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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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L’VIII RE<br />

Non vogliamo dare qui una spiegazione dettagliata degli avvenimenti futuri, che<br />

riguardano il «tempo del<strong>la</strong> fine», ma presentare un quadro d’insieme che le apocalissi<br />

ci tratteggiano a proposito dell’ultima azione politico-militare del papato: come esso<br />

sarà attaccato da questi due paesi, del suo trasferimento in Palestina e del<strong>la</strong> sua fine.<br />

A tale proposito presentiamo una sintesi dei manoscritti del collega emerito<br />

Frédéric Charpiot 148 del quale condividiamo <strong>la</strong> posizione.<br />

Come abbiamo detto, le visioni che Daniele ha avuto nei capitoli precedenti, II,<br />

VII, VIII, descrivono l’evoluzione del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> mediante dei simboli. Essi presentano<br />

delle immagini, come una statua con diversi metalli, animali, corna. Il capitolo XI è<br />

per contro scritto in un linguaggio letterale; non contiene nessun simbolo. Di<br />

conseguenza <strong>la</strong> sua spiegazione deve rispettare questa partico<strong>la</strong>rità che ci proibisce di<br />

dare a personaggi, luoghi e atti menzionati, un senso simbolico.<br />

La lotta per <strong>la</strong> supremazia tra queste due potenze: Egitto e Siria, uscite dal<strong>la</strong><br />

divisione dell’Impero Greco-Macedone, continuano per più di un secolo, con persone<br />

reali, re, regine, figli, figlie e nipoti.<br />

Queste loro guerre occupano 23 dei 45 versetti del capitolo.<br />

Apocalisse 7:4-8; 21:12, è il nuovo tempio come dice Paolo (1 Corinzi 3:16,17; 6:19; 2 Corinzi 6:16; Efesi 2:21,22),<br />

il nuovo monte Sion, <strong>la</strong> santa montagna (Ebrei 12:22; Gioele 2:32 con Romani 10:13; Isaia 28:1-6 con 1 Pietro 2:6-<br />

8; Isaia 59:20 con Romani 11:26; Efesi 2:21) dove Dio abita (Zaccaria 8:3) e rende santo il luogo del<strong>la</strong> sua dimora.<br />

In questa prospettiva <strong>la</strong> terra del<strong>la</strong> cristianità è l’Europa dove il re del Nord ha il suo quartiere generale tra il popolo di<br />

Dio, “il monte santo” e “i mari”, espressione poetica il cui plurale, nel linguaggio ebraico, indica il Mar Mediterraneo,<br />

come presentano <strong>la</strong> versione di Driver, Montgomery, Charles, Moses Stuart, gli Agiografi, TILC e altre. Per contro, i<br />

teologi de La Bible Annotée vedono in questo testo le fasi ultime del<strong>la</strong> guerra di Antioco e identificano “i mari” con il<br />

Mediterraneo e il Mar Morto.<br />

Le notizie che spaventano il re del Nord vengono dal settentrione, dove c’è il trono di Dio (Salmo 48:2; Ezechiele<br />

1:4; Isaia 14:13,14) e dall’Oriente, da dove Gesù, il nuovo Ciro, verrà per liberare il suo popolo e distruggere i nemici<br />

(Apocalisse 7:2; 16:12).<br />

Riconosciamo che <strong>la</strong> <strong>storia</strong> di questo mondo si chiuderà a seguito del<strong>la</strong> battaglia finale che vedrà contrapposte le<br />

forze del bene, con a capo il Signore che viene, e quelle del male, guidate dall’Avversario rappresentato dal nemico di<br />

Dio e che Daniele ha descritto a più riprese. Questa guerra non avrà confini geografici in quanto i credenti, come i loro<br />

oppositori, sono estesi su tutta <strong>la</strong> Terra.<br />

La critica al<strong>la</strong> spiegazione di questi ultimi sei versetti di Daniele 11 è data dall’errore principale di confondere il<br />

re del Nord con “lui” .<br />

Nel nostro tempo riconosciamo che siamo in compagnia solo di alcuni nomi, pochi, (H.E. SNIDE, Prophetic<br />

Essays, New York 1927, p. 45, A.F. Vaucher, F. Charpiot, J. Zurcher e W. Shea, in una lettera personale), che<br />

riconoscono che i protagonisti dal versetto 40, e quindi nel<strong>la</strong> fase finale del<strong>la</strong> <strong>storia</strong>, sono tre: il re del Sud, lui (il<br />

papato) e il re del Nord.<br />

Rifiutando il quadro geografico, come noi lo presentiamo, allegoricamente si può pensare che <strong>la</strong> persecuzione del<br />

popolo di Dio, raffigurata dall’invasione del<strong>la</strong> terra Santa, venga compiuta dal suo nemico “lui” il quale è stato<br />

pressato, spinto dal re del Sud, raffigurazione del potere che nega l’autorità di Dio. In questo caso chi rappresenta il re<br />

del Nord che esprime l’ambizione umana di essere simile all’Altissimo ed è incarnato proprio dal “lui” che da secoli<br />

si presenta nel tempio di Dio e dice di esserne il Vicario? Il soggetto “lui” che fa guerra al popolo di Dio, prima è<br />

attaccato dal re del Nord e poi dal re del Sud.<br />

Inoltre chi rappresenterebbero gli Etiopi, il cui territorio può essere considerato come un prolungamento di quello<br />

dell’Egitto a Sud e quello del<strong>la</strong> Libia, una estensione dell’Egitto verso Ovest? Nell’Antico Testamento queste nazioni<br />

non sono presentate come nemiche del popolo di Dio. In questo testo Daniele le pone come alleati di “lui” il quale,<br />

nelle spiegazione allegorica, risparmierà nel<strong>la</strong> sua invasione i seco<strong>la</strong>ri nemici dell’antico Israele teocratico Edom,<br />

Moab e <strong>la</strong> parte principale dei figli di Ammon, anche se non sono però presentati come suoi alleati.<br />

148 CHARPIOT Frédéric, Le peuple de <strong>la</strong> Prophétie, n. 2 dattiloscritti di 61 pp. e 150 pp., s.l., s.d.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 859

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