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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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CAPITOLO XXIII<br />

posto dove è l’uomo. La nuova città è il posto di incontro tra Dio e l’uomo, per<br />

sempre, senza barriere”. 78<br />

Il tempio non ci sarà più, ma esso è definitivamente realizzato dal<strong>la</strong> presenza<br />

stessa di Dio e dell’Agnello in unione perfetta con l’umanità riscattata. “I rapporti<br />

dell’Onnipotente con il suo popolo sono quelli di una comunione immediata e intima.<br />

L’adorazione non è legata a nessuna circostanza di tempo e di luogo. La<br />

dichiarazione del Signore re<strong>la</strong>tiva all’adorazione in ispirito ha ricevuto il suo<br />

compimento. Se di già sul<strong>la</strong> terra adoravano Dio in ispirito e verità, ora che <strong>la</strong> fede è<br />

cambiata in veduta e <strong>la</strong> speranza in possessione, il loro culto, voglio dire <strong>la</strong> loro vita<br />

intera, non è che l’espressione del carattere celeste impresso dallo Spirito nel loro<br />

essere e nel<strong>la</strong> loro attività. L’assenza del tempio, lungi dall’essere pregiudiziale,<br />

segna un progresso nel<strong>la</strong> conoscenza e di conseguenza nell’amore”. 79 “Il Tempio<br />

come luogo del<strong>la</strong> manifestazione di Dio diventerà <strong>la</strong> comunità dei credenti che può<br />

essere composta anche soltanto da due o tre persone. Nel<strong>la</strong> nuova terra,<br />

l’eliminazione del peccato, unica barriera tra Dio e l’uomo e tra gli uomini stessi,<br />

rende percepibile <strong>la</strong> presenza di Dio e possibile un rapporto esplicito e diretto.<br />

L’amore di cui sarà pervaso il creato nuovo renderà immediata e giornaliera <strong>la</strong><br />

comunione tra gli uomini e superflui, quindi, gli antichi strumenti del<strong>la</strong> sua<br />

promozione”. 80<br />

Lo splendore del<strong>la</strong> Schekinah, <strong>la</strong> presenza di Dio, sostituisce <strong>la</strong> luce del sole e<br />

del<strong>la</strong> luna, come aveva già annunciato il profeta Isaia. 81 La Nuova Gerusalemme è<br />

illuminata dal<strong>la</strong> gloria di Dio e l’Agnello è il portatore di questa luce, perché in Lui<br />

essa prende corpo e si manifesta, di modo che colui che lo vede, vede anche il Padre.<br />

La più alta felicità del cielo è contemp<strong>la</strong>re Colui che è chiamato <strong>la</strong> faccia di Dio.<br />

“Essendo lo splendore del<strong>la</strong> sua gloria e l’impronta del<strong>la</strong> sua essenza, sostenendo<br />

tutte le cose con <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> del<strong>la</strong> sua potenza”. Giovanni scrive nel prologo del suo<br />

evangelo che Gesù è: “<strong>la</strong> vera luce che illumina ogni uomo”. 82<br />

“E le nazioni cammineranno al<strong>la</strong> sua luce; e i re del<strong>la</strong> terra vi porteranno <strong>la</strong> loro<br />

gloria”. 83<br />

Questa dichiarazione di Giovanni è tra le più difficili del capitolo e ha portato<br />

diversi commentatori a credere che <strong>la</strong> Nuova Gerusalemme si riferisca al regno<br />

millenario sul<strong>la</strong> terra, che precederà il regno eterno di Dio.<br />

Malgrado <strong>la</strong> difficoltà di questo testo, ci sembra evidente che i capitoli XXI e<br />

XXII dell’Apocalisse descrivano il regno eterno di Dio sul<strong>la</strong> nuova terra; essi<br />

78<br />

R. Badenas, o.c., pp. 260,261.<br />

79<br />

A. Reymond, o.c., t. II, p. 213; Giovanni 4:24.<br />

80<br />

R. Rizzo, o.c., p. 335; vedere 1 Corinzi 3:16,17; Matteo 18:20.<br />

81<br />

Isaia 60:10,20.<br />

“Nel<strong>la</strong> Genesi <strong>la</strong> creazione inizia con <strong>la</strong> creazione del<strong>la</strong> luce (1:3,4). La nuova creazione inizia con <strong>la</strong> lucentezza<br />

del<strong>la</strong> luce di Dio, che illumina <strong>la</strong> radiosa città. Nel<strong>la</strong> prima creazione <strong>la</strong> luce appare prima del manifestarsi del sole e<br />

del<strong>la</strong> luna; nel<strong>la</strong> nuova creazione il diffondersi del<strong>la</strong> gloria di Dio eclissa ogni altra sorgente di luce materiale” R.<br />

Badenas, o.c., p. 261.<br />

82<br />

Ebrei 1:3; Giovanni 1:9.<br />

83 Apocalisse 21:24.<br />

938<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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