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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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PERCHÈ LA RIFORMA PROTESTANTE NON È SORTA E NON SI È AFFERMATA NEI PAESI LATINI<br />

potevano essere ammessi ad ogni impiego o carica con il diritto di alcuni seggi nel<br />

consiglio regio. Si accordavano 150 località rifugio, di cui 50 erano posti di sicurezza,<br />

16 posti di matrimonio, con governatori e soldati protestanti pagati dal re, e 80<br />

fortezze private mantenute dai signori. Per il papa fu “il peggiore editto che si potesse<br />

immaginare”. L’editto subì delle modifiche. Il culto fu vietato nelle città sedi<br />

vescovili e lo stesso re dovette lottare non poco per far sì che i protestanti<br />

continuassero a rivestire gli incarichi pubblici.<br />

In un documento del XVII secolo, in seguito a un censimento dei protestanti<br />

ordinato dal re nel 1598, risultavano 274.000 famiglie (di cui 2468 nobili) e<br />

1.250.000 persone, cifra che poi sarebbe aumentata di un terzo fino al tempo di<br />

Richelieu. I protestanti a Parigi potevano essere un ventesimo del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione (cioè<br />

15.000 come a Nimes, dove però erano i tre quarti). Il protestantesimo a Parigi si<br />

riuniva anche a corte facendo capo al<strong>la</strong> sorel<strong>la</strong> del re, Caterina di Borbone, e<br />

celebrava il culto al Louvre nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> delle Cariatidi. Dopo l’assassinio del re Enrico<br />

IV, 1610, iniziò per i protestanti <strong>la</strong> rovina, essi vennero ostaco<strong>la</strong>ti nel<strong>la</strong> vita familiare<br />

e sociale. Il mezzo più coercitivo, anche se fu criticato da qualche ecclesiastico, fu<br />

quello dell’alloggio obbligato dei soldati a cui era permessa ogni licenza. Questa<br />

forma di sopruso e di violenza indiretta fu già utilizzata nel passato per punire e costringere<br />

al<strong>la</strong> resa le popo<strong>la</strong>zioni che avevano accettato l’eresia valdese, albigese e<br />

altre ancora.<br />

Nel 1685 iniziarono le restrizioni civili: i protestanti non potevano svolgere <strong>la</strong><br />

funzione di farmacisti, chirurghi, avvocati, magistrati, librai, tipografi, medici. Non si<br />

potevano avere fittavoli protestanti e <strong>la</strong> sepoltura in cimiteri protestanti era consentita<br />

in quelle città in cui il loro culto era ancora ammesso.<br />

Il 18 ottobre 1685 il Consiglio superiore con Luigi XIV decretò <strong>la</strong> revoca<br />

dell’Editto di Nantes che Enrico IV aveva dichiarato “perpetuo e irrevocabile” con il<br />

“presupposto che in Francia i protestanti non esistevano più”. Sotto Luigi XIV,<br />

400.000 protestanti furono uccisi. 33<br />

Spariti i protestanti si demolirono i templi, si vietava il culto in qualsiasi luogo o<br />

casa, scomparivano così i superstiti. I ministri venivano allontanati dal regno, tempo<br />

quindici giorni. Aiuti ed esenzione dalle tasse a coloro che si convertivano. Le scuole<br />

venivano soppresse e i neonati battezzati. I matrimoni protestanti venivano annul<strong>la</strong>ti.<br />

Ai fedeli protestanti veniva proibito di <strong>la</strong>sciare il regno, pena <strong>la</strong> galera per gli uomini<br />

e il sequestro del corpo e dei beni per le donne. Un editto del 1686 strappò ai genitori<br />

protestanti, non ancora convertiti al cattolicesimo, i figli dai cinque ai sedici anni e<br />

venivano consegnati a parenti cattolici o, in caso di impossibilità di pagare una<br />

pensione, imprigionati. Ben presto le prigioni furono rigurgitanti di persone d’ambo i<br />

sessi e di ogni ceto sociale. Chi poteva cercava <strong>la</strong> via dell’espatrio. Le sorveglianze di<br />

confine di mare e di terra si facevano sempre più rigide con sanzioni sempre più<br />

severe per coloro che venivano scoperti. Un milione di protestanti in settant’anni<br />

<strong>la</strong>sciarono il suolo francese per <strong>la</strong> Germania, <strong>la</strong> Svizzera, l’O<strong>la</strong>nda, l’Inghilterra<br />

portando il segreto delle loro industrie e l’ingegno del<strong>la</strong> loro attività. Questo esodo<br />

forzato spogliò <strong>la</strong> Francia dei suoi cittadini più capaci, fu una emorragia e <strong>la</strong> Nazione<br />

33 Cit. da L. Gaussen, o.c., t. II, p. 227. Come Diocleziano ha fatto scrivere sulle medaglie del suo impero “Extinto<br />

nomine Christianorum”, Luigi XIV ha fatto scrivere nel<strong>la</strong> legge del suo regno: “Non ci sono più Riformati”.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 297

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