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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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Capitolo XIII<br />

IL GIUDIZIO CHE PRECEDE LA VENUTA DEL SIGNORE<br />

Introduzione<br />

«Dopo duemi<strong>la</strong>trecento sere e mattine il santuario<br />

sarà purificato» Daniele. 1<br />

Il santuario d’Israele era il principale mezzo con cui Dio istruiva il popolo allo<br />

scopo di salvarlo.<br />

Le feste che vi venivano celebrate ogni anno ricordavano i grandi avvenimenti del<br />

passato e prefiguravano degli eventi futuri:<br />

- <strong>la</strong> Pasqua, faceva rivivere ogni volta che veniva celebrata <strong>la</strong> liberazione dal<strong>la</strong><br />

schiavitù dell’Egitto e annunciava il grande Liberatore;<br />

- <strong>la</strong> Pentecoste, festa delle primizie, all’inizio dell’estate, ricordava <strong>la</strong> promulgazione<br />

del<strong>la</strong> legge al Sinai e prefigurava il giorno in cui questa legge sarebbe stata scritta<br />

nei cuori degli uomini;<br />

- <strong>la</strong> festa delle trombe, del raccolto, al<strong>la</strong> fine dell’estate, primo giorno del settimo<br />

mese, inizio dell’anno civile. In ebraico Rosh Hashanah, capodanno, era il giorno di<br />

giudizio per tutto il popolo. Figura del giudizio di Dio prima del<strong>la</strong> grande<br />

restaurazione finale;<br />

- <strong>la</strong> festa delle capanne, celebrata in autunno sette giorni dopo quel<strong>la</strong> dello Yom<br />

Kippur. Tutta <strong>la</strong> terra era stata mietuta e vendemmiata. Il popolo per alcuni giorni<br />

viveva in capanne fatte con rami a ricordo del soggiorno nel deserto, dopo l’uscita<br />

dall’Egitto, e annunciava il periodo intermedio, provvisorio, tra <strong>la</strong> liberazione da un<br />

mondo dove domina il male e <strong>la</strong> vita nell’eternità, nel<strong>la</strong> nuova Canaan in una terra<br />

restaurata;<br />

- ma quel<strong>la</strong> dello Yom Kippur, collegata e conseguente al<strong>la</strong> festa delle trombe e prima<br />

del<strong>la</strong> festa delle capanne, era «<strong>la</strong> festa principale nel sistema Levitico, era il giorno<br />

dell’espiazione... Dal punto di vista religioso, <strong>la</strong> grande espiazione annuale aveva<br />

una importanza eccezionale. Era, per il sommo sacerdote, il più grande compito<br />

del<strong>la</strong> sua carriera; era il solo giorno dell’anno in cui il santo dei santi (il luogo<br />

santissimo) gli fosse aperto, e compiva allora nel<strong>la</strong> sua pienezza il suo ruolo di<br />

mediatore tra Dio e il popolo. Si presentava davanti al trono di Yahwé per<br />

intervenire in favore di tutti gli Israeliti, sacerdoti e fedeli e <strong>la</strong> sua mediazione era<br />

gradita». 2<br />

1 Daniele 8:14.<br />

2 MÉDÉBIELLE P.A., Supplément au Dictionnaire de <strong>la</strong> Bible, t. III, col. 61.

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