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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XX<br />

raggiungerà in maniera da far eseguire <strong>la</strong> sua volontà; e questa volontà sarà<br />

interamente opposta a tutte le leggi divine e umane. Ora, se questo re deve essere un<br />

preteso successore del pescatore di Galilea, ecco <strong>la</strong> domanda che ci si pone<br />

naturalmente: “Come potrebbe avere i mezzi per elevarsi a una simile altezza di<br />

potere?” Le parole che seguono rispondono chiaramente a questa domanda: “Egli non<br />

avrà riguardo ad alcun dio, poiché si eleverà al di sopra di ogni dio”. Il lettore noterà<br />

che non dice: “Non adorerà nessun Dio”, il contrario è evidente, ma: “Egli non avrà<br />

riguardo ad alcuno, poiché <strong>la</strong> sua propria gloria è <strong>la</strong> sua più grande preoccupazione”<br />

(scopo supremo n.d.a.) ... Ma è ancora detto che il re che si onorificava, onorava pure<br />

“un dio che i suoi padri non avevano punto conosciuto”, con dell’oro, dell’argento e<br />

delle pietre preziose. Il principio sul quale riposa <strong>la</strong> transustanziazione è<br />

evidentemente un principio babilonese, ma nul<strong>la</strong> prova che questo principio sia stato<br />

applicato come lo è stato dal papato. E certo, noi abbiamo <strong>la</strong> prova che mai nessun<br />

dio ostia simile a quello che adora il papato, sia stato adorato nel<strong>la</strong> Roma pagana.<br />

“Quale uomo sia mai stato abbastanza insensato, dice Cicerone, da farsi un dio<br />

dell’alimento con il quale si nutre?” 126 ... Ma ciò che era troppo assurdo per i pagani<br />

romani non è affatto assurdo per il papa. Questa ostia è incastonata in una scato<strong>la</strong><br />

ornata d’argento e di pietre preziose. È dunque evidente che il dio sconosciuto pure ai<br />

padri pagani è onorato oggi dal papa in maniera assolutamente conforme ai testi stessi<br />

del<strong>la</strong> <strong>profezia</strong>». 127<br />

Questo dio sconosciuto è Cristo Gesù nell’ostia che neppure i primi cristiani, i<br />

padri del<strong>la</strong> Chiesa avevano conosciuto e viene proposto all’adorazione come Maozim.<br />

Questa forma di culto era sconosciuta anche agli antichi romani pagani. 128<br />

Questo dio che ha attirato a sé gli occhi e i cuori di tutti, viene mostrato nelle<br />

processioni e nelle messe.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> Paro<strong>la</strong> di Dio ha cominciato a tacere, questo dio ha innalzato in dignità<br />

gli ecclesiastici; ha aumentato <strong>la</strong> potenza, ha accresciuto le ricchezze e fortificato il<br />

regno dei Papi. Ha riempito di frattaglie <strong>la</strong> cristianità e ha alloggiato numerose truppe<br />

di monaci, che per soldi venderanno a chiunque il sacrificio quotidiano del<strong>la</strong> messa, e<br />

qualsiasi altro beneficio essendo delle guarnigioni a custodia del regno papale, non<br />

cesseranno di inventare, da un giorno all’altro, tipi di geenne per le coscienze dei re,<br />

dei principi, dei sudditi imprigionandoli alle illusioni dell’ido<strong>la</strong>tria e ammanettandoli<br />

con i legami delle invenzioni delle tradizioni umane. 129<br />

Oltre a quanto detto sopra sul dio Maozim con le sue fortezze, i teologi presentano<br />

commenti diversi che sono tra loro complementari dando all’insieme un quadro<br />

ampio dell’opera di questo empio potere.<br />

126 Cicerone, De Natura Deorum, libro III, cap. 16, vol. II, p. 16. «Cicerone non avrebbe potuto par<strong>la</strong>re così, se il<br />

culto dell’ostia fosse stato stabilito a Roma» riporta Alexandre HISLOP, Les deux Babylones, Paris 1972.<br />

127 A. Hislop, o.c., pp. 385-387; ed. inglese pp. 354. Vedere Richard FOREST, Structures upon chapter XI, v. 38, etc.,<br />

of the Book of Daniel, re<strong>la</strong>tive to the present times, Carlisle 1805, IV-33 pp.; Anonimo, Observation intended to point<br />

out the application of the prophecy in the 11th chapter of Daniel to the French power, London 1800, IV-44 pp.<br />

128 JURIEU Pierre, L’accomplissement des prophéties, t. I, Rotterdam 1686, pp. 238,245. Questa spiegazione è stata<br />

sostenuta anche da Mede, Th. Newton, Winthe e Keil.<br />

129 CRESPIN Jean, Histoire des Martyrs, t. I, Toulouse 1885, p. 42.<br />

852<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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