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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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LA PERSONA DI DANIELE: AUTENTICITÀ, CANONICITÀ DEL SUO LIBRO E RISPOSTE ALLE OBIEZIONI<br />

Manchester, in Inghilterra, dichiarava che “il problema storico più serio nel libro (di<br />

Daniele)”, è che Dario il Medo “occupava il trono di Babilonia tra <strong>la</strong> morte di Belsatsar e il<br />

regno di Ciro...Poiché si sa con certezza che il vincitore dell'impero neobabilonese era Ciro...”.<br />

Questa opinione è ancora difesa da qualche critico, benché le scoperte del mondo antico<br />

gettino una luce interamente nuova sull'argomento. Una testimonianza storica molto<br />

interessante è apparsa recentemente a tale proposito, proveniente dai titoli regali che figurano<br />

nei testi commerciali che datano dei due primi anni del regno di Ciro su Babilonia. Il prof. .H.<br />

SHEA, esaminando tutte le tavolette cuneiformi conosciute di quell’epoca, scopriva che Ciro<br />

il Grande non portava il titolo di “re di Babilonia” durante un primo periodo di nove mesi<br />

dopo <strong>la</strong> presa di Babilonia dalle forze alleate medo-persiane. Il suo titolo, in quel momento, si<br />

limitava a “Re dei paesi (nazioni)”. “Verso <strong>la</strong> fine del suo primo anno, questi testi (cuneiformi<br />

babilonesi) aggiunsero ‘re di Babilonia’ a quello che aveva di già e Ciro divenne: “Re di<br />

Babilonia, re delle nazioni”, titolo correntemente utilizzato per rivolgersi a lui fino al<strong>la</strong> fine<br />

del suo regno” (An Unrecognized Vassal King of Babylon in the Early Achaemenid Period Iv,<br />

in Andrews University Seminary Studies 10, 1972, p. 176). Così per <strong>la</strong> prima volta, noi<br />

vediamo confermato dal badile dell'archeologia che Ciro il Grande, le cui forze - sotto <strong>la</strong> guida<br />

del governatore del Guitium - si impossessarono del<strong>la</strong> celebre città, non prese il titolo di “re di<br />

Babilonia”. Ciò mostra che quest'ultimo doveva essere un sovrano vassallo di Ciro - e non<br />

Ciro stesso - durante <strong>la</strong> maggior parte dell'anno che seguì <strong>la</strong> caduta di questa città. La <strong>storia</strong> ci<br />

informa che è Ugbara, governatore del Gutium e generale di Ciro che conquistò Babilonia. È<br />

stato dimostrato che Ciro non rivendica, durante il primo anno che è seguito al<strong>la</strong> conquista<br />

del<strong>la</strong> città, il titolo di “re di Babilonia”. Qualcun altro, sotto <strong>la</strong> sovranità di Ciro, esercitava <strong>la</strong><br />

funzione di sovrano nel<strong>la</strong> città. Tutti questi fatti corrispondono perfettamente al libro di<br />

Daniele a proposito di Dario il Medo» (o.c., p. 32,33). Questa ipotesi è stata adottata da C.M.<br />

MAXWELL (God Cares, vol. I, The Message of Daniel, Montain View, California, 1981, pp.<br />

99,100).<br />

Conclude il prof. F. Hasael: «Noi non abbiamo ancora una testimonianza formale di un<br />

testo cuneiforme che identifichi chiaramente Dario il Medo a un personaggio storico; delle<br />

scoperte future potranno illuminare questo dettaglio. In attesa che una tale informazione si<br />

presenti, non siamo ancora giunti a una certezza concernente l'identità di Dario il Medo. Da<br />

qualche decennio si è proposto di identificarlo con Ciro stesso (D.J. WISEMAN, Some Historical<br />

Problems in the Book of Daniel, in Notes on Some Problems in the Book of Daniel, Tyndale<br />

Press, London 1965, pp. 9-16; idem, Darius, in New Bible Dictionary, ed. J.D. Doug<strong>la</strong>s, Grand<br />

Rapids, Eerdmans 1967, p. 293; J.M. BULMAN, The Identification of Darius the Mede, in<br />

Westminster Theological Journal, 35, 1973, pp. 247-267). O con Gabaru, governatore di<br />

Babilonia (J.C. WHITCOMB, Darius the Mede: A Study in Historical Identification, Grand<br />

Rapids, Erdmans 1959; R.K. HARRISON, Book of Daniel in Zondervan Pictorial Encyclopedia<br />

of the Bible, ed. M.C. Tenney, Grand Rapids, Zondervan 1977, 11:17), o con Ugbam,<br />

governatore del Gutium (W.H. Shea, o.c.). Correntemente è assimi<strong>la</strong>to a Ciassare II, che<br />

corrisponde perfettamente all’età (sessantadue anni nel 539 a.C. secondo Daniele 5:31), al<strong>la</strong><br />

parente<strong>la</strong> (Daniele 9:1) e al<strong>la</strong> nazionalità (un medo). Sembrerebbe che l’identificazione con<br />

Ciassare II fornisca ancora <strong>la</strong> migliore soluzione a ciò che concerne l’identificazione di Dario,<br />

fino a quando più ampie informazioni siano disponibili. Ulteriori scoperte potranno chiarire<br />

questo aspetto del problema poiché gli storici greci dell'antichità (Senofonte, Erodoto, Ctesia)<br />

e Giuseppe (Antichità Giudaiche X, 11,4) ci aiutano a identificare Dario con Giassarre» (o.c.,<br />

p. 33).<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong><br />

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