatti solo a seguito di<br />

quell’ambiguo parere proveniente dalla Questura (a firma dott. Epifanio) palesemente<br />

elusivo degli specifici quesiti posti dalla Prefettura (nessun cenno venne fatto nè ad<br />

eventuali motivi ostativi al rilascio nè a concreti segni di ravvedimento da parte del Bontate,<br />

che in nessun modo sarebbero potuti essere evidenziati, per i motivi già esposti) e<br />

sostanzialmente autorizzativo al rilascio il Bontate era riuscito ad ottenere la patente in<br />

un’epoca cronologicamente compatibile con quella in cui sia il Cancemi che il Mannoia<br />

avevano appreso la notizia da fonti diverse dell’avvenuto rilascio della stessa per<br />

interessamento da parte del dott. Contrada che era il funzionario che all’interno della<br />

Questura godeva della piu’ alta considerazione da parte del Questore in carica.<br />

Le significative analogie tra le pratiche Bontate e Greco, entrambe ricondotte dal<br />

Mannoia all’interessamento da parte del dott. Contrada, sono risultate, poi, sintomatiche<br />

dell’esistenza di un’unica “regia” nell’impostazione delle relative istruttorie e la differenza<br />

di soluzioni adottate nei due casi trova giustificazione nell’atteggiamento di decisa<br />

opposizione assunto personalmente dal dott.Immordino nella pratica Greco.<br />

Ancor piu’ decisivo è apparso, alla luce delle risultanze probatorie, l’atteggiamento<br />

di inerzia in ordine al parere da esprimere nel 1979 sulla patente del Bontate<br />

deliberatamente adottato anche su decisione del dr. Contrada, dirigente della Squadra<br />

Mobile, come lo stesso teste Crimi ha ammesso in un primo momento della propria<br />

deposizione (smentendosi successivamente in modo non convincente) e motivato con<br />

argomentazioni assai poco credibili: evitare di far insospettire i Bontate di indagini in corso<br />

sul loro conto. Appare oltremodo significativo, poi, che identica giustificazione sarà addotta<br />

dall'imputato a seguito di parere favorevole a sua firma anche per il rilascio del porto di<br />

pistola nei confronti dell'indiziato mafioso Vanni Calvello, che nel prosieguo sarà oggetto di<br />

specifica trattazione.<br />

A ciò si aggiunga che il Bontate, nello stesso periodo in cui aveva ottenuto il rilascio<br />

della patente, con incredibile celerità e pur risultando soggetto indiziato di appartenenza alla<br />

mafia era riuscito ad ottenere anche il rilascio del passaporto, ulteriore indizio della condotta<br />

di favoritismo proveniente nei suoi confronti dagli uffici della Questura.<br />

Ed infatti, dalla consultazione degli atti rinvenuti nel fascicolo permanente del<br />

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