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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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Al tempo di quei re, cioè nel nostro tempo storico (e sarà l’Apocalisse di<br />

Giovanni, che preciserà meglio il tempo), si installerà un altro regno, però «senza<br />

opera di mano», senza che <strong>la</strong> volontà degli uomini sia direttamente impiegata e che,<br />

quindi, se ne possa gloriare.<br />

Questo regno è di natura diversa, non è <strong>la</strong> continuazione del precedente, viene dal<br />

di fuori del<strong>la</strong> civiltà umana e si stabilirà annientando, spazzando via quel paradiso<br />

senza Dio che, come vedremo, l’uomo tenterà di realizzare in un suo ultimo tentativo<br />

di rivolta contro il suo Creatore.<br />

Questo regno è quello nel quale abiterà <strong>la</strong> “giustizia” 161 e sarà inaugurato col<br />

ritorno glorioso di Cristo Gesù.<br />

La montagna del versetto 45, dal<strong>la</strong> quale si stacca <strong>la</strong> pietra che colpisce <strong>la</strong> statua, è<br />

<strong>la</strong> rappresentazione figurata del<strong>la</strong> potenza di Dio, 162 <strong>la</strong> quale è sussistita in tutti i<br />

secoli, accanto o di fronte al<strong>la</strong> statua, ma che so<strong>la</strong>mente al<strong>la</strong> fine manifesterà <strong>la</strong> sua<br />

realtà.<br />

Questa pietra che si stacca dal monte è l’emblema di Cristo Gesù 163 che, al Suo<br />

ritorno, causerà <strong>la</strong> rovina del colosso di metallo dai piedi d’argil<strong>la</strong> stabilendo il Regno<br />

di Dio sul<strong>la</strong> terra in una forma visibile, indicato dal<strong>la</strong> pietra che assume l’aspetto<br />

d’una grande montagna.<br />

«La potenza del mondo è rappresentata in tutto il suo splendore: ma questo colosso<br />

di metallo riposa su piedi d’argil<strong>la</strong>; tutta <strong>la</strong> grandezza umana non è né solida né<br />

preziosa, è in realtà fine e fragile come <strong>la</strong> pu<strong>la</strong> al vento. Il Regno di Dio, al contrario,<br />

non attira gli sguardi, è una pietra accanto al<strong>la</strong> quale si passa senza fare attenzione,<br />

ma questa pietra è una e compatta, mentre le potenze del mondo, composte d’elementi<br />

eterogenei, tradiscono di già <strong>la</strong> loro fragilità.<br />

La pietra e <strong>la</strong> montagna sono il regno del<strong>la</strong> croce e il regno del<strong>la</strong> gloria: nel<br />

momento in cui il regno di Dio rovescia gli imperi del mondo, non è più questione di<br />

un piccolo gregge, di un popolo disprezzato dagli altri: Essa trionfa, arriva all’impero<br />

del mondo, <strong>diventa</strong> un regno, nel senso più completo e più positivo di questa<br />

paro<strong>la</strong>. 164 L’Evangelo nobilita certamente <strong>la</strong> vita; ma perché ci sia veramente il diritto<br />

di par<strong>la</strong>re di glorificazione, bisogna che ci sia assolutamente nuova nascita; ora chi<br />

dice nuova nascita dice morte, poiché il Signore stesso non è arrivato al<strong>la</strong> gloria che<br />

per questa via dolorosa. I regni del<strong>la</strong> terra devono dunque crol<strong>la</strong>re e sparire prima di<br />

poter risuscitare su una forma nuova e <strong>diventa</strong>re il regno di Dio e del suo Unto...<br />

Daniele ha dunque delle buone ragioni per mostrarci il mondo persistere fino al<strong>la</strong> fine<br />

nell’incredulità e per niente cambiare... neppure dopo <strong>la</strong> prima venuta del Salvatore.<br />

Gli stati moderni sono lontani dall’essere retti dallo Spirito del Signore; <strong>la</strong> <strong>storia</strong><br />

testimonia abbastanza chiaramente che nel<strong>la</strong> nostra cristianità <strong>la</strong> politica non è meno<br />

dominata dall’egoismo e dall’interesse materiale come nell’antichità; è lo spirito<br />

161<br />

2 Pietro 3:13.<br />

162<br />

Isaia 2:2-4; Michea 4:1.<br />

163<br />

Salmi 118:22; Isaia 28:16; Matteo 21:42; Luca 1:31-33; Atti 4:11; Efesi 2:20; 1 Pietro 2:4,6,7.<br />

164 Matteo 5:5; Luca 12:32; 22:28-30; Romani 8:17; Colossesi 3:3,4; 2 Timoteo 2:11,12; Apocalisse 19:15.

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