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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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LA CHIESA DI DIO ATTRAVERSO I SECOLI<br />

Nell’identificazione del<strong>la</strong> donna con Maria, non si può non riconoscere l’influenza<br />

che ha avuto l’evolversi del dogma dell’assunta attraverso i secoli che fu proc<strong>la</strong>mato<br />

so<strong>la</strong>mente nel 1950.<br />

Miti e divinità femminili pagane<br />

Una corrente di pensiero in ambito cristiano, non considerando <strong>la</strong> Paro<strong>la</strong> di Dio<br />

come rive<strong>la</strong>zione dell’Eterno, come il suo entrare nel<strong>la</strong> <strong>storia</strong> per comunicare agli<br />

uomini i suoi insegnamenti, scambia il pensiero del tempo per rive<strong>la</strong>zione del<br />

Signore.<br />

Così per diversi studiosi moderni, sembra sia “un pensiero generale che una <strong>storia</strong><br />

pagana presti delle immagini a questa sezione. Diversi antichi miti (egiziani,<br />

babilonesi, ecc.) descrivono un mostro che aspetta <strong>la</strong> nascita di un bambino per subito<br />

divorarlo. Nonostante tutto il bambino nasce e fugge; in alcuni casi uccide il mostro.<br />

Questa <strong>storia</strong> faceva parte del<strong>la</strong> cultura dell’ambiente in cui Giovanni viveva. Non è<br />

difficile supporre che egli abbia adattato parte di questo mito ad uso cristiano, perché<br />

i sogni e le visioni sono spesso costruiti da elementi già esistenti nel<strong>la</strong> mente. Le<br />

leggende greche che riguardano <strong>la</strong> nascita di Apollo dicono che sua madre Letona era<br />

inseguita da un serpente Pitone quando essa era incinta. Pitone sapeva che era<br />

destinato ad essere ucciso dal figlio di Letona. Posidone, dio del mare, andò in aiuto a<br />

Letona portando<strong>la</strong> nell’iso<strong>la</strong> di Delo, dove fece nascere Apollo”. 13<br />

Questo modo di fare teologia non è sostenibile. Si legge infatti in Anchor Bible:<br />

“Sembra improbabile che un libro come questo dell’Apocalisse, che contrasta<br />

fortemente l’ido<strong>la</strong>tria, debba utilizzare dei simboli pagani per sostenere <strong>la</strong> comunità<br />

fedele”. 14<br />

Siamo quindi d’accordo con l’affermazione di Hengstenberg: “Lo scrittore<br />

dell’Apocalisse vive interamente nel<strong>la</strong> sacra Scrittura”. 15<br />

Del resto “<strong>la</strong> teoria che <strong>la</strong> donna sia una dea so<strong>la</strong>re non è solo non provata...<br />

L’intera visione, in tutti i suoi complessi dettagli, può facilmente essere illustrata da<br />

altre fonti, tutte dell’ambiente giudaico”. 16<br />

13 GLASSON Thomas Francis, The Reve<strong>la</strong>tion of John. The Cambridge Bible Commentary on the New English Bible,<br />

ed. P.R. Ackroyd, A.R.C. Leaney, J. Packer, Cambridge 1965, pp. 72,73.<br />

14 FORD J. Massyngberde, Reve<strong>la</strong>tion, in The Anchor Bible, New York 1975, p. 188.<br />

Il cattolico J.L. d’Aragon tenta di conciliare le due influenze: pagana ed ebraica, che riteniamo non giustificabile<br />

proprio per i partico<strong>la</strong>re che pone in evidenza. Scrive: “Era credenza diffusa nel mondo antico che sarebbe nato un<br />

salvatore-re. Questa aspettativa è attestata dall’India a Roma, principalmente sotto <strong>la</strong> forma di un mito; spiccano tra<br />

queste narrazioni quelle di Babilonia, dell’Egitto e del<strong>la</strong> Grecia. La dea che doveva generare il salvatore era<br />

perseguitata da un orribile mostro, una personificazione del male. Protetta in modo straordinario, essa poté partorire in<br />

un luogo sicuro, e il bimbo uccise ben presto il mostro maligno, recando in tal modo <strong>la</strong> felicità al mondo. Sembra<br />

impossibile sostenere che l’Apocalisse non sia stata minimamente influenzata da questo mito popo<strong>la</strong>re; con ogni<br />

probabilità Giovanni mutuò da esso alcuni dettagli. Ma certamente egli non fu direttamente influenzato dal mondo<br />

pagano che tanto aborriva; più probabilmente ha usato una versione giudaica epurata del racconto (dipendente da<br />

Genesi 3:15?). Scrivendo per le chiese dell’Asia, potrebbe aver utilizzato dei dettagli tratti da un mito loro familiare,<br />

al fine di proc<strong>la</strong>mare il vero Salvatore e <strong>la</strong> certezza del<strong>la</strong> sua vittoria. Si notino anche le seguenti differenze tra questo<br />

episodio e il mito pagano: il bimbo non distrugge immediatamente il mostro maligno. Egli viene rapito in cielo dove<br />

regna con Dio; <strong>la</strong> nostra attenzione viene appuntata non su di lui ma piuttosto sul<strong>la</strong> donna, che rimane esposta all’odio<br />

del dragone anche dopo l’intronizzazione del figlio” o.c., p. 1457.<br />

15 HENGSTENBERG E.W., The Reve<strong>la</strong>tion of St. John, trad. Patrick FAIRBAIRN, vol. I, Edimburgh 1851, p. 52.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 307

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