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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XXI<br />

Conclusione<br />

Crediamo di potere trarre <strong>la</strong> seguente conclusione: Giovanni, privato del<strong>la</strong><br />

comunione fraterna del culto comunitario, perché relegato sul<strong>la</strong> rocciosa Patmo, nel<br />

giorno di Sabato, che è il Signoriale di Cristo Gesù, si unì spiritualmente al<strong>la</strong> Chiesa,<br />

sparsa sul<strong>la</strong> terra, e il Salvatore lo trasportò in ispirito nel Sabato ultimo del<strong>la</strong> <strong>storia</strong>,<br />

all’inizio del quale, sul fare del<strong>la</strong> sera del giorno del<strong>la</strong> preparazione, verrà<br />

dall’Oriente per raccogliere <strong>la</strong> sua Sposa, i suoi fedeli di tutti i tempi, per introdurli<br />

nel suo riposo eterno e celebrare con i riscattati di tutta <strong>la</strong> terra il banchetto delle<br />

nozze. 42<br />

In Genesi il Sabato testimonia del<strong>la</strong> bontà del<strong>la</strong> creazione e l’osservanza di quel giorno, dopo il peccato e l’uscita<br />

dall’Eden, richiama <strong>la</strong> santificazione originaria del creato, coltiva e sostiene il compimento futuro del<strong>la</strong> creazione<br />

nell’età messianica.<br />

La pace dell’Eden viene descritta dal profeta Isaia 11:6 come l’età messianica restaurata quando <strong>la</strong> terra sarà<br />

piena del<strong>la</strong> consacrazione di Dio come l’acqua copre il mare (11:9; confr. Isaia 65:25; Osea 2:20). Questa visione<br />

futura di una terra di pace dove abita <strong>la</strong> giustizia è quanto scaturisce dal primo giorno completo dell’uomo, il Sabato<br />

originario (Talmud Babilonese, Shabbath 12a, 12 b.)<br />

Isaia nel<strong>la</strong> sua <strong>profezia</strong> escatologica colloca il Sabato come il compimento finale del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> (Isaia 56:1-7;<br />

58:13,14; 66:20-24) dove l’espressione “delizia” – oneg e “onore” – kavod descrivono il Sabato e il tempo del<strong>la</strong><br />

futura restaurazione (Isaia 58:13; 66:1?). La delizia e <strong>la</strong> gioia che caratterizzerà <strong>la</strong> fine è data ora nel presente dal<br />

Sabato.<br />

Come il Sabato delle origini è l’espressione del<strong>la</strong> redenzione del<strong>la</strong> Terra dal caos primordiale, <strong>la</strong> Terra che ora,<br />

dopo il peccato, secondo una espressione di Paolo, geme ed è in travaglio, sfocerà nel Sabato messianico, nel<strong>la</strong><br />

creazione di nuovi cieli e una nuova terra.<br />

Il riposo del Sabato è annuncio dell’èra messianica, dell’ultimo giorno, del mondo che viene.<br />

Il riposo sabbatico annuncia il riposo del<strong>la</strong> terra (Deuteronomio 12:9; 25:19; Isaia 15:3) e il tempo in cui il re<br />

darà al popolo “<strong>la</strong> pace… dai nemici” 2 Samuele 7:1, e in cui Dio godrà del<strong>la</strong> pace con il suo popolo e nel suo<br />

santuario (2 Cronache 6:41; 1 Cronache 23:25; Salmo 132:8,13,14; Isaia 66:1).<br />

Anche Ebrei 4:4; 6:6 mette in re<strong>la</strong>zione il riposo del Sabato con il riposo che <strong>la</strong> nazione avrebbe avuto nel<strong>la</strong> terra<br />

di Canaan e quindi con <strong>la</strong> futura realtà.<br />

Il fatto che le benedizioni del riposo del Sabato non si erano mai realizzate nel<strong>la</strong> <strong>storia</strong> d’Israele sia sul piano<br />

politico, economico e sociale, portava il profeta a guardare al suo compimento, a quando il Messia sarebbe venuto.<br />

Era normale per gli ebrei considerare il riposo sabbatico nel<strong>la</strong> sua struttura settimanale del tempo per indicare il<br />

riposo, <strong>la</strong> pace, <strong>la</strong> redenzione del<strong>la</strong> Terra per opera del Messia.<br />

Nel Talmud di Babilonia si legge: “I nostri rabbini insegnano così: “Al<strong>la</strong> fine del Sabato, il figlio di Davide verrà.<br />

Il Rabbino Giuseppe commentò: “Molti Sabati sono passati ma lui non è ancora venuto”” Sanhedrin 97a. Il tempo del<br />

Messia è il tempo del riposo del Sabato. Al<strong>la</strong> fine del Mishnah Talmud si legge: “Un Salmo, un suono per il giorno di<br />

Sabato, un suono per il tempo che viene, per il giorno che è per tutti il riposo sabbatico nel<strong>la</strong> vita eterna”. Il riposo del<br />

Sabato ha lo scopo di mantenere <strong>la</strong> speranza nel<strong>la</strong> pace del futuro riposo messianico dove il riposo del Sabato sarà <strong>la</strong><br />

vita eterna.<br />

Il Sabato settimanale, l’anno sabbatico e il Sabato del giubileo annunciano <strong>la</strong> redenzione messianica.<br />

Nel IV comandamento rispettato nel<strong>la</strong> lettura del Deuteronomio 5:15 è molto evidente che l’osservanza del<br />

Sabato era segno del<strong>la</strong> liberazione dall’Egitto e generatore di continua libertà.<br />

Per il credente di oggi il Sabato è segno del<strong>la</strong> prima Pasqua e miniatura del<strong>la</strong> realtà futura.<br />

Ciò che si realizzava in ogni anno sabbatico e nel giubileo, il Sabato settimanale lo annunziava rnnovando <strong>la</strong><br />

memoria e conservando <strong>la</strong> speranza.<br />

42 Vedere Zaccaria 14:7.<br />

878<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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