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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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APPENDICE N. 2<br />

KUTSCHER, fa autorità in materia di lessicografia e <strong>la</strong> sua c<strong>la</strong>ssificazione è universalmente<br />

accettata. Così si presenta l’evoluzione di questa lingua nel tempo:<br />

- “aramaico ufficiale” tra il 700 e il 300 a.C., più specificatamente possiamo dire aramaico<br />

primitivo tra il VI e il V secolo a.C.;<br />

- “aramaico medio” utilizzato dal 300 a.C. fino al primo secolo dell’era cristiana;<br />

- “aramaico recente” utilizzato dopo queste periodo.<br />

Degli studiosi di rinomanza come Robert Dick WILSON (Studies in the Book of Daniel, New<br />

York 1917, pp. XVII-402; ed. 1938, p. 286; ristampato Grand Rapids, 1972, p. XVII-402, 286.<br />

Is the Higher Criticism scho<strong>la</strong>rly, Phi<strong>la</strong>delphia 1950, p. 61, traduzione di Ida BRUNEL, La<br />

Haute Critique est-elle scientifique?, Bruxelles, s.d., p. 56), BOUTFLOWER Ch. - W. St. CLAIR<br />

TISDALL (In and around the Book o f Daniel, pp. 226,267) apportano degli argomenti a<br />

sostegno del<strong>la</strong> composizione del libro di Daniele in data tardiva mettendo in discussione le<br />

erronee il<strong>la</strong>zioni dell’alta critica come presentate da H.R. ROWLEY in The Aramaic of the Old<br />

Testament, Oxford 1929.<br />

Così riassume G.H. Hasel: «Nel 1965 l’orientalista britannico K.A. KITCHEN studiò il<br />

vocabo<strong>la</strong>rio, l’ortografia, <strong>la</strong> fonetica, <strong>la</strong> morfologia generale e <strong>la</strong> sintassi dell’aramaico di<br />

Daniele. Pervenne a questa conclusione: “L aramaico di Daniele (e di Esdra) si collega<br />

semplicemente all’aramaico imperiale (ufficiale), lingua difficile da datare con precisione tra il<br />

600 e il 300 a.C.” (The Aramaic of Daniele, in Notes on Some Problems in the Book of Daniel,<br />

pp. 31-79 part. p. 75). Così, per quanto concerne l’aramaico, nessun argomento fondato,<br />

valido, obbliga a datare il libro di Daniele all’epoca dei Maccabei. Per <strong>la</strong> lingua, una data del<br />

VI e del V secolo è interamente p<strong>la</strong>usibile.<br />

H.H. ROWLEY contestò le conclusioni di Kitchen. Le sue critiche furono esaminate da E.Y.<br />

KUTSCHER, specialista dell’aramaico e furono completamente refutate (vedere Aramaic, in<br />

Curreent Trends in Linguistics 6, ed. T.A. Seboek, La Haye 1970, pp. 400-403). Le<br />

conclusioni di Kitchen sono accettate da altri studiosi ben conosciuti (vedere M. SOKOLOFF,<br />

The Targum of Job from Qumran Cave XI, Ramat Gan, 1974, p. 9, n. 1; G.J. WENHAM, Daniel<br />

the Basic Issues, in Themelios 2, 1977, p. 50; A.R. MILLARI), o.c., pp. 67, 68).<br />

La scoperta a Qumran di documenti aramaici importanti apporta una forza nuova al<strong>la</strong><br />

corrente che fa risalire nel tempo <strong>la</strong> data di composizione del libro di Daniele. Nel 1956 fu<br />

pubblicata La Genesi apocrifa aramaica (I Qap Gen). Paleograficamente par<strong>la</strong>ndo, essa<br />

appartiene al I secolo a.C. P. WINTER fece osservare che l’aramaico di Daniele e di Esdra era<br />

quello ufficiale imperiale, mentre quello del<strong>la</strong> Genesi apocrifa era di un’epoca posteriore<br />

(vedere Das aramaische Genesis-Apokryphon, in Theologische Literaturzeitung 4, 1957, pp.<br />

258-262). Questa conclusione fu confermata da E. Y. Kutscher, (o.c., pp. 1-35) e più<br />

partico<strong>la</strong>rmente dall’americano CLEASON L. ARCHER, Jr., (The Aramaic of the Genesis<br />

Apocryphon - Compared with the Aramaic of Daniel, in Perspectives on the Old Testament,<br />

ed. J. B. Payne 1970, pp. 160-169). In seguito ad uno studio attento dell’aramaico di Daniele e<br />

di quello del<strong>la</strong> Genesi apocrifa, conclude: “L’aramaico di Daniele proviene da un periodo di<br />

molto anteriore al II secolo a.C.” (Idem, p. 169). Più recentemente ha scritto che l’accumulo<br />

delle prove linguistiche ci spingono a riconoscere “che l’aramaico dell’apocrifo (Genesi) è<br />

posteriore di diversi secoli a quello di Daniele e di Esdra. Altrimenti bisognerebbe rinunciare a<br />

par<strong>la</strong>re di prove di ordine linguistico” (Aramaic Language, in Zondervoan Pictorial<br />

Encyclopedia of the Bible, t. I, ed. M. C. Tenney, Grand Rapids, 1975, p. 255). Questa<br />

conclusione ha una portata enorme in ciò che concerne <strong>la</strong> data maccabea presupposta per il<br />

libro di Daniele. In questo modo, considerando i documenti aramaici che figurano tra i<br />

manoscritti del Mar Morto, gli studiosi partigiani del<strong>la</strong> critica liberale provano dunque delle<br />

998<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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