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Quando la profezia diventa storia - Adelio Pellegrini

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HARMAGHEDON<br />

Robert H. Mounce nello stesso modo considera Harmaghedon come il culmine del<strong>la</strong><br />

<strong>storia</strong>: «Ovunque prende posto, Har-Magedon è il simbolo del rovesciamento finale di tutte le<br />

forze del male dal<strong>la</strong> potenza e dal potere di Dio. Il grande conflitto tra Dio e Satana, Cristo e<br />

l’Anticristo, il bene e il male, che sta dietro al<strong>la</strong> corsa del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> terminerà al<strong>la</strong> fine in una<br />

lotta conclusiva nel<strong>la</strong> quale Dio emergerà vittorioso e stabilirà con lui tutti coloro che hanno<br />

posto <strong>la</strong> loro fede in lui» (Robert H. MOUNCE, The Book of Reve<strong>la</strong>tion, The New International<br />

Commentary on the New Testament, Grand Rapids, Eerdmans 1977, p. 302; cit. LaRONDELLE<br />

Hans K., Chariots of Salvation, The Biblical Drama of Armageddon, Rewiew and Herald<br />

Publishing Association, Washington 1987, pp. 122, 123).<br />

1. HARMAGHEDON:<br />

situazione di ribellione dell’umanità<br />

Babilonia caldea tipo del<strong>la</strong> Babilonia apocalittica<br />

LaRondelle sostenitore del<strong>la</strong> seconda spiegazione scrive: «Ogni volta che l’Apocalisse di<br />

Giovanni menziona un nome ebraico o un luogo, o fa allusione ad un personaggio o ad un<br />

avvenimento dell’Antico Testamento, il principio tipologico esige che <strong>la</strong> determinazione del<br />

valore originale redentivo storico di questi termini si faccia in re<strong>la</strong>zione con l’alleanza tra Dio<br />

e l’antico Israele… Questo principio tipologico si applica non so<strong>la</strong>mente al nome di Israele,<br />

ma anche ai nomi dei suoi nemici - come Babilonia, Egitto ed Edom -, in tal modo i nemici<br />

dell’antico popolo di Dio sono dei tipi dei nemici del<strong>la</strong> vera Chiesa di Gesù Cristo (confr.<br />

Apocalisse 19: 13, 15 e Isaia 63: 1-6)» (LaRONDELLE Hans K., La signification des sept<br />

derniers p<strong>la</strong>ies, in AA.VV., Études sur l’Apocalypse, Conférence Bibliques Division<br />

Eurafricane, Institut Adventiste du Salève, 1988, p. 203).<br />

Il trionfo del popolo di Dio, <strong>la</strong> liberazione del<strong>la</strong> Chiesa, è descritto nell’Apocalisse nel<br />

quadro tipologico del<strong>la</strong> liberazione d’Israele dall’Egitto e da Babilonia.<br />

Gesù è presentato 28 volte come l’arnion, l’Agnello immo<strong>la</strong>to, che ricorda quello pasquale<br />

che espia all’esodo. Le sette ultime piaghe non possono non ricordare quelle che hanno<br />

colpito l’Egitto prima dell’uscita d’Israele. Come Dio ha espresso il suo giudizio su un popolo<br />

che opprimeva i figli di Giacobbe, così nel tempo del<strong>la</strong> fine Dio esprimerà il suo giudizio nei<br />

confronti di coloro che opprimeranno <strong>la</strong> sua Chiesa. Come gli Israeliti hanno cantato di gioia<br />

dopo l’attraversata del Mar Rosso (Esodo 15: 1-18), così Giovanni vede i fedeli vincitori del<strong>la</strong><br />

bestia e del<strong>la</strong> sua immagine (i faraoni del tempo del<strong>la</strong> fine) sul mare di vetro che cantano il<br />

canto di Mosè e dell’Agnello che mette in risalto non tanto <strong>la</strong> distruzione dei malvagi<br />

quanto gli atti redentivi del Signore (Apocalisse 15:2-4).<br />

Un aspetto da tenere in considerazione è il fatto che le sette ultime piaghe dell’Apocalisse<br />

richiamano i giudizi sull’Egitto e Babilonia. Infatti le prime cinque sono collegate a quelle che<br />

hanno preceduto <strong>la</strong> liberazione dall’Egitto (<strong>la</strong> prima dell’Apocalisse, l’ulcera, corrisponde al<strong>la</strong><br />

VI dell’Esodo che colpì gli uomini e gli animali (Esodo 9:8-11); <strong>la</strong> seconda e <strong>la</strong> terza, l’acqua<br />

sangue, corrisponde al<strong>la</strong> prima in Egitto (Esodo 7:17,19-21); <strong>la</strong> quinta che rende tenebroso il<br />

trono del<strong>la</strong> bestia, corrisponde al<strong>la</strong> nona che oscurò totalmente il paese d’Egitto per tre giorni<br />

(Esodo 10:21-23) e le ultime due, <strong>la</strong> sesta (il prosciugamento dell’Eufrate) e <strong>la</strong> settima (<strong>la</strong><br />

caduta di Babilonia), richiamano gli avvenimenti concomitanti con <strong>la</strong> conquista dell’antica<br />

città del<strong>la</strong> Mesopotamia fatta da Ciro nel V secolo a.C., come profetizzati da Isaia (44-47) e<br />

<strong>Quando</strong> <strong>la</strong> <strong>profezia</strong> <strong>diventa</strong> <strong>storia</strong> 1125

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