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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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APPENDICE N. 12<br />

430 anni - che ricordano <strong>la</strong> durata del<strong>la</strong> schiavitù d’Egitto, Esodo 12:40 - e sembrano<br />

riportarsi in grosso al<strong>la</strong> durata del<strong>la</strong> monarchia ebraica e allo stato di peccato che si è<br />

progressivamente sviluppato in seno al<strong>la</strong> società di quell’epoca, nei due regni. I giorni<br />

simbolici durante i quali il profeta doveva portare questi peccati (390 giorni doveva stare<br />

adagiato sul fianco sinistro, 40 giorni sul fianco destro) corrispondevano al tempo preso da<br />

Dio per giudicare il suo popolo e pronunciare <strong>la</strong> sentenza finale, sul tempio di Gerusalemme,<br />

secondo <strong>la</strong> scena descritta in Ezechiele 1 e 9-10 (Vedere SHEA William H., Le principe jourannée,<br />

in AA.VV., Prophétie et Eschatologie, Conférence Bibliques Division Eurafricaine,<br />

vol. I, Seminaire Adventiste du Salève, 1982, p. 306).<br />

Sebbene sia da rilevare che il testo di Numeri presenti dei giorni storici letterali che<br />

vengono presi per indicare altrettanti anni storici letterali che si compiranno nel futuro,<br />

Ezechiele propone il procedimento opposto: degli anni del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> vengono rappresentati da<br />

giorni. Da qui possiamo asserire che il principio giorno-anno viene confermato dai due testi<br />

messi a confronto.<br />

Numeri 14:34<br />

Ezechiele 4:6<br />

«Secondo il a) numero dei giorni (bemispar<br />

hayamim) che avete impiegato per visitare<br />

il paese, 40 giorni (arbaïm yom). b) Un<br />

giorno per un anno (yom <strong>la</strong>shana yom<br />

<strong>la</strong>shana), c) porterete le vostre iniquità<br />

(tissou eth aonoteikhm) quaranta anni<br />

(arbaïm shana)».<br />

1116<br />

«Il a) numero dei giorni (mispar hayamim)<br />

che tu ti sdraierai su questo <strong>la</strong>to, tu c) porterai<br />

<strong>la</strong> loro iniquità (tissa eth aonam). Ed<br />

io ti assegno gli anni del<strong>la</strong> loro iniquità<br />

(eth shneia aonam) secondo il a) numero dei<br />

giorni (le miyamim), trecentonovanta giorni,<br />

e tu c) porterai l’iniquità (ayon) del<strong>la</strong><br />

ca-sa d’Israele. ... Tu c) porterai l’iniquità<br />

(nassata eth ayon) del<strong>la</strong> casa di Giuda,<br />

quaranta giorni (arbaïm yom); ti ho assegnato<br />

b) un giorno per ogni anno (yom<br />

<strong>la</strong>shana yom <strong>la</strong>shana)».<br />

Dal confronto di queste due dichiarazioni risalta l’uso delle stesse espressioni ebraiche: «Il<br />

numero dei giorni» una volta in Numeri e due in Ezechiele. Il verbo «portare» proviene dal<strong>la</strong><br />

stessa radice nei due testi. La paro<strong>la</strong> «iniquità» è <strong>la</strong> stessa nei due passi. Anche l’espressione<br />

«un giorno per un anno» viene esplicitamente ripetuta. «Essendo il numero delle<br />

corrispondenze messe in luce da queste comparazioni, alcun dubbio è possibile: <strong>la</strong> fraseologia<br />

impiegata da Ezechiele è presa in prestito dal passo di Numeri. Poiché <strong>la</strong> fraseologia ebraica<br />

di questi due testi è essenzialmente <strong>la</strong> stessa, è evidente che il principio impiegato è pure lo<br />

stesso» (W.H. Shea, idem, p. 307). Ezechiele non dice «anno per giorno», ma come il testo di<br />

Numeri «giorno per anno». «Questo partico<strong>la</strong>re appare nei due passi esattamente nello stesso<br />

modo; non c’è nessuna divergenza tra i due passi da questo punto di vista, anche se<br />

l’applicazione storico cronologica differisce. Ciò dimostra che lo stesso principio giorno-anno<br />

può essere impiegato in maniere diverse in occasioni differenti» (Idem, p. 308).<br />

Nelle apocalissi cambia il genere letterario, i brani hanno una connotazione simbolica ed<br />

indicano anche avvenimenti futuri. «L’applicazione del principio giorno-anno a questi periodi<br />

cifrati sarà semplicemente considerata come una ulteriore possibilità di applicazione. - Un<br />

periodo di giorni simbolici deve corrispondere a un periodo ancora futuro di anni storici»<br />

(Idem, p. 308).<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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