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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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COME DIO VEDE LA STORIA<br />

al di là delle colonne d’Ercole e superato, come attraverso le nuvole, i monti Pirenei?<br />

E tuttavia una so<strong>la</strong> delle loro legioni romane è sufficiente oggi per mantenere sotto il<br />

giogo, a una così grande distanza, delle nazioni così marziali!<br />

E chi di voi ancora non ha inteso par<strong>la</strong>re del grande numero dei Germani? Potete<br />

voi non avere sovente notato <strong>la</strong> grandezza del<strong>la</strong> loro taglia e <strong>la</strong> loro forza<br />

straordinaria, poiché non ci sono posti nel mondo dove i Romani non abbiano degli<br />

schiavi di questa potente nazione? E tuttavia, quale sia <strong>la</strong> distesa del loro paese, <strong>la</strong><br />

loro fermezza d’animo e <strong>la</strong> grandezza del loro coraggio che supera ancora quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

loro statura; poiché essi disprezzano <strong>la</strong> morte e che una volta irritati superano in<br />

furore le bestie più feroci, hanno oggi il Reno per frontiera; otto legioni li<br />

assoggettano...<br />

Se mettete <strong>la</strong> fiducia nel<strong>la</strong> forza delle vostre muraglie, considerate ciò che era per<br />

<strong>la</strong> Gran Bretagna essere interamente circondata dal mare..., tuttavia, malgrado i venti<br />

e le onde, i Romani l’hanno domata, e quattro legioni sono sufficienti per mantenere<br />

nell’obbedienza un’iso<strong>la</strong> che potrebbe passare per un mondo!<br />

Che dirò io dei Parti, questa nazione così potente, che dà oggi degli ostaggi a<br />

Roma e le invia, ... in pegno di sottomissione, il fiore del<strong>la</strong> sua nobiltà? E di questi<br />

Cartaginesi, che, malgrado il loro Annibale, sono tuttavia caduti anche loro sotto i<br />

colpi dei Romani? E quest’Africa, questa terza parte del mondo, che si estende dal<br />

Mar Rosso fino al mare At<strong>la</strong>ntico, che comprende con l’Etiopia un così gran numero<br />

di nazioni? Oltre al<strong>la</strong> quantità di grano che fornisce questa vasta contrada, per nutrire<br />

ogni anno durante otto mesi i cittadini di Roma, essa paga ancora dei tributi e porta<br />

senza mormorare molti altri fardelli pesantissimi, mentre una legione è sufficiente per<br />

tener<strong>la</strong> nell’obbedienza!<br />

Ma perché cercare degli esempi così lontani? Questo Egitto di cui voi siete così<br />

vicini, che contiene 750.000 abitanti, senza contare quelli di Alessandria, e che si<br />

estende dalle ricche contrade degli Arabi fino al<strong>la</strong> lontana Etiopia, non vi farà<br />

abbastanza comprendere l’estrema forza del popolo romano, allorquando voi lo<br />

vedete così fedelmente sottomesso a pagargli un tributo che deve essere immenso<br />

poiché si conta per testa? E tuttavia, quale tentazione non avrebbe al<strong>la</strong> rivolta questo<br />

antico regno nel<strong>la</strong> sua Alessandria così popo<strong>la</strong>ta, così ricca, così vasta, lunga trenta<br />

stadi e <strong>la</strong>rga più di dieci? Questa città paga ai Romani in un mese ciò che voi date in<br />

dodici; oltre a ciò fornisce annualmente tutto il grano necessario per nutrire per<br />

quattro mesi <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione di Roma. E tuttavia, vedete <strong>la</strong> sua forza: un deserto<br />

invalicabile, questo mare senza porti, queste braccia d’un grande fiume, queste paludi<br />

fangose che lo circondano. Due legioni romane, in guarnigione in questa città sono<br />

sufficienti per tenere in briglia questo profondo Egitto e tutta questa nobiltà macedone<br />

che l’aveva conquistato e che fu per trecento anni <strong>la</strong> padrona!”. 76<br />

Vivere ai tempi di Roma significava per gli ebrei essere coscienti di essere nel<br />

tempo in cui le gambe di ferro e <strong>la</strong> quarta bestia di Daniele VII dominava. Scrive<br />

76<br />

Giuseppe F<strong>la</strong>vio, Antichità Giudaiche, XXVIII, riportato da L. Gaussen, o.c., t. III, pp. 78,82. La traduzione del<br />

testo di Giuseppe è libera.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 217

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