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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XIV<br />

La paro<strong>la</strong> chronos in italiano e in altre lingue, anche in Bibbie e commentari<br />

recenti, viene tradotta con “tempo” e “indugio”, “ritardo”. G.E. Ladd crede che «non<br />

ci sarà più tempo prima del<strong>la</strong> venuta del<strong>la</strong> fine. La consumazione non è ancora per<br />

molto procrastinata». «La consumazione non sarà più ritardata». D.G. Barnhouse<br />

aggiunge l’idea che non ci sarà ritardo per il suono del<strong>la</strong> settima tromba. 44<br />

In Apocalisse chronos lo si trova in tre testi.<br />

- Capitolo II:21 dove si par<strong>la</strong> del tempo dato a Jezebel per pentirsi.<br />

- Capitolo VI:11 si riferisce al poco tempo che i martiri devono ancora attendere<br />

prima che abbiano il premio. D.G. Barnhouse suggerisce che i martiri hanno qui <strong>la</strong><br />

risposta temporale al<strong>la</strong> loro domanda: «Fino a quando…?». Lo stesso pensiero è<br />

espresso anche da G.E. Ladd che, analogamente, pensa che «<strong>la</strong> preghiera dei santi<br />

sta per essere esaudita». 45 Va osservato che l’era di persecuzione dei martiri si<br />

chiude al<strong>la</strong> fine del XVIII secolo.<br />

- Capitolo XX:3 indica il breve tempo che Satana avrà ancora da operare, dopo di che<br />

sarà sciolto al<strong>la</strong> fine del millennio.<br />

In nessun testo c’è però il significato di indugio, ritardo. Elliott già nel secolo scorso<br />

faceva notare che il verbo chronizo può anche significare “ritardare”, “indugiare”,<br />

ma il sostantivo chronos non è mai usato con questo valore. 46<br />

Il libro dell’Apocalisse presenta quattro periodi di tempo nei quali si compiono<br />

degli avvenimenti.<br />

- Il primo è nel capitolo IX:15, in occasione del<strong>la</strong> sesta tromba. Rimandiamo il lettore<br />

all’Appendice n. 10 che affronta questo argomento con le problematiche del testo.<br />

- Il secondo ed il terzo lo abbiamo nel capitolo XI:2,3,9,11. Dove l’apostolo prende in<br />

considerazione <strong>la</strong> <strong>storia</strong> del<strong>la</strong> Chiesa per un tempo di 42 mesi, 1260 giorni e, al<strong>la</strong><br />

fine di questo periodo, si menzionano avvenimenti che si compiranno in tre giorni e<br />

mezzo.<br />

- Il quarto nel capitolo XII. È detto che <strong>la</strong> donna fuggì nel deserto per 1260 giorni<br />

e vi fu soccorsa per tre tempi e mezzo.<br />

- Il quinto nel capitolo XIII nel quale si presenta <strong>la</strong> supremazia del potere che ha<br />

dominato per 42 mesi.<br />

- Inoltre, nel capitolo XII di Daniele, il giuramento dell’angelo è in un contesto nel<br />

quale si annunciano avvenimenti che si realizzeranno dopo «un tempo dei tempi e <strong>la</strong><br />

metà di un tempo», espressione già presentata nel capitolo VII:25, e 1290, 1335<br />

giorni. Lo scadere di questi ultimi corrisponde anche al<strong>la</strong> fine delle 2300 sere e<br />

mattine.<br />

Il prof. W.H. Shea osserva che <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione tra il testo di Daniele e quello di<br />

Giovanni è stata rilevata da numerosi commentatori. Tra questi, M. Habershon scrisse<br />

nel 1841: «Vorrei esprimere <strong>la</strong> mia convinzione che l’affermazione presentata si<br />

riferisce alle stesse cose. La so<strong>la</strong> differenza risiede nel fatto che il primo (Daniele)<br />

44 G.E. Ladd, o.c., p. 144; Barnhouse D.G., o.c., p. 185.<br />

45 Barnhouse D.G., o.c., p. 183; Ladd G.E., o.c., p. 144.<br />

46 E.B. Elliott, o.c., vol. 2, p. 121.<br />

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<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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