20.05.2013 Views

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

paro<strong>la</strong> ebraica “tamid”, che è impiegata come aggettivo nelle espressioni pane<br />

perpetuo, 150 <strong>la</strong>mpada continua, 151 fuoco sacro sull’altare dei sacrifici 152 e olocausto. 153<br />

Come avverbio, il tamid, indica il servizio sacerdotale davanti all’arca<br />

dell’Alleanza. 154 Impiegato come sostantivo solo nel libro di Daniele, 155 e non ricorre<br />

altrove nell’Antico Testamento, il continuo indica l’insieme del servizio divino, in cui<br />

il sacrificio era <strong>la</strong> parte più appariscente, fondamentale, e che non poteva essere<br />

offerto che nel tempio di Gerusalemme». 156 «Questa paro<strong>la</strong> è abitualmente impiegata<br />

per indicare <strong>la</strong> permanenza del rito mosaico attraverso <strong>la</strong> <strong>storia</strong> del<strong>la</strong> nazione<br />

ebraica». 157 «Indica tutte le cerimonie giornaliere del culto levitico, e specialmente<br />

l’olocausto che si offriva al<strong>la</strong> mattina e al<strong>la</strong> sera e nel quale si concentrava il culto». 158<br />

«La paro<strong>la</strong> (tamid - perpetuo) comprende tutto ciò che è permanente nei servizi sacri<br />

del culto divino». 159<br />

Il “continuo” è l’insieme del servizio del santuario che nel Nuovo Patto indica<br />

tutto ciò che si riferisce al vero culto celebrato in spirito e verità. All’adorazione<br />

dell’Eterno questo culto ha in Cristo Gesù l’unico mediatore, sacerdote, il quale<br />

svolge <strong>la</strong> sua opera nel santuario celeste, opera che era stata rappresentata<br />

3. Culto cristiano.<br />

Il sacrificio perpetuo, <strong>la</strong> predicazione evangelica soppressa dal papato: N. von AMSDORF, Fünf..., f. 7: J.P.<br />

BRISSET, p. 39; P. JURIEU, Accompl., I, 1686, p. 233: il vero servizio di Dio; Mrs. MARTIN CORSA, The two System, pp.<br />

27-31; gli avventisti CONRADI, Whoso, pp. 27-30; B.L. HOUSE, pp. 219-223; W.W. PRESCOTT, The Daily, G.M. PRICE,<br />

The greatest, pp. 172,172; F.A. VAUCHER, L’Antichrist, p. 23, 2 a ed., pp. 21,22; M.C. WILCOX in Signs of the Times, 12<br />

marzo 1912, p. 7; 19 marzo, p. 6.<br />

4. Fusione del<strong>la</strong> n. 2 e 3.<br />

T.W.H. CHRISTIE, p. 35; W. EMMERSON, p. 200; C.H. LAGRANGE, Leçons, vol. I, 2 a ed., pp. 65,68: lettera al re<br />

Alberto I: il sacrificio del Cristo sostituito dal<strong>la</strong> messa. MELANTONE, 1543, pp. 92,93: il vero culto abolito da Antioco<br />

IV e dal papato; J. VUILLEUMIER, Daniel, pp. 213-215; Ch.H.H. WRIGHT, Daniel, 1906, p. 136; Daniel and his proph.,<br />

p. 178; J.A. WYLIE, p. 173; SDABC, vol. IV, p. 843.<br />

150<br />

Numeri 4:7; Levitico 24:8.<br />

151<br />

Esodo 27:20; Levitico 24:2.<br />

152<br />

Levitico 6:13; 6:6 in ebraico.<br />

153<br />

Quindici volte in Numeri 28 e 29. In Daniele 9:21 il profeta menziona «l’ob<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> sera». Se nel nostro testo<br />

8:11-13 e 11:31; 12:11 Daniele avesse voluto riferirsi al sacrificio che veniva fatto al<strong>la</strong> sera e al mattino, parte del<br />

continuo, avrebbe utilizzato l’espressione tecnica «olocausto continuo - o<strong>la</strong>th haththamît» tipica del<strong>la</strong> terminologia del<br />

santuario. Ci sembra quindi evidente che Daniele con l’espressione thamid abbia voluto indicare una cosa diversa,<br />

l’insieme del servizio nel santuario, il culto all’Eterno.<br />

154<br />

1 Cronache 16:37.<br />

155 Daniele 8:11,12,13; 11:31 e 12:11. Nell’Antico Testamento è impiegato come avverbio o come aggettivo. È<br />

utilizzato 26 volte come aggettivo qualificativo a proposito dell’olocausto, pane di presentazione, offerta di farina,<br />

feste, ecc. Poiché il tamid qualifica generalmente il sacrificio o l’olocausto nelle traduzioni si è pensato che questi<br />

sostantivi fossero sottintesi. Sarebbe più corretto tradurre questo sostantivo con “servizio” piuttosto che con sacrificio.<br />

156 VUILLEUMIER Jean, Daniel le Prophète, Genève 1906, pp. 213,214.<br />

157 a<br />

GIRDLESTONE Robert Baker, Syntetic of the Old Testament, 3 ed., London 1897, p. 314; cit. F. A.F. Vaucher, o.c.,<br />

p. 23<br />

158<br />

La Bible Annotée, o.c., t. II, p. 298.<br />

Se questa espressione tamid <strong>la</strong> si vuole riferire ai doppi olocausti del mattino e del<strong>la</strong> sera non è ammissibile<br />

pensare che i 2300 tamid corrispondano a 1150 giorni. Non è il sacrificio del mattino o del<strong>la</strong> sera che costituiscono il<br />

tamid, ma entrambi i sacrifici con i servizi del<strong>la</strong> giornata sono il tamid.<br />

159<br />

KEIL Karl Friedrich Johann, Biblical Commentary on the Prophet Daniel, trad. EASTON M.G., Edinburg 1884, p.<br />

298.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!