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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XV<br />

«Il marchio del<strong>la</strong> bestia è l’opposto del sigillo messo sul<strong>la</strong> fronte dei servitori di<br />

Dio». 106<br />

Il marchio rappresenta <strong>la</strong> caratteristica del<strong>la</strong> bestia stessa e non so<strong>la</strong>mente di una<br />

delle sue teste. Esso è il segno del potere, del<strong>la</strong> volontà umana che si oppone a quel<strong>la</strong><br />

di Dio e trova <strong>la</strong> sua manifestazione più completa nel<strong>la</strong> testa che è stata ferita dal<strong>la</strong><br />

spada ed è stata guarita. Il marchio rappresenta il segno ido<strong>la</strong>trico dell’umanità che ha<br />

nel potere papale il suo erede e continuatore.<br />

«Il marchio del<strong>la</strong> bestia deve dunque indicare una istituzione religiosa che sia non<br />

so<strong>la</strong>mente un prodotto autentico e caratteristico del papato, ma che gli serva in<br />

qualche modo da bandiera, da simbolo, da pa<strong>la</strong>dino. Rileviamo anche che un marchio<br />

è un segno visibile e deve denotare, nell’ordine religioso, una forma di culto o un rito<br />

avente una forma esteriore e visibile, come anche uno scopo spirituale e invisibile.<br />

Questo è indicato dal fatto che il marchio può essere messo sul<strong>la</strong> mano destra o sul<strong>la</strong><br />

fronte. Tale è il caso delle feste religiose che hanno sì uno scopo spirituale, indicato<br />

dal<strong>la</strong> fronte, ma che non possono essere celebrate senza <strong>la</strong> partecipazione del<strong>la</strong> mano,<br />

senza l’interruzione del <strong>la</strong>voro». 107 La fronte e <strong>la</strong> mano sono <strong>la</strong> sede dei pensieri, del<strong>la</strong><br />

volontà e dell’azione.<br />

Mediante l’accettazione di questo marchio gli uomini, volontariamente o<br />

involontariamente, acconsentiranno a <strong>la</strong>vorare e pensare secondo un ordine costituito.<br />

Riteniamo evidente che nel messaggio biblico il marchio del<strong>la</strong> bestia ed il sigillo<br />

di Dio siano in re<strong>la</strong>zione con <strong>la</strong> Legge dell’Eterno. Al<strong>la</strong> fine del capitolo XI di<br />

Apocalisse Giovanni vede nel santuario del cielo l’arca del patto nel<strong>la</strong> quale, sul<strong>la</strong><br />

terra, venivano custodite le due tavole di pietra sulle quali Yahvé aveva inciso i suoi<br />

10 Comandamenti. Al<strong>la</strong> fine del capitolo XII <strong>la</strong> Chiesa del rimanente, del tempo<br />

finale del<strong>la</strong> <strong>storia</strong>, è caratterizzata dal<strong>la</strong> fede di/in Gesù e dall’osservanza dei<br />

Comandamenti di Dio. In Apocalisse XIV:12 i messaggeri che annunciano il triplice<br />

messaggio, che precede il ritorno di Gesù, descritto dal versetto 14, hanno annunciato<br />

l’ora del giudizio, invitato ad adorare il Creatore e gridato di non prendere il marchio<br />

del<strong>la</strong> bestia, anche loro sono indicati con le stesse caratteristiche del capitolo XII. In<br />

risposta al<strong>la</strong> minaccia di morte di chi non prende il marchio del<strong>la</strong> bestia del nostro<br />

capitolo, i primi versetti del capitolo XIV presentano i vincitori, i 144.000 sigil<strong>la</strong>ti da<br />

Dio, in piedi sul Monte Sion. Questa opera di sigil<strong>la</strong>mento viene descritta nel capitolo<br />

VII ed è compiuta poco prima del ritorno di Gesù, ed è questa azione di segnatura che<br />

procrastina i venti, le piaghe, che sconvolgeranno <strong>la</strong> terra. Il sigillo permetterà di<br />

avere sul<strong>la</strong> fronte il nome dell’Agnello e di Dio. 108 La bestia, che corrisponde a ciò<br />

che il profeta Daniele scrive del “piccolo corno”, durante il tempo del<strong>la</strong> sua<br />

supremazia di 1260 anni ha pensato di «cambiare i tempi e <strong>la</strong> legge» 109 , cioè i<br />

Comandamenti di Dio, il II ed il IV. Il IV comandamento è l’unico che presenti il<br />

nome del legis<strong>la</strong>tore: «l’Eterno Iddio tuo»; il suo titolo: Creatore; <strong>la</strong> giurisdizione<br />

106 L. Bonnet, o.c., p. 405.<br />

107 J. Vuilleumier, o.c., p. 265.<br />

108 Apocalisse 14:1.<br />

109 Daniele 7:25.<br />

610<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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