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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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I 144.000 DELL’APOCALISSE<br />

“verrà <strong>la</strong> fine”. 83 Si giungerà al tempo in cui l’umanità sarà divisa in due gruppi<br />

contrapposti con destini differenti, risultato delle decisioni prese: “Chi è ingiusto sia<br />

ingiusto ancora; chi è giusto pratichi ancora <strong>la</strong> giustizia e chi è santo si santifichi<br />

ancora”. 84<br />

Il canto dei 144.000<br />

““La salvezza appartiene all’Iddio nostro il quale siede<br />

sul trono, ed all’Agnello”. E tutti gli angeli stavano in piedi<br />

attorno al trono e agli anziani e alle quattro creature<br />

viventi; e si prostrarono sulle loro facce davanti al trono, e<br />

adorarono Iddio dicendo: “Amen! All’Iddio nostro <strong>la</strong><br />

benedizione e <strong>la</strong> gloria e <strong>la</strong> sapienza e le azioni di grazie e<br />

l’onore e <strong>la</strong> potenza e <strong>la</strong> forza nei secoli dei secoli!<br />

Amen””.<br />

Questo cantico indica una esperienza partico<strong>la</strong>re fatta da questi figli di Dio che<br />

sono passati dal<strong>la</strong> vita all’eternità. Non cantano il loro successo, ma esaltano <strong>la</strong> grazia<br />

di Dio.<br />

Gli esseri celesti che hanno partecipato al dramma del<strong>la</strong> redenzione, nel vedere<br />

pienamente realizzato il piano del<strong>la</strong> rigenerazione che riporta l’uomo caduto nel<br />

peccato a riflettere l’immagine di Dio, non possono che prostrarsi davanti al suo trono<br />

e dire: “Amen! All’Iddio nostro appartiene <strong>la</strong> benedizione e <strong>la</strong> gloria e <strong>la</strong> sapienza e le<br />

azioni di grazia e l’onore e <strong>la</strong> potenza e <strong>la</strong> forza nei secoli dei secoli. Amen”.<br />

Conclusione<br />

Daniele, nel capitolo II, par<strong>la</strong> del ristabilimento del regno, con l’emblema del<strong>la</strong><br />

pietra che colpisce <strong>la</strong> statua; nel capitolo VII, dopo <strong>la</strong> descrizione del giudizio,<br />

presenta il ristabilimento del Re; nel capitolo VIII presenta il ristabilimento del<br />

Santuario, dopo 2300 anni; nei capitoli X-XII il ristabilimento del popolo per<br />

l’eternità. Nell’insieme risulta che il ristabilimento del regno dipende dal<br />

ristabilimento del Re. Il ristabilimento del Re dipende da quello del santuario. Il<br />

ristabilimento del santuario dipende dal ristabilimento dei figli di Dio perché essi<br />

dimorano nel<strong>la</strong> realtà celeste tramite <strong>la</strong> fede.<br />

L’Apocalisse, nel tracciare <strong>la</strong> <strong>storia</strong> del<strong>la</strong> Chiesa sino all’ultima generazione,<br />

presenta coloro che fanno l’esperienza del ristabilimento annunciato dal profeta<br />

Daniele. Questi partico<strong>la</strong>ri credenti sono chiamati 144.000, hanno il nome del Padre e<br />

dell’Agnello scritto sulle loro fronti. Sono “vergini” e sono <strong>la</strong> primizia di Dio e<br />

83 Matteo 24:15.<br />

84 Apocalisse 22:11.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 737

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