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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Proseguendo nella verifica delle dichiarazioni rese da Mutolo, con riferimento agli<br />

appostamenti eseguiti nei confronti dell’altro funzionario della Questura di Palermo, il dott.<br />

De Luca, parimenti indicato dal collaborante come possibile obiettivo, individuato intorno al<br />

1975 da parte di “Cosa Nostra”, per eventuale condizionamento o eliminazione fisica,<br />

Mutolo ha dichiarato di avere personalmente eseguito analoghi appostamenti nei suoi<br />

confronti, constatandone gli orari abituali di uscita dalla propria abitazione, sita nei pressi<br />

dell’Ospedale di Palermo “Villa Sofia” (cfr. f. 33 ud. del 7/6/1994).<br />

Egli ha, poi, dichiarato, di non avere mai appreso che il dott. De Luca fosse stato<br />

“ammorbidito”, ma ha detto che, verosimilmente, proprio perchè, il predetto funzionario si<br />

era allontanato da Palermo (il collaborante non ha saputo specificare se perchè trasferito o<br />

perchè intimidito), non era stato piu’ ritenuto un pericolo per “Cosa Nostra” (cfr. ff. 37 e ss.<br />

ud. 12/7/1994).<br />

Orbene, è stato accertato che, effettivamente, il dott. De Luca, dal 27/3/1972 fino al<br />

1980, ha abitato nella via Resuttana n° 111/A di Palermo, sita nelle immediate vicinanze del<br />

locale Ospedale “Villa Sofia” (cfr. f. 67 ud. 18/10/1994 - depos. cap. Luigi Bruno). E’ stato,<br />

altresì, accertato, per dichiarazione proveniente dallo stesso De Luca che, nel periodo<br />

immediatamente successivo all’omicidio del dott. Giuliano, fu destinatario di gravi e<br />

reiterate minacce da parte di “Cosa Nostra” e che, in epoca successiva, venne trasferito, su<br />

sua domanda, in altra sede molto distante da Palermo.<br />

In particolare, il dott. De Luca - che nel 1974 era stato nominato dirigente della<br />

sezione omicidi per volontà dello stesso dott. Contrada, in quel periodo dirigente della<br />

Squadra Mobile di Palermo, e che in tale incarico era rimasto fino all’inizio del 1980,<br />

quando era stato nominato vice-dirigente della Squadra Mobile diretta dal dott. Impallomeni<br />

- nel Settembre del 1980 era sato destinatario di una lettera anonima, indirizzata al Questore<br />

pro-tempore di Palermo nonchè al Prefetto ed anche al Comandante della Legione dei C.C.,<br />

nella quale si diceva che, se non fosse stato trasferito in altra sede, avrebbe fatto la stessa<br />

fine del vice Questore Boris Giuliano (nel corso della deposizione dibattimentale,<br />

all’udienza del 4/10/1994, il dott. De Luca ha avuto modo di confermare sul punto, una sua<br />

dichiarazione resa in data 26/6/1981 al Sostituto Procuratore della <strong>Repubblica</strong> di Palermo,<br />

acquisita in atti cfr. f. 11 ud. cit.).<br />

Nel prosieguo della sua deposizione il teste De Luca ha aggiunto che, nel periodo in<br />

esame, quella cui si è fatto riferimento non era stata l’unica minaccia che aveva ricevuto,<br />

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