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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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APPENDICE N. 11<br />

vittorie mette in scacco l’armata turca e minaccia Costantinopoli. Tutto fa presagire ch’egli si<br />

preparasse a salire sul trono degli Osmanli. Il 10-12 agosto 1840 il sultano mette il suo impero<br />

sotto <strong>la</strong> protezione delle grandi potenze occidentali. La quadruplice Alleanza: Germania,<br />

Inghilterra, Austria e Russia interviene con il famoso ULTIMATUM contro il pascià d’Egitto per<br />

fermare <strong>la</strong> sua corsa.<br />

- 1453-1844. Questa data sembra <strong>la</strong> migliore in quanto inizia con <strong>la</strong> presa di<br />

Costantinopoli che apre il dominio turco all’Europa e «segna <strong>la</strong> fine del vecchio ordine in<br />

Europa e nel vicino Oriente. Gli Ottomani erano ora ben posti per colpire in profondità <strong>la</strong> terra<br />

centrale del Cristianesimo» (RILEY-Smith. J., The At<strong>la</strong>s of the Crusades, Facts on File, New<br />

York 1991, p. 150). È il 21 marzo 1844 che il sovrano dell’Impero Turco, il Sublime Porta,<br />

emana un editto di tolleranza nei confronti dei cristiani del suo territorio con il quale in<br />

persona s’impegna «a prendere delle reali misure per prevenire d’ora in avanti l’esecuzione e<br />

<strong>la</strong> messa a morte del cristiano che è un apostata».<br />

Questa sesta tromba ci porta fino agli anni quaranta del secolo scorso, tempo in cui,<br />

secondo <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> di Daniele, ha inizio l’opera di giudizio nel cielo. Apocalisse 10 descrive<br />

il grande risveglio religioso dell’avvento e l’invito a continuare a predicare l’evangelo al<br />

mondo intero.<br />

Sebbene <strong>la</strong> Cristianità occidentale e orientale sia stata considerata punita per <strong>la</strong> sua<br />

ido<strong>la</strong>tria e infedeltà al Signore, nondimeno «il resto degli uomini che non furono uccisi da<br />

queste piaghe, non si ravvidero delle opere delle loro mani sì da non adorare più i demoni<br />

(cioè non prestare più il culto ai morti) e agli idoli d’oro e d’argento e di rame e di pietra e di<br />

legno, i quali non possono né vedere, né udire, né camminare; e non si ravvidero dei loro<br />

omicidi né delle loro malie, né del<strong>la</strong> loro fornicazione, né dei loro furti» versetti 20, 21.<br />

A proposito delle parole di Giovanni: «Quell’ora, quel giorno, mese e anno» L. Bonnet<br />

giustamente rileva che gli interpreti si dividono in due orientamenti. Un primo gruppo, come<br />

abbiamo presentato, interpreta questa espressione come essendo di 391 anni e 15 giorni,<br />

indicando il tempo nel quale si compiono gli avvenimenti descritti, mentre il secondo gruppo<br />

vede nelle parole dell’apostolo il momento preciso, determinato da Dio, in cui questi<br />

avvenimenti devono cominciare (L. Bonnet, o.c., p. 390. Cioè: «Essere pronti per l’ora, il<br />

giorno, il mese e l’anno… significa semplicemente esser pronti per compiere il disegno di Dio<br />

al momento preciso ch’egli ha fissato nell’infinita sua sapienza» (A. Henriquet, o.c., p. 111).<br />

Obiezioni al<strong>la</strong> spiegazione storica<br />

Siamo consapevoli che <strong>la</strong> spiegazione tradizionale storica delle sette trombe presti il fianco<br />

a delle critiche, ma ci permettiamo ripropor<strong>la</strong>, presentando anche una comprensione diversa<br />

del<strong>la</strong> V e VI tromba perché, anche se esse stesse suscitano delle perplessità, ci sembra che<br />

possano soddisfare <strong>la</strong> spiegazione del testo meglio di altre interpretazioni.<br />

Possiamo anche dire che è più facile criticare <strong>la</strong> spiegazione tradizionale che trovarne una<br />

migliore.<br />

La principale obiezione al<strong>la</strong> quale non rispondiamo perché <strong>la</strong> domanda è una<br />

constatazione, è <strong>la</strong> povertà di supporto esegetico al<strong>la</strong> spiegazione che viene data che è più un<br />

accostamento del testo ad un quadro storico, che una realizzazione storica del testo biblico.<br />

Le obiezioni che vengono fatte a questa tesi le possiamo così riassumere:<br />

1100<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong>

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