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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XVI<br />

risalire, mediante <strong>la</strong> grazia di Dio, ad un vivere secondo quanto stabilito nell’Eden.<br />

Purtroppo <strong>la</strong> cristianità nel<strong>la</strong> sua apostasia ha dimenticato che il Dio del<strong>la</strong> creazione è<br />

il Padre del cielo che si occupa del<strong>la</strong> salute dell’umanità. A causa di questa<br />

trascuratezza il cristianesimo si presenta al mondo come una grande religione che ha<br />

tra<strong>la</strong>sciato il vero stile di vita anche se poi è impegnato in una attività umanitaria con<br />

dispensari e ospedali. Questo stile di vita, nel rispetto delle leggi fondamentali del<strong>la</strong><br />

salute, deve essere riproposto nuovamente agli uomini per liberarli da un modo di<br />

vivere che indebolisce le facoltà fisiche, psichiche e morali. «Sia dunque che<br />

mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutto al<strong>la</strong> gloria di<br />

Dio». 47<br />

Per 8 volte, in forma sproporzionata, i capitoli XIII e XIV riportano il verbo<br />

adorare che in tutta l’Apocalisse è presentato 24 volte, mentre in tutto il Nuovo<br />

Testamento lo si ha 60 volte. Giovanni, anche nel suo evangelo, in 5 versetti usa 9<br />

volte questo verbo per contrapporre il vero al falso culto. 48 Adorare significa<br />

abbassarsi per prendere <strong>la</strong> mano o i piedi. Da qui il verbo greco proskuneo significa<br />

prostrarsi davanti a qualcuno. È l’espressione tecnica per presentare il culto. «È<br />

importante rilevare che “adorare” non è mai qui inteso come un semplice rito cultuale.<br />

Adorare nel senso proprio di proskunéo indica principalmente “obbedire a qualcuno”,<br />

cioè sottomettere completamente <strong>la</strong> propria volontà a colui che si adora. Quindi,<br />

adorare Dio significa riconoscere in lui <strong>la</strong> più alta sovranità e in noi <strong>la</strong> più profonda<br />

dipendenza; è riconoscere che Dio e solo Lui regna su noi. Di conseguenza questo<br />

genere di culto come dice A. Molien: “Non è <strong>la</strong> semplice confessione che Dio è tutto,<br />

né <strong>la</strong> semplice ammissione del<strong>la</strong> sua infinita perfezione, né un timore rispettoso<br />

provato davanti al<strong>la</strong> sua maestà suprema. Tutto questo è incluso, ma nel<strong>la</strong> sua<br />

essenza, il culto è l’atto volontario di assoggettamento di sé a Dio in una intera<br />

sottomissione al<strong>la</strong> sua volontà”». 49 La glorificazione di Dio ha <strong>la</strong> sua espressione nel<br />

culto, nel<strong>la</strong> presa di coscienza del<strong>la</strong> sua presenza e nel poter dire come Gesù: «Io ti ho<br />

glorificato sul<strong>la</strong> terra avendo compiuto l’opera che tu (o Padre) mi hai dato da fare». 50<br />

La motivazione che porta gli esseri celesti ad adorare l’Eterno è: «Degno sei, o<br />

Signore e Iddio nostro, di ricevere <strong>la</strong> gloria e l’onore e <strong>la</strong> potenza: poiché tu creasti<br />

tutte le cose, e per <strong>la</strong> tua volontà esistettero e furono create». 51 Adorare Dio non è<br />

servilismo, ma esultare del<strong>la</strong> nostra dignità di figli.<br />

«Dio, creando, ha dimostrato <strong>la</strong> sua potenza e <strong>la</strong> sua grazia. La sua grandezza<br />

infinita obbliga al<strong>la</strong> riverenza, e <strong>la</strong> sua prossimità permette l’incontro e l’amore. Dio è<br />

prima e al di sopra di tutti e di tutto, assolutamente indipendente ed unico, ma è anche<br />

all’origine di tutto e di tutti. Noi non esistiamo che grazie a lui e mediante lui. Noi<br />

siamo dipendenti da lui. È questa <strong>la</strong> lezione del<strong>la</strong> creazione e che giustifica<br />

l’adorazione. Poiché l’adorazione è fatta di questa tensione tra il senso del<strong>la</strong> distanza<br />

di Dio e l’esperienza intima del<strong>la</strong> sua presenza.<br />

47<br />

1 Corinzi 10:31.<br />

48<br />

Giovanni 4:20-24.<br />

49<br />

R. Badenas, o.c., p. 148.<br />

50<br />

Giovanni 17:4.<br />

51<br />

Apocalisse 4:11.<br />

658<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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