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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XIV<br />

«Questa paro<strong>la</strong> - che avrebbe potuto prevenire l’errore del 1844 - annunciava che<br />

l’opera era solo cominciata. Così, spiegato l’errore, il nuovo compito fu<br />

coraggiosamente intrapreso e perseguito, al punto che esso abbraccia oggi i cinque<br />

continenti del mondo. Prendiamo l’esempio degli apostoli. Sul<strong>la</strong> fede di tutto l’Antico<br />

Testamento e del passo di Daniele IX:24-26, essi avevano annunciato che “il tempo<br />

era compiuto”, ma senza accorgersi che nello stesso tempo si doveva realizzare <strong>la</strong><br />

soppressione del Messia. Imbevuti del<strong>la</strong> credenza popo<strong>la</strong>re, essi attendevano, per <strong>la</strong><br />

fine delle 70 settimane, un Messia Re che li avrebbe liberati dal giogo dei Romani.<br />

Come si sa, davanti al<strong>la</strong> crocifissione del Salvatore, essi conobbero una delusione<br />

vicina allo scoraggiamento. Ma questo sbaglio non dimostrava per nul<strong>la</strong> che le<br />

profezie annuncianti <strong>la</strong> gloria del Messia fossero menzogne, né che i discepoli non<br />

fossero i suoi inviati. Qualche giorno prima - in armonia con <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> di Zaccaria -<br />

i dodici discepoli avevano acc<strong>la</strong>mato Gesù entrante trionfalmente a Gerusalemme,<br />

cosa che essi non avrebbero fatto se avessero compreso <strong>la</strong> sorte che attendeva il loro<br />

Maestro e Amico. La loro ignoranza parziale compiva <strong>la</strong> <strong>profezia</strong>.<br />

I credenti del 1844, pure, spinti da una volontà irresistibile, compirono <strong>la</strong> volontà<br />

di Dio, proc<strong>la</strong>mando un messaggio basato su dei principi incontestabili. Il loro errore<br />

fu di accettare una interpretazione non control<strong>la</strong>ta dei versetti 13 e 14 dell’VIII<br />

capitolo di Daniele. Lo studio del santuario celeste - studio che i teologi fino a quel<br />

momento non avevano ancora affrontato - fatto con <strong>la</strong>crime e preghiere all’indomani<br />

del<strong>la</strong> delusione, aprì davanti a loro degli orizzonti nuovi inondati di luce celeste. Pieni<br />

di gioia, animati da un coraggio senza limiti, si misero all’opera che era stata loro<br />

assegnata. Questo compito, più vasto, più potente, più universale del primo era<br />

formu<strong>la</strong>to al versetto 11: “Bisogna che tu profetizzi di nuovo sopra molti popoli e<br />

nazioni lingue e re”». 81<br />

«Questo “ancora” (di nuovo), indica che in quel tempo tale testimonianza era già<br />

stata <strong>la</strong>rgamente fatta, ma bisognava ancora dar<strong>la</strong>. La Chiesa durante il primo secolo<br />

annunciò l’evangelo al<strong>la</strong> parte del mondo civilizzato. Gli apostoli, e i loro immediati<br />

successori, erano stati presi dallo Spirito del loro Signore: “Andate in tutto il mondo”.<br />

Nessuna difficoltà, o pericolo, o opposizione arrestarono i loro progressi. Andarono<br />

avanti con <strong>la</strong> forza del loro glorificato Re, e conquistarono nel suo nome. Poteva<br />

sembrare ad alcuni che questo <strong>la</strong>voro fosse finito. La <strong>storia</strong> del<strong>la</strong> Croce era stata fatta<br />

conoscere dappertutto. Ma no. Il <strong>la</strong>voro doveva continuare. Di nuovo l’opera doveva<br />

essere portata avanti in ogni luogo del<strong>la</strong> terra dal<strong>la</strong> Chiesa. “Ancora”, con zelo,<br />

energia e con <strong>la</strong> consacrazione dei tempi apostolici. Non ci si deve fermare mai nel<br />

compire questo <strong>la</strong>voro. Se <strong>la</strong> stanchezza, l’opposizione, <strong>la</strong> mancanza di successo,<br />

tentano di neutralizzare i suoi sforzi, si deve sentire ancora <strong>la</strong> voce dell’invito da parte<br />

di Dio, “ancora”, e così di giorno in giorno e di secolo in secolo ripetere <strong>la</strong> sua <strong>storia</strong><br />

d’amore e chiamare le nazioni a inginocchiarsi ai piedi di Gesù. La sua è una grande<br />

trombe. Un’altra spiegazione vede gli anziani e le creature viventi entrate nel quadro profetico. Qualsiasi spiegazione<br />

non cambia in nul<strong>la</strong> il messaggio che viene dato.<br />

81 J. Vuilleumier, o.c., pp. 157,158.<br />

562<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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