PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

successione cronologica sia con riferimento ai soggetti presenti (cfr. ff. 129 e ss. ud.
25/10/1994); il teste ha dichiarato di avere rivisto meglio i propri ricordi su tali punti; ha,
quindi, affermato di avere avuto un primo breve scambio di battute con il dott. Falcone : “ in
questo breve cenno che mi fece lui disse che sospettando in qualche modo del dott.
Contrada al termine dell’interrogatorio del Tognoli, quindi a verbale chiuso, avrebbe
chiesto, quasi come una sfida , quasi come una scommessa al Tognoli , dice - ma se io dico
un nome su chi secondo me è stato colui che l’ha avvertita lei me lo dice?- Tognoli lo
guardò senza espressioni e lui gli fece il nome del dott. Contrada- lui non disse nè un si nè
un no, mi sorrise...voi che siete settentrionali, che siete polentoni queste cose non le capite,
ma per noi siciliani questo sorriso era piu’ di un discorso”(cfr. ff. 116 e ss. ud. cit.); il teste
ha collocato temporalmente tale scambio di battute tra il dott. Falcone ed il Tognoli alla fine
di un interrogatorio in sede di rogatoria ed ha dichiarato di non avere rivolto al dott. Falcone
alcuna domanda sui sospetti che il magistrato aveva dimostrato di avere già avuto sul conto
del dott. Contrada (cfr. ff. 132 e ss. ud. cit.); ha ricordato che nel corso del secondo
colloquio avvenuto alla presenza del dott. Sica, il dott. Falcone era ritornato su
quell’argomento nei medesimi termini (cfr. ff. 127 e 130 ud. cit.).
Tale deposizione che denuncia palesemente scarsa precisione di ricordi sui colloqui
avuti con il dott. Falcone, ricollegabile alla mancata conoscenza dei particolari attinenti
all’intera vicenda Tognoli, si pone in netto contrasto con quanto affermato dai testi Carla
Del Ponte e Domenico Sica; non si vede, poi, come il dott. Falcone avrebbe potuto fare
riferimento esclusivamente ad un “sorriso” come forma di assenso del Tognoli alla sua
domanda, alludendo ad una sorta di linguaggio per mimica facciale comprensibile solo tra
siciliani quando il dott. Falcone ben sapeva che Tognoli era nato e vissuto per quasi tutta la
sua vita nel bresciano; deve, inoltre, rilevarsi che la dott.ssa Del Ponte, cittadina svizzera,
che ha riferito di avere assistito personalmente al colloquio tra il dott. Falcone ed il Tognoli
mai avrebbe potuto interpretare un semplice sorriso come forma di assenso tanto è vero che
ha dichiarato, senza alcun dubbio, di avere udito un esplicito “si” pronunciato dal Tognoli
come risposta verbale alla domanda del dott. Falcone.
Dal complesso delle emergenze esaminate può evincersi con sicurezza che, nel 1989,
quando era stata divulgata dalla stampa la notizia che il dott. Contrada aveva favorito
Oliviero Tognoli, all’interno dell’Alto Commissario, dove erano addetti i funzionari del
S.I.S.D.E. De Luca e D’Antone che già nel 1984, nella qualità di ufficiali di P.G. a Palermo,
avevano diretto l’operazione finalizzata alla cattura di Oliviero Tognoli, era stato recuperato
il vecchio anonimo del 1984 sul conto di Cosimo Di Paola, già ritenuto privo di qualsiasi
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