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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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La sua millenaria capacità di emergere dalle crisi<br />

L‘ASCESA DEL PAPATO<br />

L’ascesa del papato dei nostri giorni, ascesa che sembra irresistibile, porta naturalmente<br />

l’osservatore ad interrogarsi sulle ragioni profonde di questo fenomeno. In ogni caso è fuori<br />

dubbio che questa ascesa notevole è favorita dallo stato precario del mondo contemporaneo, in<br />

altri termini, l’ascesa del papato risponde a bisogni pressanti. Bisogna prima di tutto constatare<br />

che <strong>la</strong> Santa Sede è uscita con un prestigio rinforzato dalle grandi crisi che hanno scosso il<br />

mondo contemporaneo, come se il suo ascendente morale sugli uomini e i popoli crescesse in<br />

proporzione alle loro incertezze e angosce. Analizzando questo fenomeno che stupisce, M.<br />

Pernot faceva, già al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> prima guerra mondiale, le seguenti constatazioni:<br />

«Dall’ultima crisi mondiale il papato è uscito più grande, più imponente, più prestigioso<br />

rispetto al passato. L’opinione del mondo non potrà essere che stupita dal contrasto tra <strong>la</strong><br />

fragilità delle dinastie e degli imperi che egli aveva visto sgreto<strong>la</strong>rsi, e l’impassibile resistenza<br />

dell’istituzione due volte millenaria che essa vede uscire dal<strong>la</strong> formidabile prova, senza danni,<br />

senza cambiamenti» (M. PERNOT, Le Sainte Siège, l’Eglise catholique et <strong>la</strong> politique mondiale,<br />

cit. da Jean VUILLEUMIER, L’Apocalypse, ed. S.d.T., Dammarie-les-Lys, 1941, p. 236).<br />

<strong>Quando</strong> Giovanni XXIII morì, dopo so<strong>la</strong>mente cinque anni di pontificato, aveva<br />

conquistato il cuore del mondo cristiano con il suo grande tatto, il suo calore umano e <strong>la</strong> sua<br />

bonarietà hanno profondamente impressionato il mondo non cristiano. «Il papato - come dice<br />

F. HEER - gode al<strong>la</strong> fine del nostro secolo di una immagine di valore internazionale come mai<br />

ha avuto nel<strong>la</strong> sua <strong>storia</strong>. Intellettuali atei, rappresentanti delle antiche religioni asiatiche -<br />

tibetani, indiani, giapponesi - politici di ogni vento, donne ed uomini delle ideologie più<br />

disparate, gioventù aggressiva, tutti furono coinvolti quando appresero del<strong>la</strong> morte di papa<br />

Giovanni XXIII. Sembra che <strong>la</strong> Santa Sede abbia raggiunto una cima insormontabile di<br />

prestigio, di rispetto e d’interesse».<br />

La <strong>la</strong>ica Macciocchi a Castelgandolfo con questi termini descrive il suo incontro con<br />

Giovanni Paolo II: «Non era quel bianco (del vestito) che mi abbagliava, bensì <strong>la</strong> sensazione<br />

confusa di incontrarmi con <strong>la</strong> <strong>storia</strong> del mondo, di subire l’urto o l’impatto con una vicenda<br />

che dura da duemi<strong>la</strong> anni, <strong>la</strong> più lunga che si conosca, <strong>la</strong> so<strong>la</strong> che resista alle successive<br />

distruzioni in cui sono rovinati i più grandi imperi, i regni, i dominii e le civiltà splendide che<br />

apparivano imperiture» (o.c., p. 358).<br />

Simboleggiante <strong>la</strong> perennità, <strong>la</strong> continuità, <strong>la</strong> stabilità eminentemente desiderabile in un<br />

mondo così agitato e inumano come il nostro, l’istituzione più antica, <strong>la</strong> più duratura del<strong>la</strong><br />

<strong>storia</strong> umana, possiede in effetti un potere che affascina, in un modo quasi irresistibile,<br />

partico<strong>la</strong>rmente coloro che sono al<strong>la</strong> ricerca di qualche punto fisso ben visibile che né i secoli<br />

né gli uomini hanno potuto corrodere.<br />

Crisi spirituale ed ideologica del<strong>la</strong> società<br />

Oltre che il fattore d’ordine psicologico che stiamo mettendo in risalto, in uno sforzo di<br />

comprensione dell’ascesa del papato, non bisogna dimenticare <strong>la</strong> crisi spirituale ed ideologica<br />

del<strong>la</strong> presente generazione. In effetti, il fallimento delle ideologie - che, come già lo sottolinea<br />

Philippe SAINT-MARC, Progrès ou decline de l’homme?, ed. Stock, Paris 1978, hanno fatto <strong>la</strong><br />

prova del<strong>la</strong> loro incapacità per assicurare <strong>la</strong> vera felicità degli uomini, ha creato un vuoto<br />

immenso, che i religiosi si impegnano a colmare. Ora, in una simile congiuntura, <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> del<br />

papa prende un nuovo splendore.<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 1249

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