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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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L’VIII RE<br />

- Francia di Napoleone: J. VUILLEUMIER, p. 354;<br />

- Napoleone I o Inghilterra: Th.R. BIRKS, pp. 303-341; W. MILLER, pp. 104-108;<br />

- Spagna e Portogallo: J. LATHROP, p. 11.<br />

Per <strong>la</strong> presentazione completa delle opere degli autori ai quali abbiamo fatto riferimento vedere <strong>la</strong> Bibliografia.<br />

Riteniamo che non sia corretto identificare il “lui” con potenze come: Gran Bretagna, Russia, Turchia come<br />

fanno degli studiosi. Nul<strong>la</strong> nel testo biblico suggerisce una tale identificazione.<br />

I teologi avventisti negli ultimi anni tendono a spiegare questo testo finale in chiave spirituale. Riportiamo tre<br />

esempi con delle osservazioni critiche.<br />

1. Jacques DOUKHAN, Le Soupir de <strong>la</strong> terre, ed. Vie & Santé, Dammarie les Lys, 1993, ha una posizione radicale su<br />

tutto il capitolo 11, risolvendo <strong>la</strong> problematica dell’identificazione dei contendenti dei conflitti tra il re del Nord e il re<br />

del Sud trasferendo il tutto in una struttura letteraria dove i due re alternativamente si attaccano e si difendono, dove<br />

Nord-Sud «è una espressione stilizzata utilizzata nel<strong>la</strong> Bibbia secondo un senso simbolico per esprimere l’idea di<br />

totalità di spazio terrestre (che tecnicamente si chiama merismo)». A riprova cita: Ezechiele 21:3,4,9; Isaia 43:6,7; 1<br />

Cronache 26:17; Salmo 107:3; Ecclesiaste 1:6; Cantico dei Cantici 4:16; ecc. Lo stesso linguaggio è usato nelle<br />

cronache egiziane che chiamano Artaserse «re del Sud e del Nord», cioè del<strong>la</strong> totalità del mondo di allora (vedere<br />

Robert William ROGERS, A History of Ancien Persia, 1929, p. 176). «Inoltre - sostiene sempre J. Doukhan - nel<strong>la</strong><br />

tradizione biblica, il riferimento al Nord, come il riferimento al Sud, è carico di un senso spirituale preciso. Così il<br />

Nord rappresenta <strong>la</strong> potenza del Male che pretende il posto di Dio». Sostiene inoltre, che il piccolo corno viene dal<br />

Nord, giustificandolo con il testo del versetto 4b. «I profeti vedono il male e <strong>la</strong> minaccia sorgere dal Nord: Isaia<br />

14:31; Geremia 1:14; 46:20; 50:1-3; Isaia 41:24,25; Ezechiele 26:7; Zaccaria 2:6; ecc.. Questo linguaggio è<br />

giustificato dal fatto che gli eserciti babilonesi erano considerati dagli abitanti d’Israele come provenienti dal Nord.<br />

Babilonia, <strong>la</strong> potenza usurpatrice di Dio, è stata molto presto associata al Nord. Geremia 46:25,26». Ancora secondo<br />

J. Doukhan «questo simbolismo incontrava nel Medio Oriente antico un terreno favorevole, poiché, secondo <strong>la</strong><br />

mitologia cananea, è al Nord che risiedeva il dio Baal. Ciò permette di dire che il riferimento al Nord intenda il regno<br />

di Babilonia o il dio Baal. Per tale motivo questo riferimento è carico di senso religioso e di pretesa al divino nel<strong>la</strong><br />

mentalità degli Ebrei del passato. Il profeta Isaia ha raccolto tutte queste associazioni d’idee nel suo scritto sul re di<br />

Babilonia (14:3,4). È <strong>la</strong> stessa tradizione che riappare nell’Apocalisse, dove <strong>la</strong> potenza malefica usurpatrice di Dio,<br />

che corrisponde al piccolo corno di Daniele, è chiamata “Babilonia” (Apocalisse 14:8; 16:19; 17:5; 18:2,10,21).<br />

