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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XX<br />

finale (<strong>la</strong> falce). Questa visione di Giovanni fa eco a quel<strong>la</strong> di Daniele nel<strong>la</strong> quale il<br />

profeta vede il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo. 163<br />

Questo Figlio dell’uomo che era venuto nel<strong>la</strong> sua umiliazione, spogliato del<strong>la</strong> sua<br />

gloria, quale «Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo», come vittima<br />

purificatrice, si presenta ora come giudice glorioso, ma anche come Salvatore per<br />

raccogliere da un’estremità all’altra del<strong>la</strong> terra i suoi santi. 164<br />

L’immagine del<strong>la</strong> mietitura rievoca l’insegnamento di alcune parabole del<br />

Signore: quelle delle zizzanie e del<strong>la</strong> rete.<br />

«La messe del<strong>la</strong> terra è ben matura», «letteralmente: i fuscelli di paglia sono<br />

secchi, gialli. Il grano è rapidamente maturato sotto il fuoco delle persecuzioni» 165 ; <strong>la</strong><br />

Chiesa rivestita del<strong>la</strong> grazia del Signore è ora pura, santa, senza macchia e ruga<br />

alcuna, riflette l’immagine del suo Salvatore il quale ha preso fissa dimora nel suo<br />

cuore; non c’è più il pericolo di confonder<strong>la</strong> con <strong>la</strong> zizzania, è stata vagliata,<br />

suggel<strong>la</strong>ta e ha vinto.<br />

Mentre <strong>la</strong> mietitura «che, secondo <strong>la</strong> terminologia dell’Antico Testamento, è una<br />

immagine essenzialmente gioiosa (viene affidata al Figlio dell’uomo), <strong>la</strong><br />

vendemmia..., secondo <strong>la</strong> stessa terminologia, significa ordinariamente lo sterminio<br />

dei nemici, calpestati come grappoli dai quali zampil<strong>la</strong> sangue, è compiuta da un<br />

essere subordinato: un angelo». 166 Questa vendemmia è <strong>la</strong> conclusione del giudizio di<br />

Dio sugli empi a seguito delle ultime piaghe.<br />

Giovanni, per l’opera di vendemmia, si esprime con le parole che prima di lui il<br />

profeta Gioele pronunciò: «Mettete <strong>la</strong> falce, poiché <strong>la</strong> messe è matura! Venite,<br />

calcate, poiché lo strettoio è pieno, e i tini traboccano; poiché grande è <strong>la</strong> loro<br />

malvagità. Moltitudini! Nel<strong>la</strong> valle del Giudizio! Si muovano e salgano le nazioni al<strong>la</strong><br />

valle di Giosafat. Poiché là io mi siederò a giudicare le nazioni d’ogni intorno». 167<br />

«E il tino fu calcato fuori del<strong>la</strong> città», «del<strong>la</strong> città di Dio, di Gerusalemme». 168 «Il<br />

tino fuori del<strong>la</strong> città corrisponde, nel<strong>la</strong> tradizione giudaica, al giudizio ultimo che si<br />

deve svolgere alle porte di Gerusalemme». 169<br />

163<br />

Daniele 7:13; vedere Apocalisse 1:7. «Degli interpreti contestano che questo personaggio (di Apocalisse 14) sia il<br />

Cristo (vedere A. Reymond, o.c., t. I, p. 370), perché riceve un ordine da un angelo (versetto 15) e perché l’azione<br />

paralle<strong>la</strong> (versetto 17 e seg.) è compiuta da “un altro angelo”. Noi avremmo dunque qui un altro angelo. Ma<br />

l’allusione evidente a Daniele 7:13 non permette di dubitare che l’autore pensi al Figlio dell’uomo» BONNET Louis, Le<br />

Nouveau Testament, t. IV, L’Apocalypse, Lausanne, p. 412. Siamo noi che abbiamo aggiunto quanto tra parentesi.<br />

164<br />

Matteo 24:31,32; 1 Tessalonicesi 4:13-18; Ebrei 9:28.<br />

165<br />

A. Reymond, o.c., t. I, p. 371.<br />

166<br />

E. Allo, o.c., p. 77.<br />

167<br />

Gioele 3:13,14,12.<br />

168<br />

L. Bonnet, o.c., p. 413.<br />

169<br />

BORNKAMM Gunther, Die komposition der apokalyptischer Visionen, ZnW, 1937, pp. 132-149; cit. da C. Brûtsch,<br />

o.c., p. 253; vedere Zaccaria 14:4; IV Esdra 13:35. Il teatro del giudizio è situato fuori di Gerusalemme. È un<br />

partico<strong>la</strong>re tradizionale che si trova in Zaccaria 14:2,12; Ezechiele 38-39; può corrispondere al vallone di Giosafat<br />

(Yahvé giudica), di cui par<strong>la</strong> Gioele, ed è stato identificato con il burrone del Cedron, dal IV secolo dopo Gesù Cristo.<br />

PIROT Louis, La Sainte Bible, t. XII, L’Apocalypse, Paris 1951, p. 640.<br />

868<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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