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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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empietà questi falsi cristiani giungeranno a perseguitare i veri credenti e a farli<br />

morire». 20<br />

Il cortile esterno, nel tempio di Gerusalemme, era il luogo dove si recavano sia i<br />

Giudei sia i pagani per motivi anche non inerenti al culto. Questo cortile esterno, al<br />

tempo di Erode, era un luogo commerciale. Nel<strong>la</strong> visione di Giovanni questo luogo<br />

raffigura l’Israele secondo <strong>la</strong> carne che ha l’apparenza del popolo di Dio, ma non lo è<br />

in realtà. Nel cortile interno c’era l’altare degli olocausti, lì si recavano i veri<br />

adoratori dell’Eterno.<br />

«Il cortile di fuori raffigura i cristiani in apparenza» 21 cioè <strong>la</strong> cristianità corrotta. A<br />

Giovanni viene ordinato: «Lascialo fuori dal tempio», l’espressione greca significa:<br />

«Gettalo fuori», indica il rigetto che vota al<strong>la</strong> distruzione, 22 perché si «sono<br />

abbandonati allo spirito dell’errore e di superstizione». 23<br />

Il cortile quindi «è stato <strong>la</strong>sciato per i nemici di Dio» 24 che si trovano al di là del<strong>la</strong><br />

linea di demarcazione.<br />

Quanto Daniele ha visto e udito nel<strong>la</strong> visione del capitolo VIII:13, come opera del<br />

piccolo corno, che compie le sue azioni proprio nei confronti del santuario che<br />

calpesta e degli adoratori dell’Eterno che fa cadere a terra, Giovanni lo ha descritto<br />

qui nei primi due versetti, come già l’apostolo Paolo aveva espresso nel<strong>la</strong> 2<br />

Tessalonicesi II:4. 25<br />

Apocalisse XI:1-14, che noi consideriamo in questo nostro capitolo, con il<br />

calpestamento del santuario, l’opposizione agli adoratori di Dio e <strong>la</strong> vittoria su di loro<br />

richiama Daniele VIII:10; mentre <strong>la</strong> seconda parte XI:15-19, che presenta <strong>la</strong> lode a<br />

Dio, al tempo del suono del<strong>la</strong> VII tromba, «perché ha preso in mano il suo gran<br />

potere, ed ha assunto il regno» richiama Daniele VIII:14 dove viene detto che il<br />

santuario sarà rivendicato, cioè rivalutato, e Giovanni vede l’arca nel tempio aperto<br />

del cielo proprio al tempo del<strong>la</strong> sentenza dei giusti e dei malvagi.<br />

In Apocalisse VI:9-11 il sangue dei martiri che sono sotto l’altare, perseguitati ed<br />

oppressi durante <strong>la</strong> supremazia seco<strong>la</strong>re papale invocano l’Eterno chiedendogli: «Fino<br />

20 E. Bosio, o.c., p. 79. «Il cortile del tempio non deve essere misurato dall’apostolo, perché è abbandonato ai<br />

Gentili. Non si tratta qui del<strong>la</strong> Terra santa, abbandonata ai Maomettani, ma delle moltitudini cristianizzate più o meno<br />

pagane, che non bisogna confondere con <strong>la</strong> vera Chiesa di Cristo» H. de Perrot, o.c., p. 126, che è il tempio.<br />

La fedele città di Dio, Gerusalemme, simbolo del popolo di Dio, <strong>la</strong> Chiesa, è <strong>diventa</strong>ta Sodoma ed Egitto e poi<br />

viene descritta come Babilonia. «La città che nel Salmo 48:2 è chiamata “<strong>la</strong> gioiosa città dell’intera terra” è <strong>diventa</strong>ta<br />

come le tradizionali infedeli città del Vecchio Testamento, perché ha crocifisso il suo Signore» R.H. Preston - A.<br />

Hanson, o.c., p. 90.<br />

21 JURIEU Pierre, L’accomplissement des prophéties, t. II, Rotterdam 1686, p 156.<br />

22<br />

BONNET Louis, Le Nouveau Testament, t. IV, L’Apocalypse, Lausanne 1905, p. 394; vedere Matteo 8:12;<br />

Giovanni 6:37.<br />

23<br />

P. Jurieu, o.c., p. 157.<br />

24<br />

Versione La Paro<strong>la</strong> del Signore.<br />

25<br />

«L’idea di calpestare, distruggere, disprezzare si trova nel Salmo 79:1; Isaia 63:18; 1 Maccabei 4:60; 2<br />

Maccabei 8:2. Ma il testo che influenza questo versetto è quello di Daniele 8:13,14, che predice che il santuario sarà<br />

calpestato per 2300 sere e mattine e allora sarà ristabilito nelle sue proprie funzioni» J. Massyngberde FORD,<br />

Reve<strong>la</strong>tion, in The Anchor Bible, New York 1975, p. 170.

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