Dall’altro <strong>la</strong>to il Sud simboleggia, nel<strong>la</strong> tradizione biblica, il potere umano senza Dio. Il riferimento al Sud è<br />

associato al paese d’Egitto (11:43) e specificatamente a Faraone nei suoi rinnegamenti di Dio. “Chi è l’Eterno al quale<br />

io debba ubbidire ?” Esodo 5:2. D’allora i profeti interpretano ogni tentativo di alleanza con l’Egitto come<br />

l’espressione del<strong>la</strong> fiducia nel<strong>la</strong> forza umana e, di conseguenza, come un rinnegamento di Dio (Isaia 31:1-3; 2 Re<br />

18:11; Geremia 2:12; ecc.).<br />

Mentre l’idea del Nord ha in sé il riferimento a un movimento religioso che s’innalza fino a Dio, l’idea del Sud<br />

porta in sé il riferimento a un movimento umano che rinnega Dio e non si appoggia che su se stesso.<br />

Questo linguaggio di riferimento al Nord e al Sud era coerente con <strong>la</strong> <strong>storia</strong> d’Israele. Tiranneggiata tra le due<br />

potenze, Babilonia ed Egitto, Israele comprendeva e immaginava il suo destino in funzione di queste due forze. Nul<strong>la</strong><br />

ci deve stupire se allora, per annunciare il destino del popolo di Dio, <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> di Daniele utilizza in un senso<br />

spirituale il riferimento tradizionale al Nord e al Sud. Inoltre, se interpretiamo <strong>la</strong> conclusione del capitolo 11 (versetti<br />

40-45) in un senso spirituale, come <strong>la</strong> maggior parte degli interpreti, dobbiamo essere conseguenti ed applicare lo<br />

stesso metodo ai passi precedenti. È sorprendente che questa ultima sessione utilizzi lo stesso linguaggio poetico di<br />

rego<strong>la</strong>rità e di simmetria in rapporto al re del Nord e al re del Sud come in precedenza. Le prime parole di questa parte<br />

indicano che si tratta del<strong>la</strong> stessa <strong>storia</strong>. È lo stesso re del Nord che è evocato: “Il re del Sud si urtò contro lui” (v. 40).<br />

Il “lui” si riferisce implicitamente al re del Nord di cui si par<strong>la</strong> nel versetto precedente. Il riferimento Nord-Sud deve<br />

dunque essere compreso in modo “spirituale” prima del versetto 40 e dopo». Riteniamo che identificare il “lui” con il<br />

re del Nord sia un equivoco che invalida tutto il ragionamento di questo professore, del quale siamo stati allievi.<br />

«Il tema del conflitto tra il Nord e il Sud. Pensiamo da una parte al potere ecclesiastico che si è innalzato fino a<br />

voler rappresentare Dio sul<strong>la</strong> terra, con tutto ciò che questo comporta come abuso, usurpazione e imbroglio (il Nord).<br />

Pensiamo d’altra parte ai movimenti filosofici e politici che hanno voluto negare l’esistenza di Dio per rifarsi<br />

strettamente al<strong>la</strong> politica del<strong>la</strong> ragione umana (il Sud). Il confronto tra queste due forze fu costante. In breve, prima di<br />

tutto l’attacco neop<strong>la</strong>tonico e <strong>la</strong> persecuzione degli imperatori pagani (Nerone, Diocleziano, Giuliano, ecc.); sono<br />

altresì le correnti umaniste sorte col Rinascimento; ed infine <strong>la</strong> Rivoluzione francese, sul<strong>la</strong> cui azione assistiamo ai<br />

nostri giorni l’ascesa delle ideologie e dei governi <strong>la</strong>ici e materialisti.<br />

Il tema dell’alleanza tra il Nord e il Sud nei versetti 6,17,22 e 23. Pensiamo agli avvicinamenti e ai compromessi<br />

tra <strong>la</strong> Chiesa e lo Stato di Costantino fino ai nostri giorni, passando dalle alleanze del Medio Evo, su diverse questioni,<br />

come <strong>la</strong> legge, il controllo dei territori, l’esercizio del potere e pure le idee filosofiche.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 857

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