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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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<strong>Quando</strong> inizia il giudizio preliminare<br />

che si conclude con <strong>la</strong> purificazione del santuario celeste<br />

I futuristi, cattolici e protestanti e i dispensazionalisti evangelici, pensano a un<br />

tempio futuro che sarà ricostruito a Gerusalemme.<br />

Gli Avventisti pensano al santuario celeste. 199<br />

<strong>Quando</strong> si applica questo capitolo ad Antioco Epifane si pensa al<strong>la</strong> purificazione<br />

del tempio di Gerusalemme dopo <strong>la</strong> vittoria dei Maccabei, ma si è anche portati a<br />

pensare, per giustificare questa spiegazione, che ci sia un errore cronologico da parte<br />

dell’autore del libro di Daniele. Già nel 1777 Loys de Cheseaux scriveva: «Io oso dire<br />

che tutti gli sforzi che gli interpreti hanno fatto fino a questo momento per applicare<br />

alle persecuzioni di Antioco l’oracolo delle 2300 sere e mattine non hanno portato a<br />

nul<strong>la</strong>». 200 T. Crinsoz, qualche decennio prima scriveva: «Questo numero 2300, sere e<br />

mattine, fornisce una nuova prova convincente, che non si tratta per nul<strong>la</strong>, in questo<br />

capitolo, del<strong>la</strong> persecuzione di Antioco Epifane». 201 La Bibbia di Gerusalemme<br />

199<br />

«È indubitabilmente il santuario che deve essere purificato al<strong>la</strong> fine dei 2300 anni, cioè negli ultimi tempi. In<br />

effetti, nel tempo lontano di cui par<strong>la</strong> Daniele, il santuario terrestre era da molto tempo sparito; non può trattarsi<br />

dunque qui che del santuario celeste» J. Vuilleumier, o.c., pp. 268,271. «Poiché i 2300 anni ci portano lontani nell’era<br />

cristiana, il santuario qui menzionato non potrebbe essere il tempio di Gerusalemme distrutto nel 70 d.C.. Il santuario<br />

del<strong>la</strong> nuova alleanza è evidentemente il santuario celeste» SDABC, vol. IV, p. 844. E. WHITE, Il gran conflitto, cap. 23;<br />

J.N. ANDREWS, The Sanc., C.M. MAXWELL, vol. I, pp. 173-181; U. SMITH, The Santuaire. Per i titoli completi vedere <strong>la</strong><br />

Bibliografia.<br />

200<br />

LOYS CHESEAUX Jean-Phil. de, Remarques sur Daniel, 1777, p. 11.<br />

201<br />

T. Crinsoz, o.c., p. 389.<br />

Giuseppe F<strong>la</strong>vio, Antichità Giudaiche, fu il primo autore che vide in questo corno Antioco Epifane, ma non dice<br />

nul<strong>la</strong> delle 2300 sere e mattine. Par<strong>la</strong> di 1290 giorni e di 3 anni a proposito del<strong>la</strong> profanazione del tempio.<br />

«Ci sono due modi di valutare questa espressione, a seconda del modo con il quale si comprende il termine “sere e<br />

mattine”. Si può intenderlo di 2300 giorni, - sia 6 anni, 4 mesi e 20 giorni, se si conta 360 giorni per anno, o 6 anni, 3<br />

mesi e 20 giorni, se si conta un anno di 365 giorni - e riportare questo periodo di tempo ai sei anni e più che sarebbero<br />

trascorsi dal momento in cui <strong>la</strong> persecuzione cominciò (morte del grande sacerdote Onia III; 2 Maccabei 4:33 e seg.)<br />

fino al<strong>la</strong> purificazione del tempio (1 Maccabei 4:53), 171-165 a.C. Ma si può anche applicare il termine di “sere e<br />

mattine” agli olocausti che si offrono in quei momenti, di modo che <strong>la</strong> somma totale indicherebbe non <strong>la</strong> cifra dei<br />

giorni durante i quali è durata <strong>la</strong> persecuzione, ma quel<strong>la</strong> degli olocausti soppressi. Si diminuisce così a metà <strong>la</strong> cifra<br />

di 2300 e si arriva a 1150 giorni pieni: sia 3 anni 2 mesi, 10 giorni (anno di 360 giorni) o 3 anni, 1 mese, 25 giorni<br />

(anno di 365 giorni). La soppressione dell’olocausto giornaliero, sotto <strong>la</strong> persecuzione di Antioco, per quanto è<br />

possibile calco<strong>la</strong>r<strong>la</strong>, secondo il libro dei Maccabei è durata: 3 anni e 10 giorni (confr. 1 Maccabei 1:53 e 4:43)<br />

(15/12/167-25/12/164 a.C.), più alcune settimane che precedettero probabilmente l’erezione dell’altare pagano a<br />

partire dall’arrivo del commissario Apollonio (1 Maccabei 1:29 e seg., confr. 2 Maccabei 5:32 e seg.)» La Bible<br />

Annotée, o.c., t. II, p. 299. Per colmare <strong>la</strong> differenza dei 55 giorni si è pensato di giungere fino al<strong>la</strong> morte di Antioco<br />

che è avvenuta nel<strong>la</strong> primavera del 163 a.C. al ritorno da una campagna militare contro <strong>la</strong> Persia. Ma anche così i<br />

numeri non sono esatti.<br />

«Sia che si intenda con questo numero 2300 giorni naturali o 1150 sacrifici del<strong>la</strong> sera e altrettanti sacrifici del<br />

mattino, che farebbero 2300 sere e mattine, non si troverà né l’uno né l’altro di questi numeri precisi nel<strong>la</strong> durata del<strong>la</strong><br />

persecuzione del re di Siria» T. Crinsoz, o.c., p. 390.<br />

Inoltre «non è possibile che un lettore israelita abbia compreso le 2300 sere e mattine come delle mezze giornate,<br />

1150 giorni, perché nel<strong>la</strong> descrizione del<strong>la</strong> creazione (Genesi 1), sera e mattina costituiscono dei giorni interi.<br />

Nell’espressione fino a 2300 sere e mattine, le sere-mattine possono essere almeno prese per il sacrificio del<strong>la</strong> sera e<br />

del mattino e non come se 1150 sacrifici del mattino o 1150 del<strong>la</strong> sera devono essere soppressi. Dobbiamo prendere le<br />

parole tali e quali sono e accettare che si tratti di 2300 giorni interi» KEIL. Inoltre : «Non c’è nessun posto del<strong>la</strong><br />

Scrittura che faccia vedere che <strong>la</strong> sera si prenda qualche volta per il sacrificio del<strong>la</strong> sera, e <strong>la</strong> mattina per il sacrificio<br />

del<strong>la</strong> mattina» T. Crinsoz, o.c., p. 391. - L’espressione «sera e mattina» (vedere anche il versetto 26) mostra<br />

chiaramente che l’autore non impiega qui il linguaggio del<strong>la</strong> legge del sacrificio in cui l’ordine è invariabilmente<br />

opposto: mattina e sera (1 Cronache 23:30), ma quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> creazione (Genesi 1).

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