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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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Introduzione<br />

Capitolo XXIII<br />

NUOVI CIELI E NUOVA TERRA<br />

“La Scrittura insegna non l’annientamento, ma <strong>la</strong><br />

trasformazione dell’universo fisico. Tra l’uomo e il<br />

mondo materiale esiste un vincolo di solidarietà:<br />

innocenza dell’uomo e armonia universale al<br />

principio; disubbidienza dell’uomo e disordine<br />

universale in seguito al peccato, infine:<br />

riconciliazione dell’uomo con Dio e rigenerazione<br />

del globo.<br />

La presenza di Dio ecco il Paradiso.<br />

Creando questo mondo, Iddio aveva uno scopo. La<br />

Nuova Gerusalemme ne sarà <strong>la</strong> piena<br />

realizzazione” Alfred Félix Vaucher.<br />

“La città celeste non è un insieme di ville iso<strong>la</strong>te<br />

ma una casa con molte stanze, <strong>la</strong> casa di una<br />

famiglia numerosa dove ognuno vivrà nel<strong>la</strong> piena<br />

comunione con gli altri” Giovanni Leonardi.<br />

“I primi capitoli del<strong>la</strong> Genesi ci fanno assistere alle crisi che hanno dato origine<br />

al<strong>la</strong> realtà che vediamo nel<strong>la</strong> natura e nel<strong>la</strong> <strong>storia</strong>. Gli ultimi capitoli dell’Apocalisse<br />

pongono davanti a noi il quadro delle convulsioni che porteranno al<strong>la</strong> dissoluzione e<br />

che prepareranno il parto dei nuovi cieli e del<strong>la</strong> nuova terra”. 1<br />

““Io faccio ogni cosa nuova” tale è il tema del<strong>la</strong> settima e ultima visione<br />

dell’Apocalisse, quadro di rive<strong>la</strong>zioni più alte che sia mai stato scritto da penna<br />

umana. C’è solo una porzione del<strong>la</strong> Scrittura che gli possa essere comparata: il<br />

prologo dell’Evangelo secondo san Giovanni, che getta un colpo d’occhio d’aqui<strong>la</strong>,<br />

unico nel suo genere, nell’eternità prima del tempo; il nostro brano immerge gli<br />

sguardi nell’eternità delle età future”. 2<br />

Il quadro dei nuovi cieli e del<strong>la</strong> nuova terra, del<strong>la</strong> Nuova Gerusalemme, è<br />

accennato nei versetti 1-8, è sviluppato nei versetti 9-27 di Apocalisse XXI ed è<br />

completato nei primi cinque versetti del capitolo XXII. Giovanni introduce <strong>la</strong> triplice<br />

descrizione con le parole: “Vidi... <strong>la</strong> santa città scendere dal cielo”, “mi mostrò <strong>la</strong><br />

santa città” e “mi mostrò il fiume...” del<strong>la</strong> Nuova Gerusalemme, il nuovo Eden<br />

paradiso di Dio. 3 In queste tre visioni c’è un progredire del<strong>la</strong> rive<strong>la</strong>zione. Da una<br />

1 GODET Frédéric, Études Bibliques, t. II, 3 a ed., Neuchâtel, pp. 385,386.<br />

2 REYMOND Antoine, L’Apocalypse, t. II, Lausanne 1906, p. 180. La nostra <strong>storia</strong> è <strong>la</strong> <strong>storia</strong> di Dio per <strong>la</strong><br />

realizzazione di questa pienezza di vita, di gioia non ancora vissuta.<br />

3 Apocalisse 21:3,10; 22:1.

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