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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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APPENDICE N. 15<br />

Con le parole del versetto 29 Gesù riassume <strong>la</strong> varie dichiarazioni dei profeti: Gioele 2:10;<br />

3:15, 16; Isaia 13:10; 34:4; Sofonia 1:15; Aggeo 2:6; Geremia 4:23; Ezechiele 32:7,8;<br />

riprese in Apocalisse 6:12-14; 16:17-21.<br />

Non è trascorso molto tempo tra l’invasione del<strong>la</strong> Palestina da parte dell’esercito romano e<br />

<strong>la</strong> distruzione del<strong>la</strong> santa città («primavera del 69, principio del<strong>la</strong> fine», segnale per <strong>la</strong> fuga).<br />

«Le truppe di Tito giungevano di fronte a Gerusalemme verso <strong>la</strong> Pasqua del 70 e iniziavano<br />

l’assedio. Fuggire allora sarebbe stato troppo tardi. La linea di circonval<strong>la</strong>zione con 13 torri fu<br />

pronta per <strong>la</strong> fine di maggio. Il tempio fu incendiato il 6 agosto» (Mons. Borgoncini Duca,<br />

o.c., p. 253). Così non passerà molto tempo da quando gli uomini vedranno questi cataclismi e<br />

l’apparizione del Cristo.<br />

Pensiamo che il testo di Apocalisse ci possa permettere di affermare che coloro che<br />

vedranno questi fenomeni vedranno il Figlio dell’uomo. Il testo non <strong>la</strong>scia dubbi a tale<br />

proposito. Questi segni sono quelli che precederanno immediatamente il ritorno di Gesù.<br />

L’intervallo è breve tra lo scuotimento delle potenze celesti e il segno del Figlio dell’uomo.<br />

Questi fenomeni corrispondono al<strong>la</strong> VII piaga: Apocalisse 16:17-21 e sono descritti con<br />

l’apertura del VI suggello: Apocalisse 6:12-17.<br />

Allora chi vedrà queste cose «rialzi il capo perché <strong>la</strong> sua redenzione è vicina». «La venuta<br />

del Messia è un avvenimento così straordinario che <strong>la</strong> creazione intera stessa <strong>la</strong> sente… A<br />

questo avvenimento cosmico, il cielo e <strong>la</strong> terra prenderanno parte. Il senso profondo del<strong>la</strong><br />

concezione escatologica del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> è una volta di più segnato. Nessuna trasfigurazione o<br />

perfezionamento. Questo mondo del<strong>la</strong> caduta è degno solo di essere distrutto. Il sole e <strong>la</strong> luna<br />

perdono il loro splendore. Le stelle cadono e le forze del cielo sono scosse. Dio instaura un<br />

mondo trasformato, rigenerato, nuovo. Allora, nel profondo silenzio che succede all’ultima<br />

catastrofe, il Figlio dell’uomo viene con grande potenza e gloria. Un tempo nuovo comincia»<br />

(GÜNTHER Dehn, Le Fils de Dieu, Commentaire à l’Evangile de Marc, Paris 1936, p. 225, 228,<br />

229; cit. VAUCHER Alfred-Félix. Supplement à l’Histoire du Salut, Collonges sous Salève<br />

1969, p. 96).<br />

«Certi hanno preteso che già delle cadute di stelle, delle aurore boreali straordinarie, delle<br />

piogge di cenere e altri segni erano stati osservati nel cielo. È possibile. Da parte nostra noi<br />

crediamo che i fenomeni annunciati dal<strong>la</strong> Scrittura saranno infinitamente più straordinari. Essi<br />

saranno così terribili che semineranno l’angoscia fra le nazioni e che nessuno potrà sbagliarsi»<br />

(PACHE René, Le retour du Seigneur, p. 96, 97). SPICER William A., (Our day in the Light of<br />

Prophecy, Washington D. C. 1918, p. 77), ricorda il sisma di Lisbona (1755), il giorno oscuro<br />

(1780), <strong>la</strong> caduta meteorica (1833) e aggiunge: «È possibile che questi fenomeni siano visti di<br />

nuovo su sca<strong>la</strong> più spaventevole e universale, quando le potenze del cielo saranno scosse e il<br />

cielo atmosferico si ritirerà come un rotolo, preludio immediato all’apparizione gloriosa del<br />

Cristo» (o.c., p. 102, cit. da A.F. Vaucher, o.c.). La traduzione italiana dice: «Può darsi che<br />

questi stessi fenomeni si ripetano in più vaste e terrificanti proporzioni nell’ultimo, terribile<br />

sconvolgimento annunciante l’immediata venuta del Re di gloria» (SPICER William A., Tempi<br />

odierni al<strong>la</strong> luce del<strong>la</strong> <strong>profezia</strong>, London 1917, p. 102).<br />

In realtà questi fenomeni non sono stati altro che «i primi avvertimenti del cielo e i sintomi<br />

di uno scuotimento generale delle potenze celesti» (VAUCHER Alfred-Félix, L’Histoire du<br />

Salut, 3ª ed., Dammarie les Lys 1951, p. 377).<br />

Matteo 24:30,31. «Nel versetto 30 si par<strong>la</strong> dell’apparizione del segno del Figlio<br />

dell’uomo. È difficile determinare in che cosa consista il segno. Grammaticalmente può<br />

sostenersi l’interpretazione: apparirà il segno che sarà lo stesso Figlio dell’uomo. Il contesto<br />

1206<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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