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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XIX<br />

6. Roma papale<br />

“Roma chiamata <strong>la</strong> Babilonia dell’Apocalisse da diversi suoi figli” è il titolo di<br />

una nota suggestiva contenuta nell’opera di É. Guers 28 in cui <strong>la</strong> <strong>storia</strong> del<strong>la</strong> Chiesa è<br />

studiata dal punto di vista profetico. Possiamo così elencare questi figli: Gunthar,<br />

arcivescovo di Cologne dall’850 all’864, e Theutgaud, arcivescovo di Trèves dall’847<br />

all’868; Honoré d’Autun, verso il 1120; Bernard de Mor<strong>la</strong>ix, nel XII secolo; Gerhoh<br />

von Reichersberg (verso 1093-1169), Giovanni di Parma (verso 1208-1289); il<br />

francescano provenzale Pierre de Jean Olieu (Olivi), nel 1297; Ubertino di Casale,<br />

verso il 1305; Michele di Cesena (verso 1270-1342); Jean de Roquetail<strong>la</strong>de, verso<br />

1342; il cardinale Vital du Four, nel 1600; Dante Alighieri (1265-1321), Francesco<br />

Petrarca (1304-1374), il sacerdote ceco Matthias Janow (verso 1350-1393); Konrad<br />

von Megenberg, verso il 1337; Nico<strong>la</strong>s Oresme, nel 1364; Heinrich von Hessen<br />

(verso 1325-1397), Nico<strong>la</strong>s de Clémanges, verso il 1414, il francescano Johann<br />

Hilten (verso 1425-1500), il domenicano Gero<strong>la</strong>mo Savonaro<strong>la</strong> (1452-1498); Pietro<br />

Bonaventura, nel 1516; Johannes Staphi<strong>la</strong>eus, vescovo di Sebenico in Dalmazia dal<br />

1512 al 1528; Berthold Birstinger, vescovo di Chiemsee dal 1508 al 1525; il<br />

francescano Pietro Colonna (verso 1460-1540); Francisco Melchor Cano (1509-<br />

1560); il monaco agostiniano Manuel Santos de San Juan Berrocosa, nel 1758; il<br />

gesuita Manuel de Lacunza (1731-1801), il domenicano Bernard Lambert (1738-<br />

1813), Pierre Jean Agier (1748-1843). 29 A conclusione di questo elenco ricordiamo<br />

che nel<strong>la</strong> Bibbia luterana di Hans Lufft, pubblicata a Wittemberg nel 1534, <strong>la</strong><br />

cortigiana ha il capo coperto da una tiara. La caduta del<strong>la</strong> grande prostituta è stata<br />

rappresentata da L. Signorelli, nel XV secolo, nei suoi affreschi del<strong>la</strong> cattedrale di<br />

Orvieto e nell’Apocalisse figurata da Jean Duvet nel 1561.<br />

Se pochi possono sembrare gli scrittori cattolici, per contro sono numerosissimi i<br />

protestanti che hanno ravvisato in questa donna <strong>la</strong> Roma papale. 30 Sebbene questa<br />

28<br />

GUERS Émile, Histoire de l’Eglise de Jésus Christ, Genève 1832, p. 648.<br />

29<br />

VAUCHER Alfred Félix, L’homme son origine sa destinée, ed. S.d.T., Dammarie les Lys 1974, pp. 62,63.<br />

30 a a<br />

Riassumiamo qui le ricche pagine del Maestro A.F. Vaucher, Les prophéties apocal. ..., 1 e 2 ed., 1960, 1972,<br />

pp. 50-57.<br />

Numerose minoranze religiose, nel corso dei secoli, hanno giustificato <strong>la</strong> loro separazione dal<strong>la</strong> grande Chiesa<br />

denunciando in questa <strong>la</strong> prostituta apocalittica:<br />

I Donatisti - Da un trattato anonimo, Contra Fulgentium, composto in Africa tra il 412 e il 420 da un membro del<br />

clero che circondava Agostino, <strong>la</strong> Chiesa cattolica era stata designata come essendo <strong>la</strong> prostituta in un Libellus de<br />

baptismo, del quale si conosce so<strong>la</strong>mente il nome dell’autore, Fulgenzio, unito ai donatisti. “Questo sacramento (il<br />

battesimo) non può essere amministrato dagli scismatici o dagli eretici; ed il preteso battesimo dei sedicenti cattolici<br />

non è che una caricatura... C’è una so<strong>la</strong> sorgente di vita, che appartiene al<strong>la</strong> vera Chiesa, cioè al<strong>la</strong> Chiesa di Donato, e<br />

che è proibita a tutti i profani, a tutti i non donatisti. Al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> idea che i cattolici osino avvicinarsi a questa sorgente<br />

Fulgenzio va in furore: “Se dunque, esc<strong>la</strong>ma, <strong>la</strong> vera Chiesa dei traditori non è che una caverna, si vanta delle sue<br />

molteplici acque, si inebria del suo battesimo, poi fornica con i re, seguendo le parole di Giovanni “Vieni, io ti<br />

mostrerò <strong>la</strong> condanna del<strong>la</strong> grande cortigiana che siede su molte acque; e tutti gli abitanti del<strong>la</strong> terra sono stati inebriati<br />

dal vino del<strong>la</strong> sua fornicazione”, Apocalisse 17:1,2. Io chiedo, quali sono queste molte acque, se non <strong>la</strong> pluralità dei<br />

battesimi? quale è questa cortigiana, se non <strong>la</strong> caverna dei traditori, che si assoggetta ai piaceri dei re, che beve al<strong>la</strong><br />

coppa delle persecuzioni, e che, accecata dall’ubriachezza, si mischia ai popoli per trascinare nel<strong>la</strong> follia coloro che<br />

essa abbevera?” MONCEAUX Paul, Histoire littéraire de l’Afrique chrétienne depuis les origines jusqu’à l’invasion<br />

Arabe, t. II, Paris 1922, p. 227.<br />

748<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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