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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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impazzita come tutte le decadenze, <strong>la</strong> decadenza di tutto, <strong>la</strong> rovina delle istituzioni...<br />

La società intera si sfascia perché <strong>la</strong> sua ora è arrivata». 55<br />

La Spagna, scrive A. Vulliet: «Così potente, così terribile al<strong>la</strong> fine del XVI<br />

secolo, era rapidamente degenerata. Questo stato che sotto Carlo V e Filippo II, aveva<br />

aspirato apertamente al dominio universale, si vide, dai venti milioni di abitanti,<br />

ridotto a sei milioni. Sotto Carlo II, aveva in tutto l’esercito 20.000 pessimi soldati...<br />

La potente padrona delle ricche miniere del Perù e del Messico aprì dei prestiti e non<br />

trovarono neppure un ducato di credito.... Riunendo e combinando le loro forze,<br />

l’assolutismo cattolico e il dispotismo regale erano riusciti, mediante l’Inquisizione, a<br />

eliminare dal suolo del<strong>la</strong> Spagna ogni movimento in favore del<strong>la</strong> libertà religiosa e di<br />

indipendenza del pensiero. Il piccolo numero di protestanti che si erano manifestati,<br />

erano stati torturati e bruciati con sistemi di raffinata crudeltà nei solenni autodafé<br />

dati al<strong>la</strong> presenza del<strong>la</strong> corte e del clero. Ma questo trionfo era stato pagato<br />

all’esterno, con <strong>la</strong> perdita dell’O<strong>la</strong>nda e del Portogallo; all’interno, con il<br />

soffocamento di ogni vita intellettuale e morale e di ogni libertà. Non uno scrittore,<br />

non un pensatore, non un uomo di Stato; <strong>la</strong> fame e i monaci si estendevano come una<br />

lebbra su tutto il paese. “La morte - dice M. Mignet - era penetrata dappertutto nel<strong>la</strong><br />

nazione con <strong>la</strong> distruzione di queste libertà; nel governo con <strong>la</strong> distruzione del<strong>la</strong><br />

propria marina, dei suoi eserciti, delle sue finanze; nel<strong>la</strong> proprietà con <strong>la</strong> cessazione<br />

del <strong>la</strong>voro; nel<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione con l’inazione e <strong>la</strong> povertà”.». 56<br />

Come abbiamo già riferito, un milione di protestanti nel XVII secolo <strong>la</strong>sciarono <strong>la</strong><br />

Francia per <strong>la</strong> Germania, Svizzera, O<strong>la</strong>nda, Inghilterra portando il segreto delle loro<br />

industrie e l’ingegno delle loro attività. Questo ha pesato sull’economia difficile del<strong>la</strong><br />

nazione. Nei secoli che hanno preceduto <strong>la</strong> Rivoluzione francese, crediamo di potere<br />

dire, che non ci sia stata generazione che non abbia assistito al<strong>la</strong> tragedia di uomini<br />

che <strong>la</strong>sciavano le loro terre per altri Paesi.<br />

Questa nazione era l’Egitto spirituale. La Francia, docile al potere di Roma, si era<br />

gloriata nel sostenere le esigenze papali sopprimendo l’eresia, estirpando gli Albigesi<br />

e perseguitando i Valdesi. Nel XVI secolo <strong>la</strong> Riforma restituì con forza quel vangelo<br />

che per secoli era stato oppresso e in Francia fu accolto dal popolo, dai borghesi, dai<br />

nobili, da principi e principesse. Margherita d’Angoulême, figlia di Francesco I, come<br />

<strong>la</strong> sorel<strong>la</strong> di Enrico IV, lo fece predicare al Louvre. Ma al<strong>la</strong> istigazione del clero, <strong>la</strong><br />

corte e il popolo si sollevarono contro <strong>la</strong> nuova fede che poneva sempre più profonde<br />

le sue radici. La notte di S. Bartolomeo, il terrore dei Dragoni, <strong>la</strong> revoca dell’editto di<br />

Nantes portarono <strong>la</strong> nazione nell’abisso.<br />

«Dopo <strong>la</strong> revoca dell’editto di Nantes - 1685 -, solo <strong>la</strong> Chiesa cattolica possedeva<br />

degli edifici religiosi per celebrare il servizio divino, mentre gli ugonotti (calvinisti)<br />

dovevano trovare dei ripari nelle contrade nascoste e inaccessibili delle Cevenne.<br />

Nessuna legge proteggeva i protestanti, i cui beni potevano essere confiscati dai<br />

dragoni di sua maestà il re, su semplice denuncia. Dal momento che erano scoperti<br />

55 DECREMENT Henri, Gerson, Paris 1931; cit. J. Vuilleumier, o.c., p. 164.<br />

56 VULLIET A., Histoire Moderne, ed. rivista, Lausanne 1877, p. 297; cit. Idem, p. 165.

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