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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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IL GIUDIZIO CHE PRECEDE LA VENUTA DEL SIGNORE<br />

«Il popolo comprendeva a meraviglia il ruolo simbolico del becco emissario.<br />

Secondo <strong>la</strong> Mishna, si costruiva per <strong>la</strong> circostanza (quando il culto veniva celebrato in<br />

Gerusalemme) un ponte sopra il Cedron, per sottrarre l’animale all’importunità del<strong>la</strong><br />

plebaglia che gli andava a tirare i peli e accelerare <strong>la</strong> sua marcia gridando: “Va’<br />

dunque, esci, porta i nostri peccati”. L’emissario era condotto fino a “Souq”, a 12<br />

miglia da Gerusalemme. Dieci tende erano poste a distanza, dove il messaggero<br />

poteva, malgrado <strong>la</strong> legge del digiuno, mangiare e bere per riprendere le forze e<br />

assicurare <strong>la</strong> sua missione fino al lontano posto designato. La strada portava a un<br />

precipizio nel quale spingeva l’animale, che si <strong>la</strong>cerava sulle punte delle rocce ancora<br />

prima di arrivare in fondo. 43 Il Levitico non esigeva che l’animale fosse messo a<br />

morte: era sufficiente che fosse scacciato lontano nel deserto; era <strong>la</strong> traduzione<br />

sensibile del pensiero del Salmo CIII:12 “Quanto è lontano il levante dal ponente,<br />

tanto ha egli allontanato da noi le nostre trasgressioni”». 44<br />

Il becco per Azazel faceva “l’espiazione” dei peccati di tutto il popolo d’Israele.<br />

Per tale motivo era considerato impuro 45 e subiva il giudizio di Dio. Abbandonato nel<br />

deserto, moriva d’inedia, di fame, o sbranato da qualche animale. L’Avversario non<br />

aveva più ora a che fare con il popolo liberato dal male.<br />

Ciò che Israele compiva con le azioni, Giovanni ce lo descrive in Apocalisse XX.<br />

Il becco abbandonato nel deserto raffigurava Satana relegato solo, abbandonato in<br />

questo mondo reso inabitato ed inabitabile durante il millennio, periodo nel quale <strong>la</strong><br />

Chiesa ha preso temporaneamente dimora nel cielo. Sul<strong>la</strong> terra deserta, deso<strong>la</strong>ta a<br />

causa del male commesso, l’Avversario attende <strong>la</strong> morte e il tempo del<strong>la</strong> sua<br />

distruzione. 46<br />

In conclusione, nel giorno dell’espiazione, il peccatore sceglieva il suo capro e si<br />

identificava col personaggio da esso rappresentato. Scegliendo il capro per Yahvé,<br />

rinnovava <strong>la</strong> sua consacrazione, confermava di non aver mutato idea e che il suo<br />

pentimento e <strong>la</strong> sua conversione erano reali. Così egli non solo otteneva il perdono,<br />

ma riceveva anche <strong>la</strong> purificazione. Il peccatore purificato e accettato da Dio era<br />

degno di sussistere e veniva, in un certo senso, suggel<strong>la</strong>to: il suo nome veniva scritto<br />

nel libro del<strong>la</strong> vita.<br />

Al peccatore impenitente il capro per Azazel raffigurava il suo destino, <strong>la</strong> sua<br />

fine.<br />

Tutto ciò che veniva celebrato durante l’anno in Israele era figura e ombra di<br />

quanto si sarebbe dovuto realizzare nel corso dei secoli in terra, nel compimento del<br />

Gerusalemme! Qui, <strong>la</strong> purificazione annuale è l’atto santo per eccellenza, l’atto supremo del culto, solo il sommo<br />

sacerdote può compierlo; questo atto lo introduce al<strong>la</strong> presenza di Dio, lo rende grande agli occhi del popolo, di cui è<br />

in quel giorno il benefattore e il salvatore» P.A. Médébielle, o.c., pp. 119,111,112.<br />

43<br />

Yoma, 6, 5; cit. P.A. Médébielle, o.c., p. 99.<br />

44<br />

P.A. Médébielle, o.c., pp. 99,100.<br />

45<br />

Levitico 16:10,26. Gli animali sacrificati per il peccato erano santi e santissimi, vedere Levitico 6:18,25; 7:1.<br />

Questa capro era considerato impuro, perché caricato dei peccati del popolo, non veniva sacrificato. Questo capro<br />

si differenziava da quello che veniva sacrificato ed era considerato «cosa santissima», come intenzionalmente più<br />

volte ribadisce il testo sacro: Levitico 6:25,29; 7:1,6; 10:17; Numeri 18:9,10.<br />

46<br />

Vedere Apocalisse 20.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 507

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